IV

226 13 2
                                    

«Ragazzi, scendete» ci richiamò mia madre, dal piano inferiore
«Bene, mangeremo giù in cucina» ci accolse la signora Weasley mentre iniziammo a scendere le scale, uno dopo l'altro.
«OUH! SOLO PERCHÉ ORA VI È PERMESSO DI USARE LA MAGIA NON VUOL DIRE CHE DOVETE SFODERARE LE BACCHETTE PER OGNI MINIMA COSA!» urlò Molly mentre i gemelli Weasley corsero via dopo essere apparsi alle spalle della madre.
«Hai fame Harry?»
«Sicuro di stare bene Harry? ci hai fatto prendere un colpo» i coniugi capelli rossi iniziarono a tartassare il ragazzo di domande.
«Harry Potter!» esclamò Sirius.
Molly ed Arthur si fecero da parte mostrando la figura di Sirius e quella di mio padre poggiato sullo stipite della porta.
«Sirius!» esclamò correndogli tra le braccia.
«Letty!» abbracciò anche mia madre
«Stai crescendo figlioccio adorato» lo prese in giro mia madre.
Ebbene sì!
Zio James e zia Lily affidarono Harry a mia madre e mio zio Sir.

Prendemmo posto e Nymphadora iniziò a mutare il suo naso in quello di vari animali facendo ridere Ginny. Finimmo la cena e poi iniziammo a parlare.
«È molto, molto strano!
Pare che la tua udienza al ministero avverrà dinanzi all'intero Wizengamot» affermò Arthur
il Wizengamot è il tribunale supremo dei maghi britannici.
«Sono all'incirca duecento persone, solo per un incanto patronus?» sbottai
«Non capisco, cos'ha il ministero della magia contro di me?» chiese il povero ragazzo.
«Mostraglielo... Prima o poi lo scoprirà!» affermò mia madre, Arthur allora, passò la gazzetta del profeta nelle mani di Harry.
«Il ragazzo che mente.» lesse
«Continua ad attaccare anche Silente»
Gli posai una mano sulla spalla, cercando di confortarlo, o semplicemente fargli capire da che parte stessi.
«Va tutto bene» lesse anche tutte le stronzate del ministro della magia.
«Caramell sta usando tutto il suo potere, compresa la sua influenza sulla Gazzetta del profeta, per screditare chiunque affermi che l'oscuro signore è tornato!» spiegò Sirius.
«Perchè?»
«Il ministro ritiene che silente voglia la sua carica» rispose prontamente mio padre.
«Ma è pazzesco, nessuno sano di mente crederebbe che silent-» cercò di obiettare Harry
«Ed è questo il punto, Caramell non ha la mente sana.
È stata contorta e deformata dalla paura» si intromise mia madre.
«La paura fà fare alla gente cose terribili, Harry!» affermai battendo le unghia sul tavolo.
«L'ultima volta che Voldemort ha acquisito potere ha quasi distrutto tutto quello che a noi stà più a cuore.» spiegò mio padre spostando velocemente i suoi occhi su di me.
«Ora è tornato e crediamo che il ministro faccia praticamente di tutto per non affrontare... Questa terrificante realtà.» aggiunse mia madre alzando gli occhi al cielo nel ricordo della sua migliore amica, morta per mano di Voldemort.
Accorgendosi del momento di debolezza di mia madre, Sirius continuò la conversazione.
«Secondo noi Voldemort intende ricreare il suo esercito.
Quattordici anni fa erano numerosissimi sotto il suo comando!
E non solo streghe e maghi ma ogni genere di creature oscure.
Sta reclutando in maniera massiccia e noi tentiamo di fare lo stesso!
Ma reclutare seguaci non è l'unica cosa che gli interessa...» mi schiarii la voce cercando di fargli capire di mettere fine a qualsiasi stronzata che avesse in mente.
«Noi riteniamo che Voldemort stia dando la caccia a qualcosa.»
«Sirius» lo riprese Malocchio.
«Delle cose che non aveva l'ultima volta» continuò
«Intendi tipo delle armi?» chiese ingenuamente.
«No ora basta!
È soltanto un ragazzo, digli qualcos'altro e tanto vale metterlo direttamente nell'ordine.» sbraitò Molly togliendo la gazzetta del profeta dalle mani di Harry.
«Bene voglio esserci!
Se Voldemort raduna un esercito voglio combattere.» affermò fiero delle sue stesse parole.
Sirius batté leggermente le mani tra di loro e poggiò la schiena alla spalliera della sedia con un'espressione fiera in volto.
«Smettila di fare lo sbruffone Harry!
Fila in camera tua!» ordinai con un pizzico di amarezza nella voce.
Sembrava quasi eccitato all'idea di una guerra magica contro lord Voldemort: l'uomo che ha ucciso i suoi genitori.
Alzò i tacchi e salì le scale diretto nella sua stanza, tenendo la testa bassa.
«Forse hai esagerato» sussurrò Hermione avvicinandosi al mio orecchio
«Forse no»

That's my family || Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora