Capitolo 7

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Nota dell'autrice (Linzeigh):

E' solo un avvertimento per dire che questo capitolo include allusioni al suicidio, così come il fatto che Taehyung si dissoci esplicitamente dalla realtà (in caso ciò dovesse disturbare la sensibilità di qualcuno). Inoltre, immagino che dovrei dire che tutto in questo capitolo è consensuale, anche se a volte potrebbe non sembrare carino.

Note (themorningrain):

Un ritardo imperdonabile ma tra lavoro e vita privata è stato faticoso tradurre più di 12800 parole :o (non essendo abituata). Questo capitolo è qualcosa di meraviglioso. La prima volta che lo lessi sentii una morsa allo stomaco, una sensazione che provo raramente; è qualcosa che ho sentito sotto la pelle e non saprei come spiegarla. Vorrei potermi cancellare la memoria per poterlo rileggere e sentire di nuovo quella forte emozione. Ringrazio chiunque stia leggendo questa traduzione e ovviamente mi scuso per eventuali errori <3


Capitolo 7

Capitolo 7

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Ha 18 anni, si ricorda Jin. Taehyung sa come prendersi cura di se stesso. Probabilmente.

È il compleanno di Jin, compie 21 anni, e c'è uno spesso strato di neve sotto i suoi piedi, sta gelando mentre porta la sigaretta alle labbra e tutto gli sta urlando nel silenzio della notte che qualcosa non va, che qualcosa non sta andando nel verso giusto, ma non sa che cos'è.

La finestra accanto al balcone – quella di Taehyung – è buia, è buia da giorni. Jin non li sta contando, ma sa che sono passati quattro giorni da quando Jungkook se n'è andato.

Da alcune conversazioni avute quando Tae aveva 16 anni, Jin ricorda che il più piccolo poteva averne di questi momenti e qualcosa scatta nella sua testa, la paura gli stringe il petto.

Jin lancia la sigaretta nella neve e riesce a malapena a chiudere la porta scorrevole dietro di sé mentre si dirige verso l'altra camera e bussa alla porta di Taehyung. Niente. Bussa di nuovo.

"Taehyung, ci sei?"

Prova a girare la maniglia ma è bloccata dall'interno. È un semplice lucchetto a pressione e Jin sta già frugando in un cassetto delle cianfrusaglie alla ricerca del bastoncino di metallo che può aprirlo.

Il viso di Taehyung.

Non lo aveva mica spinto così lontano? Dio, sperava di non averlo ferito così tanto.

"Taehyung", chiama ancora una volta prima di entrare. L'odore è la prima cosa che lo colpisce. C'è odore di sudore e pelle stantia da quattro giorni e Taehyung si gira per affrontarlo coprendosi gli occhi dalla luce del corridoio.

"Hyung?" E la sua voce è secca per la mancanza di utilizzo.

Non sta bene, ma almeno è qui. Jin si calma immediatamente. "Hey andiamo. Devi alzarti."

Try a little tenderness (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora