Capitolo 28

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Apro gli occhi infastidita dalla luce che penetra dalla finestra e sbuffo, cerco di alzarmi ma un braccio mi impedisce di farlo. Così mi giro e trovo al mio fianco il ragazzo più bello che abbia mai visto.

«Non alzarti» biascica con la faccia impastata dal sonno.

«Mi dà fastidio la luce» sbuffo «Torno subito» gli stampo un bacio sulla fronte e lui scosta il braccio per farmi alzare.

«Non metterci troppo» borbotta girandosi dall'altra parte.

Guardarlo nuovamente insieme a me, nel mio letto è una sensazione bellissima, mi riempie il vuoto nel cuore con cui ho vissuto per sei lunghi anni. Brian è stata la mai rovina e la mia salvezza allo stesso tempo. 

«Dai, torna qui da me» 

«Arrivo» sorrido e mi precipito nel letto.

Allarga le braccia e io mi ci fiondo senza pensarci un secondo, inalare il suo profumo mi mette di buon umore, mi rilassa.

«Non mi hai ancora dato il bacio del buongiorno» borbotta.

«Ma non mi sono ancora lavata i denti» sbuffo.

«Non me ne frega, sono stato troppo tempo senza assaporare le tue labbra» 

Mi afferra il volto e mi stampa un bacio tutt'altro che casto. Salgo a cavalcioni su di lui e inizia così la danza delle nostre bocce. Infilo la mano nei suoi capelli e glieli tiro leggermente e come sei lui mugugna, un suono che mi fa sempre impazzire.

«Abigail, come hai potuto farmi questo?» mi giro in direzione della voce e noto David ai piedi del letto che ci guarda disgustato «Come hai potuto tradirmi con lui?» ringhia.

«David io...»

«Mamma, perché non mi hai detto che lui è mio padre?» grida Emily «Ti odio, non ti perdonerò mai per questo»

All'improvviso mi ritrovo sola nel letto, Brian è accanto a mia figlia e le tiene la mano, mentre David è dall'altra parte della stanza che mi guarda disgusto.

«Ora andrò via con papà e tu non mi rivedrai mai più» appena mia figlia pronuncia queste parole la stanza si fa buia. Tutto gira, non so cosa fare.

Non possono farmi questo.

«Avevi promessi che non l'avresti portata via» strillo rivolta a Brian.

«Se me l'avessi fatta conoscere prima, non sarebbe mai successo» dice atono Brian.

«Addio mamma» 

Brian ed Emily si girano dandomi le spalle e camminano verso la porta per poi sparire del tutto. 

«No» grido disperata «Tornate qui. Vi prego»

«E' colpa tua Abigail» mi incolpa David «E' tutta colpa tua» sparisce anche lui.

«No» urlo e mi sveglio di soprassalto.

Mi guardo intorno e mi accorgo di non essere nella mia stanza. Tasto il letto e accanto a me sento solo il vuoto, accendo la lampada e mi guardo attorno e ricordo solo in quel momento di essere a casa di William.

«Ei» mi richiama William dalla porta «Ti ho sentita urlare, tutto bene?»

«Si, solo un brutto incubo» rivelo passandomi le mani sul volto esasperata.

«Hai bisogno di qualcosa?» mi chiede premuroso.

«Un bicchiere d'acqua» mormoro.

«Te lo porto subito» 

Tua per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora