il trasferimento

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Giorno 1

Appena trasferita. Dalla lussuosa e maestosa città di New York eccomi qui ,in uno dei luoghi più sperduti che abbia mai conosciuto.

-Dai ce la farai ad integrarti come le altre volte
Come le altre volte

In sedici anni di vita avrò cambiato come minimo  sedici,diciasette scuole una più una meno oramai chi le conta più

-Ma prima era diverso,a New York,lì avevo degli amici su cui potevo contare,la città mi ispirava fiducia,andavo persino bene a scuola!(non ero una cima ma riuscivo a spuntarla sempre)

E invece no.Beacon Hills.Posto sconosciuto dal mondo intero.

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Ore 10:47 p.m.

Nuova casa.

La casa,forse,era l'unico aspetto positivo di tutta la vicenda.

Molti la definirebbero "una casa da sogno" anche se però per me era solo una "casa di passaggio".

Dopo New York mi ero ripromessa di non affezionarmi più a nessuno ,né alle persone persino agli oggetti.

É molto grande e ha un colore azzurognolo.

Ma la cosa che più mi stupì fu il giardino,e che giardino direi.

Talmente grande che per attraversarlo tutto avevo bisogno di una bicicletta!

Adatto per una persona che ama l'arte come me ,quella casa era pura ispirazione per la mia matita.

Scese dal taxi,io,mio padre, mia madre e Jeffrey prendemmo le valigie e ci dirigemmo verso l'entrata.

All'entrata c'era una scala enorme con un lampadario pieno di diamanti pendenti...insomma una casa che facilmente si scorda

-Non avete badato a spese questa volta-dissi io

-Era l'unica casa disponibile,...poi non é costata molto stranamente ...e infine puó essere argomento anche di conversazione ...-disse mio padre ma io lo interruppi fulminandolo con lo sguardo immediatamente

Se dovessi aver avuto degli amico qui,cosa eccessivamente improbabile,li avrei ottenuti per il mio carattere non dalla mia ricchezza.

Salii quelle interminabili scale fino ad arrivare nella mia nuova camera.

Molto spaziosa,aveva un muro talmente grande da poterci disegnare tutto ciò che mi passasse per la testa.La guardai stupefatta fino a quando arrivò mio padre e mi sorrise

-Perché dici che ti é costata poco?-dissi rivolgendomi a lui

-Ci sono voci che dicono fesserie riguardanti cose bizzarre,anormali..

-Tipo?

-Licantropi,lupi..-nemmeno il finire della frase che morì da ridere-beh queste assurdità del genere...Che assurdità!Questa casa l'ho pagata 1/5 di quello che vale solo per delle voci,che fiuto per affari che ho

Beh ora riposa che domani c'é scuola.

-si papà
Scesi per salutare Jeffrey e Mamma ,mangiai una mela e andai a dormire in men che non si dica...

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....anche se fu difficile...tanto difficile

Inizialmente per quella voce che enunciava il mio nome come un bisbiglio che sentivo già da appena avevamo intrapreso questo viaggio,appena finì di colpo i miei pensieri assunsero un' altra emozione:da paura a ansia...

Pensavo infatti a come sarebbe stato domani,alle ansie provate,il disagio nell'orientarsi un'altra volta..

Peró nemmeno il tempo di far spazio persino alla paura mi addormentai sprofondando dal sonno.

#SpazioAutrice
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É la prima storia che scrivo,siate clementi ahah

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