Capitolo 2

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I gemelli

«Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l'opera del fato. Il bene è sempre il prodotto di un'arte.»
Charles Baudelaire

Crystal Pov's
In Texas si può ammirare un magnifico manto di stelle. Quando il sonno svanisce, mi piace affacciarmi alla finestra della mia stanza e provo a contarle. Sono luci lontane che fanno sognare.
Mi sono sempre domandata il perché gli umani siano così legali alle costellazioni e alla Luna.
È forse per l'atmosfera misteriosa che creano? Nessuno sa, tuttavia, che l'universo ha un suono definito. Io posso sentirne la melodia prodotta dalle sue figlie, le stelle. Essa è profonda e malinconica.
Per questo motivo, una volta finiti gli studi a scuola, voglio occuparmi dell'astronomia. Desidero ardentemente conoscere la materia da cui si origina ogni cosa.
Tutti apparteniamo ad un equilibrio sconosciuto, ma esso stesso c'è ed è vivo in noi. Non possiamo conoscere il nostro destino, finché nel nostro essere, l'anima non ci avvisa.

Creature luminose
Che danzan nel
Cielo
A voi domando la vostra
Genesi  e canoscenza
Eterna
E a te, oh Luna
Oh sfera
Oh goccia di Luce
Entità maestosa chiedo
In prestito la Tua
Regale essenza

Sono immersa nei miei pensieri quando mia madre mi avvisa, dalla porta della mia stanza, che gli ospiti sono in soggiorno. Non vedo l'ora di rivederli tutti.
Mi alzo dal letto per controllare di nuovo il mio outfit davanti allo specchio. Indosso una gonna bianca a lunghezza media, un top azzurro con le maniche a palloncino e delle scarpe bianche. I capelli biondi cadono come onde sulla riva della spiaggia fino a metà schiena. Ho usato per il viso un trucco leggero dato il periodo ancora estivo: matita nera e mascara per evidenziare i miei occhi grigi.
Sono decisamente pronta per scendere!
Esulto soddisfatta del mio abbinamento di colori.
Sto per precipitarmi verso le scale che portano al piano di sotto quando io e mio fratello ci scontriamo cadendo per terra e provocando un rumore sordo.
Nathan, mio fratello gemello, stasera ha optato per un completo nero. Mi guarda con gli occhi a fessura come se volesse darmi la colpa di questo spiacevole incidente. Ragion per cui lui:
-Sei sempre tra i piedi Cry! E poi come ti sei conciata?! Non stai andando a ballare! Mettiti un pantalone! Vestita così non sei opportuna!
Una scarica di rabbia mi percorre la schiena. Lo fulmino con gli occhi. Detesto quando lui usa questo tono con me. Solo io posso decidere cosa mettermi e lui non è nessuno per impormi il suo volere maschilista!
Senza rendermene conto, lancio addosso a Nathan della polvere di stelle. Così facendo, cambio il colore del suo completo elegante, passandolo dal nero al blu notte.
-Ora si che sei vestito bene.
Le mie parole escono taglienti come lame affilate. È raro che io me la prenda tanto con mio fratello, ma quando accade, gli presento il conto.
Nathan ed io ci alziamo di scatto contemporaneamente con l'intenzione di azzuffarci, ma ancor prima di poter fare qualcosa, nostro padre sbuca dalle scale con un espressione trasparente sul volto: rabbia.

Nome e Cognome: Mike Souls
Età cronologica su Humanorum: 37 anni
Occupazione: neurologo

-Le vostre voci si sentono dal piano di sotto! Cosa state combinando?! Perché state litigando?
Mio fratello sposta l'attenzione su papà spiegando nei minimi dettagli ciò che era accaduto.
-Dopo cena vi sequestrerò i telefoni e ve li darò tra una settimana. Spero che con questa punizione imparerete a volervi bene e a non avere discussioni su faccende superficiali. Detto questo, scendete immediatamente e guai a voi se stasera combinerete qualcosa. Chiaro?

Annuiamo entrambi con la consapevolezza che per una settimana, non potremmo sentirci con i nostri rispettivi amici.

08:30 pm

La collezionista dei sogni: i discendenti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora