Segreti infranti.

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4 Dicembre, ore 16:00.

"Quindi, nulla completamente?" chiede Paige, mentre mangia delle patatine al formaggio. 
"Chiudi quella bocca, esce una puzza orrenda" rispondo, mentre la spingo lontana da me, ridendo. 
Lei alza gli occhi al cielo e sorride, mettendosi vicina a me ed alitandomi in faccia.
"Sei disgustosa!" esclamo, sedendomi sulla panchina, quella di fronte alla sua. 

"Dai, dimmi tutto!"
"No, Paige, completamente. Sono passati solo tre giorni, tornerà" rispondo, sospirando. 
"Perché ne sei così sicura?" 
"Non posso dirtelo, ho fatto un patto con me stessa."

***

7 Dicembre, ore 19:00.

Entro nella sua stanza, senza bussare, ritrovandomi Logan senza maglia, disteso sul suo letto, con le cuffie alle orecchie. 
Senza dire una parola, mi distendo accanto a lui, infilando il mio corpo, rivestitio da un pigiama abbastanza leggero, sotto le coperte. 
Lui si gira verso di me, posa il telefono e le cuffie sul tavolino, per poi accarezzandomi una guancia; mi allontano velocemente, voltando lo sguardo da un'altra parte: troppo vicini. 
"Andiamo, April, cos'è successo?" dice, voce dura e scontrosa. 
"Ho fatto un casino. Abbiamo fatto un casino, Logan."
Un'espressione sul suo volto, tra sadico e divertito, mi fa alzare: "Dio mio, Logan, non capisci!" 
Mi porto una mano sui capelli, cercando di rimanere calma: "Abbiamo fatto una scenata in mensa, cavolo... sai quanta gente adesso parla di noi? E no, non doveva succedere!"
Lui si alza, avvicinandosi a me, anche troppo: "Calmati adesso, April."

"Come..." balbetto, "come faccio a star calma?!" dico, spingendolo via. Inizio a camminare per la stanza, guardando i miei piedi scalzi, mentre il solito dolore, colto dall'insolita tristezza e rammarico, mi distrugge la testa: "Gliel'ho detto, Logan. Non risponde, non so che fare."
La sua espressione cambia: adesso è arrabbiato, posso capirlo dalle sue sopracciglia alzate, dai denti conficcati nel labbro inferiore, dai pugni serrati. 
"Tu!" mi indica, avvicinandosi. "L'avevi promesso!"
"Non sai come stanno le cose, adesso!" 

"Parlerà, dirà a tutti il nostro segreto."
"Non lo farà."
"Perché non dovrebbe?"
"Perché mi ama."

April, flashback. 

Sono dentro lo spogliatoio maschile alla ricerca di Connor. Molti ragazzi mi guardano, ammiccando, altri si coprono le parti intime. Mentre cammino, noto un ragazzino con gli occhiali, abbastanza magro, che alla mia vista arrossisce; senza dire una parola, si sistema gli occhiali, prende il suo borsone e va via. Che strano. 

Continuo la mia ricerca fino al suono della campanella. Scuoto la testa, avvicinandomi all'uscita, finché non trovo colui che cercavo, insieme ad un ragazzo: stanno parlando a bassa voce, come se non volessero altri ascoltatori. 
La mia curiosità, purtroppo, si spinge troppo oltre, così entro velocemente, cercando di non far rumore, dentro un armadietto, pronta ad ascoltare tutto.

"Quindi, cos'è successo a casa sua?" chiede il ragazzo che ho riconosciuto come Charlie, della squadra di calcio. 
"Nulla, te l'ho già detto!" risponde Connor, iniziando a ridere. 
"Non fare il timido!" 

"Ha avuto una sorta di... crollo nervoso? Si. Ha dormito, ci siamo abbracciati, mi ha ringraziato con un bacio sulla guancia e..."
"Aspetta, aspetta!" ride. "Serio? Così casta? Ma andiamo!"
"Smettila, qualcuno potrebbe sentirci!" intima l'altro. "Comunque, tutto qui" sospira l'altro. 

La mia mente viaggia verso un'altra dimensione, dove saltavo sopra Connor, senza alcuna paura. Sfrontata, pronta a tutto. Gli avrei accarezzato il petto, avrei baciato le sue stupende labbra, così rosse e belle, ed il suo sapore mi avrebbe mandata in estasi. 
Deglutisco, iniziando a sentire caldo. Sono confusa, davvero. Troppe parole, troppi segreti infranti. 

"Eppure, cavolo, non mi importa, davvero! Sono stato così bene, si è confidata con me! E, sinceramente, penso che, se dovessi scegliere tra una nottata di sesso e una nottata di semplici coccole con lei... beh, la risposta è semplice."
"Sesso?" azzarda Charlie. 
"Lei." 

"Sai una cosa?" chiede il ragazzo, prendendo il suo borsone, pronto per uscire. "Penso che tu ti sia preso una bella cotta per quella lì."
"Si..." sospira, "lo penso anch'io."

Angolo autrice:

Grazie per aver letto fino qui. 
In questo capitolo si sono scoperte molte cose, a quanto pare. Ma quale sarà il segreto tra April e Logan? E le foto, quelle che lei aveva scattato? Il numero di Dylan?

Al prossimo aggiornamento! xx

The Fallen Heart.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora