Charles Bukowski

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"Io chiedo solo di non essere immerso nella banalità dell' umanità"

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"A volte ho la sensazione di essere solo al mondo.Altre volte lo so di sicuro"

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"E pensavo : Forse mi ci abituerò.Non mi ci abituai mai."

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“Poi dormimmo abbracciati per un’oretta. Era in un certo qual modo anche meglio di fare l’amore”

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“Non avevo interessi. Non riuscivo ad interessarmi a niente. Non avevo idea di come sarei riuscito a cavarmela, nella vita. Agli altri, almeno, la vita piaceva. Sembravano capire qualcosa che io non capivo. Forse ero un po’ indietro. Era possibile. Mi capitava spesso di sentirmi inferiore. Volevo solo andarmene. Ma non c’era nessun posto dove andare. Il suicidio? Gesù Cristo un’altra faticata. Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila, ma non me lo permettevano.”

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“La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida.”

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“Stai diventando quello che non volevi essere.”

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“Riusciva a farmi ridere, e ne avevo proprio bisogno.”

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“Lei, è stato un evento che mi ha travolto fortemente, troppo fortemente. Ed io, forse, ero troppo distratto o troppo disattento per non innamorarmi”

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“Scrivevo per evitare di impazzire. Scrivevo per spiegare a me stesso questa stramaledetta vita.”

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“Adoro quelli che si sentono fuori posto. Con loro mi sento sempre nel posto giusto.”

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“Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno e lui ricambia stringendoti più forte”

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“Lui l’accarezzava sulla guancia e l’universo non contava più un cazzo”

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“Volevo urlare quello che sentivo, ma sono rimasto zitto per paura di non essere capito”

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“Ma lei una ragione per fare la stronza la trovava sempre.”

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“E pensavo: forse mi ci abituerò. Non mi ci abituai mai.”

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“Mi guardo bene dal tenermi in gola le parole: ho passato gran parte della mia vita a non dire le cose che volevo dire, e me ne sono pentito. La nostra natura ci impone di mandare messaggi subliminali, comunicare con i gesti, perchè abbiamo paura di esporci per come siamo. Anche a noi stessi. Quando tutto sarà finito sono sicuro che mi verrà concesso un minuto per ripensare a tutte le volte che volevo urlare cosa sentivo, ma sono stato zitto per paura di non essere capito, e rimpiangerò gli obbiettivi che ho abbandonato perchè il timore di fallire mi ha impedito di perseguirli. Questa vita è una puttana e probabilmente mi spezzerà il cuore, ma cazzo! Va così, Rhum e Pera, perchè ci sono dei momenti forti che ti lasciano l’amaro in bocca, e altri talmente belli da farti dimenticare quel retrogusto sgradevole che ha la vita. Se davvero Dio mi odia, mi accorgerò di aver finito il succo di frutta soltanto dopo aver bevuto l’ultimo bicchiere di rhum, e resterà un cattivo sapore sul mio palato. Ma sarò troppo ubriaco per rendermene conto.”

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Charles BukowskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora