Ti aiuterò

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Lo fece accomodare in salotto e preparò un caffè per l'italiano e un the per sé.
Glielo poggiò davanti, sopra a un tavolino, e si fissarono.
Era molto imbarazzante il silenzio che si era creato così Italia incominciò a parlare.
《Che ti succede?》
《Nulla di importante》
《Il tuo aspetto dice tutto il contrario...insomma, si vede che non stai bene. A parte per le riunioni non esci mai》
《Tu non mi conosci》
《In realtà ti conosco abbastanza da dire che stai con NATO》
《Direi di no, non sto con NATO》
《Eppure mese scorso vi abbiamo visti insieme...》
《Per te non si può essere semplici amici e basta?》
《Uhm...stai deviando strada. Peccato, dovrò dire a tutti della vostra relazione...》
《NO! Voglio dire, parliamone》
《Bene. Rispondi sinceramente, come stai?》
《Malissimo》
Era scontato.
Doveva solo scoprire perché.
Gli chiese se voleva dirgli la motivazione ma UE scosse la testa.
Doveva indagare ma per ora non insistette.
Bevette il caffè e se ne andò.

《Che strano...》
Continuò a camminare per la via del ritorno, osservando un po' ovunque finché  sua attenzione non cadde su una bambina seduta sul ciglio della strada.
Le si avvicinò e le fece delle domande come dov'era la sua mamma e altro.
La conclusione era una, era orfana e per altro senza una casa.
Se la caricò sulle spalle e la portò fino a casa.
Aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri.
La pelle era bianca come la cera e morbida.
Era magrolina e vestita con un vestitino col corsaletto blu, gonna azzurrina e il resto del vestito bianco.
Era palesemente un vestito da danza classica, non uno per uscire che possono usare le bambine o i bambini piccolini.
Mentre camminava lei iniziò a giocare con i capelli di Italia.
Doveva portarla in un orfanotrofio...però non sarebbe riuscito a voltarle le spalle.
Una volta giunto alla porta di casa la fece scendere.
《Quindi...Marta...ora entriamo in casa e ti presento una persona. In quanto al cane non è un pericolo》
La bambina annuì con la testa, così aprì.
《Oh Ita, sei qua! Adesso vengo》
Germania arrivò in cucina e dopo aver baciato l'italiano notò la piccola.
Si inginocchiò.
《E tu chi sei? Ita, chi è e come mai è qua?》
《Beh, vedi Ger...era sul ciglio della strada e parlandole sono giunto alla conclusione che è orfana. Guarda, ha anche dei graffi nelle braccia e gambe》
《Mhm》
《I...Io mi chiamo Ma...Ma...Marta》
《Bel nome Marta! Accomodati in quella sedia》 disse indicando una sedia vuota 《così Ita ti prepara qualcosa e gli parlo》
《Ok...》disse e si sedette.
Italia andò ai fornelli per mettere a bollire il latte e preparare dei biscotti.
《Ita...non possiamo portarla in un orfanotrofio》
《Infatti la terremo. Domani o dopo domani andremo ad avvisare il comune e le autorità》
《Ok...ma dove la facciamo dormire?》
《Non saprei, Ger. Di certo non nel divano...ci starò io e tu dormirai con lei》
《Ma se già te sei il doppio di lei io la schiaccio》
《Starai attento》
《E se stessi te con lei?》
《No. Tu devi dormire bene che domani hai una riunione che io invece salterò》
《Uff...ok. Ita- Il latte...》
Era uscitò in parte dal pentolino, aveva cotto troppo.
Porco di-
《ITALIA!》
《ZITTO》
Versò il liquido nella tazza e lo diede alla bambina.
《Ascolta Marta...i biscotti non faccio in tempo a farli. Se ti do dei crackers comprati va bene lo stesso?》
《Aha》
All'affermazione li prese e li diede alla bambina.
《Allora Italia, con UE?》
《Depresso palesemente. Dovrò indagare, per ora so solo che sta male, molto male》
《Mh...domani chissà come sarà》
《Come al solito nasconderà lo stato d'animo...vabbè》
《Sembri triste》
《No...ho solo mal di testa. Troppe cose insieme, prendo un Paracetamolo. È il mio compleanno, non voglio rovinarlo》
《Così si fa stronzetto》
《Pirla》
《Teso, sei sempre molto gentile》
《Grazie tedesco di merda》
《Prego mafioso》
Passarono due ore e arrivò l'ora di cena.
Mangiarono del risotto con i funghi porcini e burro per miscelarli.
Il risultato fu ottimo, piacè anche a Max.
Guardarono Avanti un altro di Paolo Bonolis e poi chiusero finestre e porta.
Germania si fermò dovanti a quest'ultima guardando per terra.
C'era una lettera infilata da sotto.
La prese e ne lesse il contenuto...una sola frase.
"You must die"
A chi era destinata?
A italia, lui o ad entrambi?
La cosa certa è che doveva nasconderla.
Se la mise in tasca e facendo finta di nulla andò a letto al pianp superiore con la bambina e Italia rimase di sotto.
Mise Marta sotto le coperte e poi si distese anche lui.
Devi morire o dovete morire...chi l'aveva scritto e perché?
Cazzo, si era dimenticato di dare il suo regalo a Italia.
Era una collana di oro bianco con scritto MyLove al centro.
Ahhh, gli era propio passato di mente.
Almeno avevano passato una bella mattina insieme.
Si addormentò, come aveva detto Ita doveva dormire.

Spazio autrice
Quante cose insieme vero?
Purtroppo sono solo 826 parole :(
Scusate anche per l'attesa dal 26 ottobre-
Ora è il 10 novembre 💀
Vabbè,
Servus mein Kinder🫂🌹
(Sorratemi per gli errori grammaticali possibili, poi li correggo, ora ho Karate)

𝕃𝕒 Ⓝⓞⓢⓣⓡⓐ 𝕊𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora