CAPITOLO 7 - GELOSIA

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La mattina dopo mi svegliai da sola nel letto, sospirai e mi sedetti trovandomi un biglietto sul comodino: 

Siamo andati via per un emergenza. Tranquilla, ci vediamo questa sera. NSB 

"Perfetto" dissi sarcasticamente per poi tornare sotto le coperte, guardai un po' la televisione ma mi annoiavo, quindi mi alzai e presi il telefono per prenotare cibo.

"Dovrebbe arrivare tra un ora. Bene, ho tutto il tempo" dissi saltando giù dal letto, andai a fare un bel bagno caldo, successivamente andai all'armadio per vedere cosa potevo mettermi

"Dovrei davvero fare shopping" dissi mettendomi dei pantaloncini e una felpa blu scura, tendente al nero. 

"Questa deve essere di Regie ..." dissi per poi mettermela e scendere per guardare la televisione, un ora dopo arrivò il mio cibo e potei fare brunch con tranquillità

"Dopo questo vado a sistemare la casa. Sarà un disastro su tutte le linee" dissi tirandomi indietro i capelli sospirando, finì di mangiare e sistemai casa 

"Qui ho fatto, ora cambiamoci e andiamo a sistemare quella casa enorme e infernale" dissi scuotendo la testa rassegnata. Dopo mezz'ora di preparazione uscì di casa diretta verso la loro ma li vidi parlare con Jane e Lilian. 

"Quindi è questa la questione urgente. Va bene, l'avete voluto voi" dissi sorridendo per poi tornare a casa, mi cambiai e  presi le chiavi dell'auto, auto che non viene usata da quasi dieci anni

 Va bene, l'avete voluto voi" dissi sorridendo per poi tornare a casa, mi cambiai e  presi le chiavi dell'auto, auto che non viene usata da quasi dieci anni

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L'accessi e il rumore che fece

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L'accessi e il rumore che fece ... Mi rallegrò. Uscì dal garage e guidai verso la loro direzione, sorrisi pensando alle facce che potevano fare ma va beh. Durante il tragitto verso la casa mi chiamò Jane

"Pronto?" risposi 

"Ehi princess, dove sei? Il tuo garage è aperto" mi disse con voce preoccupata 

"Aspetta che metto videochiamata che sto guidando" dissi e l'espressione sulla sua faccia mi fece ridere 

"Che è quella espressione?" chiesi divertita 

"Allora ..." provò a dire ma venne interrotta da Darren

"Eri tu allora" disse lui scioccato

"Che intendi? Comunque ho dimenticato di chiudere il garage, potete farlo voi?" chiesi fermandomi al semaforo

"Perché sei così elegante?" chiese Sebastian 

"Ho un appuntamento" dissi mentendo, lo vidi distorcere la bocca, quindi era geloso? Bene.

"Scusate ma devo chiudere ora. Ci vediamo stasera" dissi sorridendo e chiudendo la chiamata. Il semaforo segnò verde e io ripartì. 

Dopo due ore di auto finalmente ero arrivata

"Però ..." dissi guardando la casa davanti a me, poco dopo uscì un uomo che mi salutò

"Eccoti. Sei in anticipo" mi disse lui abbracciandomi 

"Non posso esserlo?" chiesi ridendo, entrai e un piccolo fulmine mi arrivò contro le gambe. Abbassai la testa e sorrisi, lui fece lo stesso

"Zia" mi disse, lo presi in braccio e li diedi un bacio sulla guancia 

"Ma ciao Jason" dissi

"Non smetteva di correre" disse una donna venendomi incontro a salutarmi

"Ciao Karol. Beh, io sono la zia" dissi sorridendo per poi sedermi sul divano

"Tuo fratello non ha smesso di parlare di te oggi" disse lei guardando il marito che appoggiò il vassoio con le tazze e i biscotti sul tavolino

"Sono l'unica sorella che ha. Dovrebbe parlare sempre della sottoscritta" dissi ridendo. Jason si addormentò tra le mie braccia

"Lo porto a letto" disse Karol ma io scossi la testa 

"Tranquilla, lascialo pure" dissi accarezzandoli la testa.

Mentre il piccolo dormiva, noi tre parlammo di tutto. Soprattutto della casa 

"Ah, guarda. E' stato un parto. L'uomo non voleva darcela, ci abbiamo messo quasi tre mesi per riuscire a fargliela vendere" disse mio fratello

"Potevo aiutarvi" dissi bevendola tazza di te

"Ma figurati. Eri impegnata e poi i tuoi ci hanno dato una mano" rispose Karol 

Rimasi a mangiare per la cena e prima di tornare a casa passai a prendere qualcosa da mangiare, ero affamata. Quando arrivai di fronte casa, vidi le luci accese, segno che c'erano i ragazzi. Parcheggiai l'auto e poi entrai 

"Ragazzi, sono a casa" dissi urlando per farmi sentire 

"Bentornata. Come è andata?" mi chiese Ryan, che era sul diavano a giocare con Justin mentyre Regie e Sebastian stavano dormendo

"Gli altri?" chiesi 

"Oliver è in cucina, gli altri non lo so" disse Justin. Mi avviai in cucina vedendo Oliver che puliva 

"Ancora?" chiesi appoggiando i sacchetti 

"Ciao. Si, ancora" disse lui, lo spostai e finì di pulire io per poi andare in camera a cambiarmi 

"Che cosa sono?" chiese Darren indicando i sacchetti

"Un po' di cibo. Potete mangiare se volete, non lo mangio tutto" dissi sedendomi al tavolo ed aprire il portatile

"L'appuntamento?" chiese Darren

"Benissimo, era da tanto che non vedevo mio nipote" dissi sorridendo facendo scioccare tutti

"Nipote?" chiese Sebastian spaventandomi. In quel lasso di tempo i due si erano svegliati

"Sono andata da mio fratello" dissi 

"Quindi non era un appuntamento ...?" chiese lui  turbato

"E anche se lo fosse stato? Geloso?" chiesi mettendo un dito sotto il suo mento, alzandolo e lo fissai 

"C-cosa? Io geloso? Per nulla" disse lui bevendo il suo boba.

Verso le dieci di sera, quasi tutti andarono a dormire tranne me, Ryan e Justin che rimasimo a giocare fino alle tre e poi andammo a dormire

"Notte" disse Sebastian abbracciandomi, li diedi un bacio sul naso e mi addormentai 




Nelle braccia di Cupido (SEBASTIAN) [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora