Capitolo 2

2.2K 57 4
                                    

Il mio sonno leggero viene interrotto bruscamente dal suono della sveglia.
7.30.
"Bene" Mi dico. Sono pronta.
Dopotutto è solo una giornata di scuola.
Chissa se le ragazze saranno simpatiche come quelle di Firenze, chissà se sarò brava come l'anno scorso, ma soprattutto chissà se ci saranno ragazzi carini!
Immersa nei miei pensieri mi stiracchio e vado in bagno a lavarmi il viso e i denti
Torno in camera e frugo tra i cassetti "devo mettermi qualcosa di carino, giusto per dare subito una buona impressione" il mio subconscio continua a parlare e consigliarmi come vestirmi. Infine opto per un vestitino a maniche corte azzuro stretto in vita che mette in rusalto le mie forme e si accorda perfettamente con i miei occhi blu oceano.

Per quanto riguarda le scarpe scelgo un paio di converse tanto per evitare di inciampare il primo giorno...

Rientro in bagno per truccarmi: metto la cipria e il mascara e un po di lucidalabbra.

7:45.

-Merda sono in ritardo! Tra un quarto d'ora devo stare a scuola!-

Scendo a velocità razzo al piano di sotto dove papà sta già facendo colazione

-Giorno pa'- Gli dico mentre scatto da una parte all'altra della cucina in cerca di una tazza e di un po' di caffè.

-Giorno Marghe....ma....ma perché stai correndo in questo modo? Rilassati piccola sei in orario ahahah- Mi dice scherzoso, ma allo stesso tempo confuso dalla foga con cui sto bevendo il caffè e mangiando i biscotti.

-Shh papà non puoi capire quanto sia importante per me arrivare in orario oggi- Gli rispondo con un tono di voce che ha un non so che di isterico.

-Ah a proposito....stasera non torno a casa...devo restare in ufficio fino a tardi. Mi dispiace Margherita- Disse abbasando lo sguardo. Aveva un'espressione triste, quasi sconsolata. Ma ormai dovrebbe essere abituato a dirmelo, insomma sono sedici anni che mi abbandona la sera a casa. Però un conto è restare con mamma, un conto è restare completamente da sola.

-Sai che novità!- Rispondo io estremamente fredda, ma soprattutto stanca di passare le serate senza mio padre.

-Ti ho comprato alcune pastarelle...se vuoi puoi mangiartele dopo cena- Mi dice con un tono di scusa.

"E pensi di cavartela con qualche pastarella?"

-Grazie- Il mio tono è più dolce e vedo comparire un sorriso sul suo viso.

-Io devo andare ciao papà- Gli dico salutandolo dal cortile

-Ciao amore mio- Mi risponde lui facendomi un cenno con la mano.

---------------
Per fortuna da casa mia a scuola sono 10 minuti a piedi e in men che non si dica sono arrivata.

Mi trovo davanti al cancello e intorno a me ci sono mille ragazzi che si salutanto e si riabbracciano dopo le vacanze. Ragazze che ridono e raccontano dei loro amori estivi, ragazzi che parlano delle loro nuove conquiste e io che me ne sto qui in mezzo ad aspettare il suono della campanella.

Mi guardo intorno e vedo una macchina nera che si ferma proprio davanti a me. Lo sportello si apre ed esce un ragazzo alto con il fisico scolpito, gli occhi verdi nei quali si perderebbe chiunque e una testa piena di riccioli biondi.

Rimango qualche secondo a guardarlo ma ad un tratto sento una voce che lo chiama
-Andrea vieni siamo qui- Tre ragazzi (fighi quanto lui) lo stavano aspettando poco distante da li.

Il suono della campanella mi distrae dai miei pensieri e mi dirigo verso la porta dell'istituto.

-----------------
Riesco quasi subito ad individuare la mia classe e mi siedo al secondo banco.

Una ragazza bionda mi si avvicina e si siede vicino a me.
-Ciao io sono Chiara- Mi dice con un tono educato sfoderando un sorriso delizioso.

-Oh ciao io sono Margherita...sono nuova- Le rispondo in modo garbato ricambiando il sorriso.

-Si me ne ero accorta, non ti ho mai vista in giro- Ride stavolta

Io le sorrido e mi metto a sistemare le cose sotto il banco.

Nel frattempo non mi sono accorta che la classe si è riempita e una voce mo fa distogliere lo sguardo dalla finestra.

-Buongiorno ragazzi- È un professore molto giovane e carino.

-Giorno prof- La risposta della classe.

Dopo lo vedo accomodarsi sulla cattedra, tirare fuori dalla sua borsa le penne, il registro e il libro di letteratura latina.

Ad un certo punto il suo sguardo si posa su di me.
-Tu devi essere...emh..-

-Marherita, Margherita Limelli.

-Bentrovata Margherita!- Mi dice con un sorriso magnifico che mi mette perfettamente a mio agio

-Grazie- Rispondo con un timido sorriso.

----------------
La lezione trascorre velocemente come tutta la giornata d'altronde.

All'uscita Chiara mi saluta e mi da appuntamento a domani davanti al cancello.

Appena la saluto vedo Andrea che mi stava guardando e subito distolgo lo sguardo.
Aveva un sorriso ma non saprei dire se mi ispirava fiducia.

---------------
Non appena arrivo a casa mi preparo il pranzo e ricordandomi che papà non sarebbe tornato stasera, decido di chiamare Chiara per chiederle di andare a dormire da lei.
-Pronto Chiara...senti lo so che non ci conosciamo ancora per benino, ma ti veolevo chiedere un favore enorme...-

-Dimmi tutto tesoro- Mi dice con la sua solita voce squillante.

-Stasera mio padre non torna a casa e io dovrei dormire da sola....quindi mi chiedevo se...- Ero troppo in imbarazzo per finire la frase.

-Certo che puoi dormire da me, non c'è problema. Ho anche il gelato!- Grazie a Dio l'ha terminata lei...gia l'adoro!

-Io porto le pastarelle- Aggiungo ringraziandola per la sua ospitalità.

-Ok ti aspetto piccola!-

-Ci vediamo dopo cena- Le dico e chiudo la chiamata.


Ciao ragazzi fine secondo capitolo!
Votate e commentate perfavore!

Soltanto SuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora