Hermione si guardò intorno.
Mai avuta la sensazione di tornare sulla scena di un crimine?
Per qualche motivo che ora le sfuggiva, quella casa di campagna dei Malfoy era piena di fantasmi.
Lucius la accolse con il consueto silenzio ed un freddo cenno di benvenuto.
Il cielo era sereno quel giorno. Hermione indossava un abito leggero. Lucius le fece portare una tazza di essenza di Purvincolo e Lavanda.
Ne prese anche lui, sorbendo la bevanda in silenzio.
Erano nel grande, spazioso salotto.
Nessuna scusa era credile questa volta.
Ginny non aveva detto nulla sugli zii di Hermione e la sua amica Joanne era convinta che lei prendesse il treno fino a casa del loro amico delle elementari.
Lucius non le faceva domande.
Ora che avrebbe potuto chiederle che cosa gli era venuto in mente con quella lettera, rinfacciargli che l'aveva messa ancora più nei guai con tutto quello che era successo ad Harry, taceva.
Lucius indossava una camicia grigia e pantaloni neri aderenti. La camicia era trattenuta da una spilla a forma di serpente.
Fu quando la ragazza si alzò che, a sorpresa, le lacrime le salirono al volto.
Lucius era in piedi. Il singhiozzo soffocato della ragazza aveva rotto la quiete di quella mattinata mite.
Lucius aspettò semplicemente che lei si girasse, tremante, con il viso nascosto nelle mani.
Stette semplicemente lì, davanti a lei, per attimi infiniti... poi lentamente, molto lentamente, Lucius Malfoy lasciò che la ragazza gli si appoggiasse al petto.
La sua mano grande e calda la raggiunse tra le scapole.
Hermione si sentiva stupida, debole e patetica mentre inalava l'odore della sua camicia, il retrogusto di resina dell'aroma, acqua di colonia o qualsiasi cosa fosse, che lui usava di solito.
Di tutte le persone che avrebbe dovuto evitare, Lucius Malfoy era la prima e la peggiore.
Eppure, man mano che piangeva senza dover dare spiegazione, Hermione si sentiva colmare da una gran pace. Le scendeva inaspettata nel petto, simile allo sfinimento. Si era liberata di lacrime che aveva trattenuto troppo a lungo.
Le veniva da tirare su col naso... si trattenne...iniziava a sentirsi goffa e stupida oltre che patetica, ma la sensazione di pace non la abbandonava.
In quell'istante silenzioso, in quella casa vuota dai mobili scompagnati, il deserto si ritrasse silenziosamente, scomparve senza lasciare traccia.
"Per la miseria ragazzina, ti faccio così tanto schifo?"
"No..."
Lui le prese delicatamente il polso e la obbligò a guardarlo.
"No."
Lucius Malfoy non aggiunse altro e lei capì che c'erano tante cose che quell'uomo le taceva, cose terribili, forse pericolose.
Il contatto con il suo corpo le stava ricordando perché era arrivata fin lì, sfidando il pericolo, l'insensatezza e tutto quanto.
Era passato solo un anno da quando Lucius Malfoy l'aveva presa in quella cantina di Hogsmeade.
Accadde dopo pranzo. I due uomini fecero irruzione spalancando di forza la porta ed avanzarono con aria spavalda e sicura nel grande salone al piano terra, come se qualcuno li avesse invitati ad entrare.
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Impedimenta!
Fanfiction** Seguito di 'Protego'** Era stato in quel cimitero. Harry lo aveva riconosciuto. Pallidi occhi grigi che spuntavano dalla fessura de cappuccio da Mangiamorte. Lucius Malfoy non era soltanto un nemico, era fuori da qualsiasi possibilità della grazi...