Capitolo 3

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Mi preparo qualcosa da mangiare e mi metto sdraiata sul letto.
Mi metto a ripensare alla macchina nera che si era fermata davanti scuola e al ragazzo che subito dopo era sceso da essa

"Devo ammettere che è davvero bellissimo, ma non non so perché il suo sorriso, perfetto anche questo come lui, aveva un non so che di inquietante..."

20.00
Decido di alzarmi dal letto e andare in cucina a prepararmi la cena (pizza surgelata...)
Scarto quella sottospecie di cibo e lo infilo nel microonde. Aspetto 5 minuti e la tiro fuori correndo come una matta per trovare un piatto (cavolo quanto bruciaaaa!)
Finalmente dopo aver messo le mani sotto l'acqua gelida per farle riprendere dalla scottatura, mi siedo a tavola e comincio a "mangiare", sempre se stiamo parlando di cibo.
"Bleah.....la prossima volta che mio padre mi lascia a casa da sola e mi rifila una pizza surgelata del cavolo per cena, giuro che gliela faccio pagare!!"

Metto tutto in lavastoviglie e salgo su in camera in cerca di qualcosa da mettermi per andare da Chiara

Opto per un vestitino bianco panna di cotone leggerissimo è un paio di ballerine dello stesso colore. Lego i capelli in uno chignon disordinato e metto un filo di mascara sugli occhi.

Prendo il vassoio delle pastarelle e mi dirigo verso casa di Chiara che era a soli 10 minuti da casa mia.

Svolto l'angolo e chi mi trovo davanti?! Lui. Era lì in tutta la sua perfezione. Camminava verso il condominio dove abito anche io.
"Andrea abita nel mio stesso palazzo?!?!?!" Purtroppo mi rendo conto che lo sto fissando da due minuti e distolgo lo sguardo imbarazzata.
Mi giro e continuo a camminare verso casa di Chiara cercando di sembrare il meno goffa e scoordinata possibile.
Mentre cammino però sento alcuni passi dietro di me che mi fanno trasalire e allungare il passo
"Non ho visto nessuno da queste parti non può essere che..."

-Hey-
Mi giro e vedo il sorriso smagliante e gli occhi verde smeraldo di Andrea che mi guarda aspettando una risposta.

-H-Hey..-
Rispondo senza avere il coraggio di incontrare i suoi occhi.
"Diamine odio essere timida, mi fa sembrare una completa idiota"

-Insomma tu saresti la famosa Matgherita?-

Ricomincia a parlare lui inchiodando il suo sguardo su di me

-Em...si sono io, ma non sono poi così famosa-

Cerco di tenere una conversazione normale in cui io non faccio risatine isteriche per l'imbarazzo, ma mi sto impegnando davvero tanto..

-Beh a quanto pare lo sei, dato che stamattina ti sei permessa di passarmi davanti senza nemmeno degnarmi di uno sguardo-

Vedo comparire un ghigno sul suo volto, lo stesso che stamattina mi aveva fatto paura
I suoi occhi sono illeggibili, non riesco a capire cosa sta pensando.

-Ma veramente io non sapevo nemmeno chi fossi tu e non volevo certo farti arrabbiare..scusami-

Tento di scusarmi per una colpa che non ho mai commesso e spero sinceramente che questo gli basti è che mi lasci andare da Chiara.

-Io sono Andrea, il ragazzo più famoso della scuola e anche di questo quartiere, perciò ti consiglio vivamente di non essermi indifferente quando mi incontri, sai non sono così bello quando mi arrabbio-

Mi squadra dall'alto verso il basso soffermandosi su ogni centimetro del mio esile corpo appena coperto dal vestitino bianco
Mi sento in trappola come se il suo sguardo non mi lasciasse scampo.

Decido di annuire e senza alzare lo sguardo.
Mi ha messo paura il suo modo di parlare, di guardarmi, di ghignare...
Mi giro e faccio per andarmene, ma sento una mano che afferra violentemente il mio polso.
Il mio respiro diventa sempre più veloce mentre mi volto di nuovo.

-Lasciami! Mi fai male!-

Tento di liberarmi dalla stretta.

-Non se ne parla, tu devi ancora farti perdonare il comportamento irrispettoso di oggi-

Non faccio in tempo a rispondere che mi trascina verso il nostro condominio.

Cerco di oppormi alla sua forza ma riesce comunque a spingermi fino al cancello.
Tira un calcio e per aprirlo e mi spinge dentro ignorando le mie urla e le mie proteste.

Si affretta verso il suo appartamento che si trova al piano terra e dopo aver tirato una spallata alla porta, mi scaraventa per terra con violenza.

-Lasciami andare! Subito! Io non ti ho fatto nulla!-

Sono in preda al panico. Andrea non mi lascia andare e non mi piace per niente il suo sguardo, non promette nulla di buono...

-Vedrai, ci divertiremo!-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 28, 2015 ⏰

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