⚠️🄰🅅🅅🄸🅂🄾⚠️:
𝗚𝗹𝗶 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. 𝗡𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝘂𝘁𝗼.Feci un sogno, mi trovavo su un precipizio. Dal fondo non si scorgeva alcuna luce. Era un pozzo oscuro, senza fondo. Eppure mi attirava così tanto. Mi sarebbe tanto piaciuto cedere, cadere nelle braccia calde dell'oscurità, dell'oblio. Non sapevo cosa si trovasse al di sotto del precipizio ma quell'ignoto oblio mi attirava. Ne ero talmente attratta che quando lo guardavo pendevo verso di lui. Desideravo cadere, sparire nella sua morsa così bella anche se non all'apparenza. Feci un passo avanti e poi un'altro. Mi avvicinai talmente tanto da quell'oblio che quasi cedetti. Quasi. Lo vidi, vidi cosa sarebbe successo se fossi caduta di sotto. Non era la morte o lo smarrimento la mia paura, né tantomeno quello che avrebbero pensato di me se avessi ceduto... Era il dolore che avrei provocato negli altri. Vedevo chiaramente i volti addolorati delle persone a cui tenevo, vedevo chi non c'è l'avrebbe fatta ad andare avanti... Vedevo i volti di coloro che, così facendo, avrei distrutto. Feci un passo indietro. Una lacrima mi bagnò il viso. Ero riuscita a piangere? Cancellai ogni minima traccia di essa dal mio volto, voltai le spalle al precipizio e tornai indietro, attraverso il bosco, fino alla gigantesca villa che si trovava oltre esso. Ero, ancora una volta, tornata indietro pronta a fare finta che non fosse mai accaduto nulla. Mi svegliai, mi alzai dal letto e mi diressi in terrazza. Ero di nuovo nella mia villetta, non in quella casa gigantesca, non nel bosco, non sull'orlo della voragine. Ero tornata alla mia vita. Non sapevo se ne ero veramente felice o meno. Come nel sogno una lacrima bagnò la mia guancia. La scacciai. Nonostante fossi da sola non riuscivo ad accettare di piangere, non lo sopportavo. Ero seduta in un punto da cui cadere e raggiungere il desiderato oblio non sarebbe stato difficile. Mi bloccai, spaventata dal mio stesso pensiero. Come potevo pensare a quello? C'era tanta gente messa peggio di me, non c'era bisogno di aggiungere altri pensieri al resto delle cose. Guardai il cielo, si riuscivano a vedere le stelle. Una ventata di aria fresca mi distrasse dai miei pensieri. Scesi dal punto in cui mi trovavo e mi incamminai per tornare verso la mia camera da letto. Dovevo dormire, forse sarei riuscita a non pensare... O forse sarei tornata su quel precipizio. L'unica cosa che sapevo per certo era che avrei dovuto resistere, continuare ad andare avanti nonostante tutto. Sprofondai nel sonno. Tornai sul precipizio.
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𝑁𝑜𝑛 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑣𝑜 𝑑𝑎 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑖...
𝐵𝑡𝑤 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑜 𝑝𝑜𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑜̀ 𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑐𝒉𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑎 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑠𝑢𝑖𝑐𝑖𝑑𝑖/𝑜𝑚𝑖𝑐𝑖𝑑𝑖 𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒/𝑚𝑎𝑙𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑖𝑐𝑜, 𝑔𝑖𝑢𝑟𝑜.𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑚𝑎𝑖 (𝑒 𝑚𝑖 𝑠𝑐𝑢𝑠𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑡𝑎 𝑖𝑛𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀)... 𝑃𝑒𝑟𝑜̀ 𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑒𝑟𝑖𝑜... 𝐻𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑏𝑜𝑧𝑧𝑒 𝑑𝑎 𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙'𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑒 𝑠𝑡𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎𝑛𝑜 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑙𝑖𝑣𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑜 𝑑𝑎 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒.
𝐼𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑜 𝑚𝑖 𝑠𝑐𝑢𝑠𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎. 𝐶𝑒𝑟𝑐𝒉𝑒𝑟𝑜̀ 𝑑𝑖 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑐𝒉𝑒̀ 𝒉𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑏𝑜𝑧𝑧𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑟𝑖𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑛𝑜 𝑙'𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑒𝑐𝑐...
𝑆𝑎𝑦𝑜𝑛𝑎𝑟𝑎
~𝐴𝑠𝑡𝑟𝑖𝑑
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Cose a caso
RandomTitolo? Comunque questa è una raccolta che và dagli humor a i pensieri suicidi ecc. This work belong to Astrid_3737. It was created entirely by her. Copying, disclosing or using it as a one's own is a criminal offens.