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Yunho

«Potete abbassare questa cazzo di musica?»dissi, dopo aver abbassato la mia coperta di scatto e aver voltato la testa verso i miei amici, che nel mentre del mio sonno avevano deciso di voler trasformare la nostra stanza in una discoteca.

«Eddai, Yunho, sappiamo benissimo che stai morendo dalla voglia di twerkare.»disse il moro, tirandomi poi un bicchiere di plastica contro, e io gli lanciai un'occhiataccia in risposta, per poi ringhiare a denti stretti e farmi forza sulle gambe per mettermi a sedere sul mio letto.

«Sto morendo dalla voglia di dormire.»commentai, stiracchiando le braccia e sbadigliando apertamente come prova delle mie stesse parole, ma ovviamente a nessuno dei tre importava del mio voler riposarmi.

«È ora di alzarsi.»disse poi quello dai capelli rosa, alzandosi in piedi e venendo verso di me, per poi afferrare entrambe le mie braccia per tirarmi su, ma ovviamente non era affatto facile essendo io il più alto e, di conseguenza, più pesante del gruppo.

«Seonghwa, sei il mio capo, non mio padre.»gli risposi io, per poi agire di mia spontanea volontà e alzarmi in piedi, prima di dare una spinta al più grande per dirigermi verso il nostro armadio, per tirarne fuori i vestiti che avrei messo quel giorno.

«E meno male che non lo è, altrimenti il limone che avete avuto sarebbe incesto.»mi prese in giro l'altro, ritirando in ballo quella stessa e dannata storia: di quando, appena conosciuti, eravamo andati tutti insieme in discoteca e, da ubriachi, io e Seonghwa ci eravamo baciati. E ovviamente gli altri due ci avevano visto.

«Wooyoung la pianti con questa storia? È successo anni fa.»dissi infatti per poi iniziare a spogliarmi, togliendo pantaloni e maglietta e afferrando il mio accappatoio, pronto ad entrare in doccia e togliermi completamente il sonno di dosso.

«È sempre bello riportarlo alla luce.»ribattè quest'ultimo ridacchiando, e io alzai gli occhci al cielo già consapevole del fatto che qualsiasi cosa avrei potuto fare si trattava di una battaglia persa dal principio.

«Perchè invece non parliamo un po' di te e San?»domandò Seonghwa invece, e io potei già ghignare: non era di certo un segreto il modo in cui i due si guardavano, e tutti lo avevano notato tranne loro due a quanto pareva.

«Che c'entro io adesso?»chiese il blu confuso, e io mi voltai soltanto nel momento stesso in cui Wooyoung abbassò il volume della musica, probabilmente troppo preso nella conversazione che stava per avvenire a momenti, che lo coinvolgeva al 100%.

«Non credete sia arrivato il momento di darci un taglio con i flirt e scopare e basta?»aggiunsi io, per poi lanciare contro di loro un asciugamano, prima di dirigermi verso la porta per avviarmi alle docce.

«Siete senza pudore.»sputò il più piccolo e io gli risposi col dito medio, prima di sentire la suoneria di uno dei nostri telefoni partire, segno che qualcuno ci stava chiamando. Il più vicino a dove erano tutti i cellulari era Seonghwa, il quale si sporse per capire di quale telefono si trattasse e poi ne prese uno.

«Spegnete la musica, il capo mi chiama.»affermò e sentii immediatamente la rigidità che colse l'intera atmosfera nella stanza, che fino a poco prima però era tranquilla e serena. Allora Wooyoung, finalmente, spense del tutto quella dannata musica e poi tutti e quattro ci fermammo a guardare il nostro leader.

«Signore, buon pomeriggio.»disse non appena rispose alla chiamata, portandosi il telefono all'orecchio, e io volevo dirgli di mettere il vivavoce ma subito dopo lo vidi annuire e aggiunse in seguito:

Guerrilla[J.Y.ㄨS.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora