Capitolo 6

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"Ci si innamora così, nel silenzio di un attimo che non è indifferenza, ma è provare a spingersi lontano per capire quanto si è vicini

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"Ci si innamora così, nel silenzio di un attimo che non è indifferenza, ma è provare a spingersi lontano per capire quanto si è vicini."

- Massimo Bisotti

Rose.
Profumo di rose.
Fu questo l'odore forte che colpì Hermione Malfoy, ancora in stato di dormiveglia, quando s'apprestò ad aprire gli occhi.
C'era una luce fastidiosa che la colpiva proprio in faccia, infatti ci mise un po' ad abituarsi, sbattendo più e più volte le palpebre.
Si trovava in una stanza così anonima che capì subito di essere al San Mungo; volse piano il capo verso quell'odore che l'aveva destata e si rese conto di avere ragione: rose, anzi, le rose del Manor.
Le adorava.
Sorrise al pensiero di Narcissa Malfoy che aveva colto un mazzo di fiori per lei.
Poi vide una poltrona verde vicino al suo letto, vuota, e comprese di essere sola.
Beh, non che si aspettasse qualcosa di diverso, ma fece comunque un po' male al cuore.
Hermione si toccò piano la fronte e l'addome, constatando di essere piena di fasciature: a quanto pare si era conciata per le feste durante la missione, però almeno avevano messo in prigione Avery e Yaxley, ne era valsa la pena.

«Sei sveglia

Sussultò al suono di quella voce, la sua.
Non aveva sentito la porta che si apriva.
Era intenta a tastare la sua fronte, che cominciava a dolerle non poco, così come l'addome, mentre Draco Malfoy varcava la soglia della stanza di sua moglie con un caffè in mano.
Sembrava così... esausto.
Aveva passato la notte in ospedale?
O era uscito da lavoro per passare a trovarla?

Draco, del resto, rientrato in camera dopo aver preso un po' d'aria e un caffè, non si aspettava di certo di trovarla sveglia.
Avrebbe voluto essere con lei in quel momento, e si sentì uno schifo per l'ennesima volta a pensare di averla lasciata da sola in quel momento.
Attendeva in piedi di fronte al letto Draco Malfoy, come se avesse paura di avvicinarsi un po' di più a sua moglie, mentre lei finalmente lo guardò - tre battiti di ciglia le bastarono per incrociare i suoi occhi e notare quanto fosse stanco, ma soprattutto ricordare l'ultima volta che lo aveva visto.

Il pub, lui, quella bionda tutta tette e gambe, le loro labbra unite.

Distolse lo sguardo e rispose alla sua domanda con un cenno del capo, che le fece più male di quanto si aspettasse, ma non riuscì a rispondere a voce.

Draco, come se non aspettasse altro da lei, bevve un sorso di caffè, si avvicinò e le si sedette accanto.
Indossava solo una camicia, tutta spiegazzata e con le maniche tirate fino ai gomiti, che lasciavano in bella mostra il Marchio Nero.
Solo in quel momento Hermione notò la sua giacca gettata malamente su un appendiabiti.
Allora era rimasto con lei?

Tre battiti di cigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora