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Premessa:

Keep Me Safe ha otto capitoli, ma aggiorno un giorno sì e uno no, per un totale di sedici giorni. Lo dico subito perché onestamente sono nervosa, su questo, perché sto pubblicando questa ff con un pezzo mancante dell'epilogo, quindi non completa. E voi lo sapete che come cosa mi da molto fastidio.

È che io l'ho praticamente scritta a pezzi, eppure è una di quelle che io e la mia beta stiamo immaginando da tantissimo. Una fottuta pietra miliare. E sapete cosa? So che avrei potuto scriverla meglio, ma la verità è che questo è un periodo di merda per applicarsi su storie del genere. Se non mi piacesse non saremmo qui, ma so anche che potevo fare meglio e mi dispiace ci sia andata di mezzo lei. Quindi, scusate se non è la mia opera più brillante e alcune cose sono un po' liquidate, forse avrà una revisione questa estate e tenterò di mettere una toppa perché posso essere carente e fallimentare in tante cose, ma NON lo sono nella scrittura. Umph.

Sfogo da maniaca del controllo a parte, sì. Sì, l'ho fatto. Ho finalmente scritto una storia pazza con azione e spie e roba complicata e organizzazioni e piani e doppie identità. Pessimo periodo per farlo, vero, vero, ma almeno eccoci qui. E KMS non ho mai nemmeno ben capito che trope sia. Una enemies to lovers? Può sembrare. Insomma, ci ha provato. Da lontano. Se la leggi al contrario e chiaramente non capendo un cazzo.

Ma comunque. All'inizio vi sembrerà un casino, ma credetemi, questo (a dispetto della scrittura a buchi che questa poverina ha subito) è voluto, almeno. Voglio davvero che capiate le cose il più tardi possibile. Questo almeno l'ho fatto per bene.

Si sente che sono stressata, vero? Eh, sì. Purtroppo al di fuori da questo mondo dove governo storie e personaggi dal mio trono di ossa fatto di ex appuntamenti di SOTT Harry (citazione necessaria), ho una vita. Che mi sta abbastanza richiamando a risolvere certe incombenze. Quindi, davvero, scusate se questa cosa dei capitoli a giorni alterni si ripeterà anche per la prossima storia che VE LO GIURO che prendo un accendino e do fuoco a tutto.

(Una battuta da chi ha letto DCASOM e vi segnalo).

Ma comunque. Starò meglio, giuro. Sarò più rilassata e mancano una cosa come una sessantina di giorni all'estate, il che significa che posso smettere di vivere per scrivere SEMPRE. La mia attività sul profilo farà quasi un anno. Ci saranno dei festeggiamenti che potreste già prevedere. Per la storia estiva, o almeno la prima, quella bella lunga, non siete pronti. Per niente.

E adesso, basta scaricare su questa storia più del dovuto (si sente, il mio senso di colpa?). Godetevi una delle storie complessivamente più sature che abbia mai scritto. C'è un sacco di roba e un sacco di intrecci, stateci dietro che di un paio di cose ne vado veramente fiera.

Questi sono Leo e David, dolcezze. Capirete poi.

***

«τέτλαθι δή, κραδίη»
"sopporta, cuore mio"

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Nessuno sa, dove sia l'Eden. O se esista sul serio. C'è gente che sostiene che il governo e la polizia britanniche siano troppo preparate, previdenti e organizzate, per non avere a loro servizio un organo del genere. Altri dicono che l'Eden è troppo controverso, se mai vero, per poter avere qualsiasi relazione con la legalità inglese. Altri ancora, che come i precedenti non hanno le basi per affermare di star parlando di una cosa reale, dicono che quell'essere controversi è voluto, così che nessuno, formalmente, possa ricondurre l'Eden a Scotland Yard, o all'MI5. Sono affiliati, probabilmente l'Eden è una declinazione di quelle due sfere, ma al primo riferimento devono sempre essere pronti a negare, così che le due punte legali della Gran Bretagna non possano essere associate a un qualcosa che di legale, a conti fatti, ha molto poco.

Keep Me Safe ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora