-Tra quanto arriviamo?- chiedo impaziente a mio padre che sta guidando da più di due ore.
-Tranquilla tesoro, manca poco- Mi risponde lui con un sorriso che riesco a vedere tramite lo specchietto retrovisore.
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Da quando i miei hanno divorziato, mia madre si è risposata e vive a Firenze con il suo nuovo compagno, mentre mio padre non si è cercato nessun'altra donna e stiamo andando a vivere a Roma.Già perché a causa del suo lavoro, che lo impegna per gran parte della giornata, è stato trasferito nella capitale ed io ho deciso di non lasciarlo solo.
Apro il finestrino e sento il vento ancora caldo di inizio settembre che mi inebria e gioca con i miei capelli mossi color bronzo.
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Finalmente arriviamo a Roma, mamma mia quanto è bella!!!
Salgo a due a due le scale del nostro nuovo appartamento e corro nella mia nuova camera. È semplicemente stupenda!
Sistemo velocemente i vestiti nei cassetti e appendo il resto nell'armadio. Sistemo i miei libri sulle mensole, i trucchi e gli accessori sulla toletta e appendo le mie centinaia di borse ad un gancio dietro la porta.Ehi aspetta, ma cosa ci sta a fare questa porta qui?
-Non ci credo!!- Esclamo incredula
Ebbene si avete capito bene, ho il bagno in camera ed è tutto mio!Dopo aver passato una buona mezzora a sistemare spazzolini, pettini, mollette e cose varie nel mio bagno, mi butto a peso morto sul letto e decido di riposarmi un po'.
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-Cazzo sono già le 20.00!-Mi rendo conto solo ora di aver dormito 3 ore di fila e scendo immediatamente giù in cucina (ebbene si la mia camera si trova al piano di sopra) per aiutare papà con la cena.
-Ti va bene con il sugo la pasta?- Strillo a papà che sta dall'altra parte della sala a sistemare i suoi CD.
-Certo Marghe, è perfetta!- Risponde lui entusiasta.
-Ok sbrigati però che ci mette solo 10 minuti a cuocere- Gli dico io con un tono da mammina.
-Si tranquilla ho quasi finito- Risponde lui scherzoso.
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-Pronta per domani?- Mi chiede mentre prende il parmigiano da mettere sulla pasta.-Si, ma sono un po agitata....- Rispondo io con un'espressione titubante.
-Perché mai tesoro? Che c'è che non va?- Chiede papà con uno sguardo serio e un po' confuso.
-Nulla nulla, è solo che è il mio primo giorno di scuola e non conosco nessuno qui a Roma...insomma oltretutto è anche il terzo anno, niente più ginnasio, ora sono al liceo: nuove materie, nuovo...tutto ecco..- Rispondo tutto d'un fiato a papà che mi rivolge un sorriso dolce e mi viene ad abbracciare.
-Vedrai che ti troverai benissimo. E poi come fa una come te a non fare amicizia!- Mi rincuora con il suo tono dolce.
-Ok papà, se me lo dici tu mi fido! Ora però devo andare su in camera per preparare la cartella per domani- Dico mentre porto via dalla tavola i piatti e li infilo nella lavastoviglie.
Mio padre mi fa un cenno come per dire "Tranquilla ci penso io a sparecchiare" ed io mi incammino per le scale fino a raggiungere la mia camera.
Un quaderno a righe, uno a quadretti, un diario, qualche penna e un pacchetto di schiaccine da mangiare nel momento del bisogno. Infilo tutto nella borsa e dopo averla chiusa la metto sulla sedia.
Entro in bagno e dopo essermi struccata (porto soltanto un velo leggero di mascara) mi passo la crema idratante. Poi mi lavo i denti, mi lego i capelli con una treccia e mi guardo allo specchio un'ultima volta per vedere se è tutto in ordine.
Esco dal bagno e finalmente mi levo i jeans stretti e al loro posto infilo il pigiama (e vi assicuro che non c'è sensazione più bella).
Mi affaccio dalle scale per dare la buonanotte a papà e mi metto sotto le coperte.
E mentre inizio a fantasticare sulla mia prima giornata di scuola a Roma chiudo gli occhi e mi addormento.
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Soltanto Sua
ChickLitÈ la storia di Margherita, una sedicenne allegra e piena di vita, che si trova improvvisamente a fare i conti con Andrea, un ragazzo misterioso e davvero molto strano, ma soprattutto desideroso di lei a tal punto che la costringe ad essere sua, solt...