Leila e Fairy Tail [IN REVISIONE]

Gruvia

Gray: -Tuo cosa...???!!-
Lucy: -Hai un fratello?!-
Lector: -Sicuro che sia lui?-
Yukino: -Perché non me lo hai mai detto?!-
Natsu: -Seriamente?-
Laxus: -Ma non eri un Dragon Sayer?-
Sting: -Non si risponde con una domanda!-
-Bene allora, Leil...- comiciò il master.
-Sting ci dispiace ma senza il permesso di Leila-chan non possiamo farci niente, a Juvia dispiace per tuo fratello ma lei ritornerà di sicuro.- disse Juvia mantenendo il controllo sulla situazione e facendo un sorriso confortevole.
Il master si schiarì la voce -Giusto Sting ma per ora non possiamo dirti nulla!- disse calmo.
-Perfetto!!- urlo Sting appoggiandosi al muro, non voleva che Aishi morisse. Non lo aveva neanche conosciuto si sentiva una schifo e si sentiva in colpa anche se lui non c'entrava niente.
Nel frattempo Sting racconto di suo fratello agli altri, poi la porta si apri.
Erano Leila e Sissi. Nella stanza c'era un silenzio di tomba cosa strana sopratutto per Fairy Tail.
-Ohi minna! Ho deciso.....!- annuncio lei tenendo tutte sulle spine pur sempre sollevati che fosse ritornata prima dell'indomani mattina.
- Ci sono due possibilità o non ci vado e uccideranno ad Aishi e a voi, oppure ci vado, ma qualcosa mi dice che non si risolverà tutto così facilmente....quindi non mi resta altra soluzione se non di raccontare tutto a Sabertooth e combattere!-
-Sono tutto un fuoco!!- urlo Natsu.
Come era già successo in passato mentre raccontava la storia era scoppiata in lacrime.
-OK...adesso andiamo a letto ci vediamo domani mattina alla 7:40!-
Nel frattempo era andata verso Juvia le nostre stanze erano vicine,ma lei disse che preferiva uscire.
-A quest'ora??? E poi fuori piove!!- cerco di spiegarle Leila.
-Appunto! fuori piove!-
Leila sapeva che negli ultimi tempi Juvia c'era rimasta malissimo per quello che le aveva detto Gray l'ultima volta che si erano parlati o guardati.
-Ehi Juvia!! Almeno prendi l'ombrello se no ti prenderai il raffreddore!-
-Aye!- Juvia prese l'ombrello e usci.
Gray che aveva visto Juvia uscire da sola se ne approfittò per andare a chiarire le cose con lei.
Quella ragazza gli aveva dimostato tutto il suo amore, ma anche il fatto che non era pazza come sembrava e che poteva contenersi.
Juvia camminava tra le vie di Fiore e continuava a pensare al suo Gray-sama, cosa che fa spesso....era triste....ormai da un anno lei gli aveva dato tutto il suo amore e se lui non ricambiava lei purtroppo non poteva farci niente. Sospiro e continuo la sua paseggiata notturna.
Una mano le fermo il braccio Juvia si giro spaventata e quando vide Gray non é che era stato rassicurante, visto che lei cercava di ignorarlo in tutti i modi.
Si giro e continuo a camminare ma Gray la seguiva, sembrava che fosse il contrario del solito.
-OHI! Juvia?- chiamo piano Gray, ma non ottenne nessuna risposta.
E no quello era il colmo, odiava essere ignorato sopratutto da lei.
Juvia piano piano si girò ma Gray era sparito temeva di rigirarsi e ritrovarlo davanti ma niente cosi decise da ritornare alla sua camera in hotel.
Entro e vide un Gray seduto nel suo letto con aria annoiata che in un movimento fulmineo tappo la bocca della maga della pioggia impedendo l'urlo che stava per emanare.
Chiuse la porta:
-Calma, non urlare se no arriva Erza e sono morto!- disse Gray guardandola negli occhi la maga arrossi.
Gray tolse la mano e Juvia chiese tutto d'un fiato,quasi in un sussuro:
-Come hai fatto?-
Gray sorrise nel sentire la sua voce rivolta a lui:
-Ho imparato dalla migliore stalker!- disse lui nel suo solito scherzoso.
-Perché?-mormoro la ragazza.
-Perché??! E  me lo chiedi, cioé mi ignori da una settimana cosa dovrei dire?! Cavolo....capisco che vuoi ignorarmi per le cose che ti ho detto, e mi dispiace, ma cosi ferisce anche te stessa!-
La ragazza abbassò lo sguardo per poi posarlo sugli occhi color ghiaccio di Gray-sama che avevano assunto un impressione che Juvia non era mai riuscita a vedere.
Eppure lei riusciva a decifrare tutto del suo amato, forse perché Gray quell'espressione ce l'aveva ogni volta che guardava Juvia ma non lo dava a vedere era la stessa impressione che lei rivolgeva ogni giorno a lui.
Calo il silenzio, che fece zittire le parole per dare vita a uno scambio di sguardi tra i sue.
Gray era fisso sulla bocca della giovane, che sicuramente era rossa e delicata come un giglio.
Juvia si korse un labbro in segno di nervosismo,ma questo peggioro l'istinto di Gray pian piano si avvicina alla maga sino a toccare le sue delicate e morbide labbra. Juvia era sorpresa inizialmente quello non era come i baci senza emozioni che sognava lei era un bacio vero.
Al contrario di cio che pensava Juvia nei suoi sogni Gray-sama non era freddo era caldo molto caldo, a Juvia sembro per un momento di essere diventata Natsu, sia in volto che all'interno, avrebbe continuato all'infinito.
Gray si stacco consapevole di quello che aveva fatto, Juvia rossa come un pomodoro lo guardava sbigottita con degli occhi che sembravano cercare una spiegazione.
Gray si avvicino a Juvia avvicinando i loro visi ma impedendo un secondo bacio tra i sue, Gray cerco di mantenere controllo e sussurro all'orecchio della ragazze le due parole che aspettava da una vita.
-Perché io ti amo!- disse Gray. Era tutto vero, tutto reale.
Juvia trasali a quelle parole non se le sarebbe mai aspettate la voce di Gray era del solito era piu profonda e più dolce, cosa che Juvia apprezzava  maggiormente.
Le diede un bacio sul collo per poi abbassare gli occhi e dire : -Mi dispiace se non me ne sono accorto prima! Mi dispiace per averti fatto soffrire! Ma sono cosi stupido che non volevo ammetterlo a me stesso. Poi in questi giorni sentivo  come se qualcuno mi avesse dato una pugnalato per il fatto  che mi ignoravi e che hai passato del tempo con quel baka di Leon.-  disse per unirsi in un secondo lungo bacio, da dove fossero uscite quelle parole Gray non se lo spiegava!
Ma appena ritocco le labbra della sua meta tutti i suoi pensieri si concentrarono su di lei.
- Anche io ti amo Gray-sama!-
-lo so!- disse lui facendo una risatina.
-Ehmm...Gray?-
-Mmh?-
- Quindi noi....n..oi stiamo insieme!- disse Juvia temendo che fosse ancora un sogno.
-Certo!- disse lui come se fosse una cosa abitudinale e la cosa piu normale del mondo.