ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ
Erano ora mai due anni che i giovani ragazzi di nome Jungkook e Jimin erano fidanzati, la loro relazione era sempre stata perfetta, invitata da coppie etero, gay, bisessuali e lesbiche...ogni genere insomma.
Ma ultimamente le cose andavano in picchiata verso il basso.Il maggiore dei due, Jimin, stava iniziando a sentire le prime mancanze d'affetto da parte della sua metà.
La mattina quando si svegliava non gli veniva più dato il "bacio del buongiorno", anzi il minore era solito dirgli di preparare la colazione perché poi sarebbe dovuto correre a lavoro.
Un piccolo bacio durava due secondi e Jimin si sentiva così male.La sera il rosa era solito dedicarsi a lui, facendo un bagno caldo tra le rose e candele, una bella maschera e un buon film da vedere...
Prima però queste cose le faceva con una persona al suo fianco...Jungkook.
Gli mancavano anche quei momenti.Oppure quando arrivava il natale, il rosa lo amava, amava il freddo e i primi soffici fiocchi di neve.
Ogni anno con il suo ragazzo facevano una maratona di film natalizi come "mamma ho perso l'aereo", ogni giorno un nuovo film. Passavano le serate sotto le coperte a coccolarsi e a non fare nient'altro.Ma le cose erano cambiate...Jimin faceva tutto da solo, aveva più volte giustificato le azioni del suo ragazzo, provando a dire che il suo lavoro gli portava via molto tempo e sopratutto il capo gli dava molta pressione ed ansia, ma il suo migliore amico, Hoseok, lo aveva fatto ragionare: "non c'è una motivazione al suo comportamento così freddo e distaccato, e se c'è e meglio che ne parliate" queste erano le sue parole mentre provava a convincere il suo amico che in una relazione dove tutto va benissimo, quando meno te lo aspetti arriva uno tsunami che porta via tutto quello che avevano costruito.
Quella mattina Jimin si trovava nel loro studio in casa mentre compilava alcuni moduli per la sua attività che gestiva completamente da solo. Da quasi un anno aveva dato il via ad un attività di prodotti per la pelle biologici e fatti da lui con un suo laboratorio. Gli affari andavano più che bene, ogni tre/quattro mesi riusciva a lanciare un nuovo prodotto che andava a ruba in pochissimo tempo.
Era un giorno speciale per lui dato che si trattava del suo compleanno, avrebbe fatto ventisei anni, finalmente, aspettava quella data da tanti anni e non c'era un motivo ben preciso, ma da quando era piccolo diceva che a ventisei anni sarebbe stato felice, con l'amore della sua vita e un lavoro meraviglioso.
E forse il Jimin del passato non aveva sbagliato.
«Jimin! hai preparato il pranzo?» domandò il minore dei due dal piano di sotto mentre si passava l'asciugamano sul collo sudato dato che aveva passato la mattinata ad allenarsi.Il rosa sospirò chiudendo il suo pc e andando poi dal suo ragazzo.
«Non ancora Kook, avevo da fare» disse semplicemente superandolo. Erano le 12.45 e in tutta la mattina il corvino non aveva ancora fatto gli auguri di compleanno al suo ragazzo.