prefazione: amour=mal d'être

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Immanuel Kant,
nel lavoro del 1764 Osservazioni sul sentimento del bello e del sublime e nella
successiva Critica della ragion pratica
postulò che l'esperienza della bellezza è razionale,
a differenza di quella legata al piacere dei sensi, che a sua volta non può essere definita 'bella'.

premessa;
secondo il pensiero del filosofo dalla forte impronta criticistica, la percezione di un elemento è strettamente legata all'intervento dell'intelletto.
la percezione corrisponde alle sensazioni immediate, ai cosiddetti istinti.
l'intelletto è il ragionamento, il raziocinio.

analisi;

l'esperienza della bellezza, del sentimento e della passione sono stati da sempre considerati frutto dell'istinto, dei sensi e, dunque, della percezione.
Kant sradica tale principio.

l'azione unificatrice che esplica i due livelli (intuizione ed intelletto), fa dell'uomo un essere completo, coscienzioso, consapevole.
( addirittura, tale argomento fa da base alla conoscenza universale delle cose supportata da Kant e poi resa come valida per un'intera epoca ).

neppure la bellezza divina sfugge a questa teoria: bisogna pensare che una cosa sia bella per poter assaporarne la bellezza.

soluzione del postulato;
non esiste alcuna esperienza che non implichi un ragionamento, una costruzione -seppur minima- di un concetto.

non esistono colpi di fulmine, non esiste l'attrazione, l'istante, la passione, gli istinti, le illuminazioni, le ispirazioni, le infatuazioni.

neanche
l'amore.
soprattutto quello, secondo la stessa logica, è razionale.

، EFFETTI COLLATERALI DELL'AMORE NEL MONDO: MAL DI VIVERE, myg.kthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora