III
Secondo la folle idea del ministro della magia, Cronelius Caramell, Hogwarts era un covo di ribelli capitanato da Silente.
Dopo gli avvenimenti dell'ultimo anno, l'uomo si era evidentemente messo in testa che Silente volesse tentare un colpo di stato.
Harry poteva essere solo un ragazzino pazzo e mitomane, ma la mente dietro a tutto era con ogni evidenza Albus Silente.
Hermione era certo che l'attuale stato di paranoia del ministro fosse abilmente cavalcato e sfruttato ma maghi avidi di potere, come ad esempio Lucius Malfoy.
Non era nemmeno così difficile da dedurre, bastava osservare Draco in quei giorni per arrivare a pensarlo.
Anche lui era uno di quelli che cercava strenuamente di fare finta di nulla.
Hermione avrebbe giurato che il loro incontro in riva al lago l'anno precedente era stato il folle prodotto di una realtà parallela o di un incubo, se non avesse saputo che era reale.
Di quel ragazzo afflitto che si scusava con lei non c'era più traccia.
La sua arroganza doveva essere esattamente quella di suo padre.
Con la scuola che si divideva sempre più tra sguardi di disgusto e di commiserazione verso Harry e con Draco che scondinzolava dietro alla Umbridge, gli schieramenti diventavano sempre più netti.
Fino all'inevitabile.
L'inevitabile costituzione di un gruppo di esercitazioni pratiche di Difesa contro le Arti Oscure, visto che da quando la teneva la Umbridge la materia era diventata un'ora di propaganda ministeriale senza contraddittorio.
E senza il minimo uso di incantesimi pratici, visto che il Ministero voleva imporre la sua visione delle cose, ossia che non ci fosse affatto una guerra in procinto di esplodere.
Hermione era felice di far parte di quel gruppo insieme a Ron ed Harry.
Era un gruppo contro lo stato attuale delle cose.
Qualcosa che li vedeva vicini ed alleati. Qualcosa che l'aiutava a definire il suo posto una volta per tutte.
Basta pensare a Lucius Malfoy.
Intanto, quando non erano impegnati nel progettare scherzi e dolci magici per il loro futuro negozio, Fred, George e Lee avevano preso l'abitudine a riunirsi nella sala comune di Grifondoro per suonare.
Le loro esibizioni non si tenevano più dopo il coprifuoco, i ragazzi avevano preso molto sul serio l'ammonimento della professoressa McGranitt.
Questo però non impedì alla Umbridge di affiggere grossi avvisi rossi per tutta la scuola, in un pomeriggio plumbeo.
Rock'n Roll, che cos'è questa robaccia? Il Rock'n Roll venne messo al bando. A differenza delle Squadre di Quidditch, che pure dovettero richiedere all'Inquisitore il permesso di continuare ad esistere, il Rock'n Roll comparve senza appello nero su rosso, nei proclami ' assolutamente non idoneo alla scuola'
Hermione assisteva a quel singolare spettacolo che non aveva uguali ad Hogwarts.
Il Rock'n Roll si diffuse inarrestabile.
I ragazzi che canticchiavano ' Lucille' venivano messi in punizione, ma non servì praticamente a nulla.
Chissà perché tanto fastidio nei confronti di una semplice musica?
Chissà che cosa faceva andare il sangue agli occhi alla Umbridge, si chiedeva Hermione.
Poi una sera, mentre nella sala comune di Grifondoro George strillava ' Luciiiille' caricando la 'iii' con tale passione da farle vibrare una misteriosa corda testa dalle parti dello sterno, ad Hermione parve di capire.
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Impedimenta!
Fanfiction** Seguito di 'Protego'** Era stato in quel cimitero. Harry lo aveva riconosciuto. Pallidi occhi grigi che spuntavano dalla fessura de cappuccio da Mangiamorte. Lucius Malfoy non era soltanto un nemico, era fuori da qualsiasi possibilità della grazi...