"Ricordo" deriva dal latino “re-cordor” e significa “richiamare al cuore”: è quindi un termine attinente al campo semantico dei sentimenti più che della ragione, ed è decisamente soggettivo.
I ricordi li abbiamo ogni giorno, in qualsiasi momento, anche in quello più banale, ma quando diventano un problema? Quando ostacolano la nostra felicità. Vi diro però che i ricordi non sono mai come li riportiamo alla mente, ovvero, il più delle volte molti particolari vengono trascurati in base a ciò che la nostra memoria considera più rilevante. Inoltre, il divenire ci cambia, e a causa di questo anche i ricordi che abbiamo di un momento.
I ricordi posso farci provare gioia ma anche tristezza ma nel primo caso il problema non si pone a differenza del secondo. Quindi, cosa fare quando un ricordo ferisce? Sicuramente dipende dalla sua sostanza e da altri mille fattori, ma se questo ricordo è legato solo ad una nostalgia, qualcosa la puoi fare: dargli un significato. Alla morte di un caro, sicuramente vi sono diverse fasi di lutto, ma se dopo anni la fragilità ti porta a distruggerti sul ricordo di lui, puoi dare un significato ai ricordi che hai con quella persona; ad esempio, l'affetto che ti ha dato rimarrà sempre con te, e allora portalo con te sulle spalle per tutta la vita, e anche se quella malinconia rimarrà, avrà un sapore dolce.
Dai un significa al tuo ricordo, cerca di dargli una connotazione positiva anche se quella persona secondo te non ha più un bel ricordo di te.
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Overthinker
CasualeCosa passa per la mente delle persone che pensano tanto? Sicuramente tante cose che sfuggono via come le parole sbiadite e poco sentite di chi è sempre distratto. I pensieri si sovrappongono finchè il castello di sabbia non cade giù; questo è compa...