capitolo 3

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(T/n) pov

Come ogni giorno mi dirigevo verso la stazione per andare a scuola.
Mi scambiai la posizione con Uraraka, che era già sul treno, e la raggiunsi.
Finalmente arrivammo davanti alla scuola ed entrammo.
Lì c'erano già solo Todoroki e Yayorozu.

La mattina facevamo lezioni normali, con le materie obbligatorie.
Verso mezzogiorno pranzavamo con pasti di ottima qualità.
Invece il pomeriggio facevamo le materie relative all'eroismo.

All Mait: "Ora ci sono io... ed entro normalmente dalla porta"

Quando vedemmo All Mait ci si illuminarono gli occhi, quindi era vero che l'hero numero 1 insegnava alla UA.

All Mait: "La mia materia di insegnamento sono i fondamenti di eroismo, durante le mie lezioni vi sottoporrò ad una quantità di prove simulate."

Finalmente qualcosa di divertente.

All Mait: "Ma non perdiamo tempo... ecco cosa faremo oggi: COMBATTIMENTO SIMULATO"

Successivamente indicò il muro e da esso uscirono delle valigette numerate, ovviamente erano solo 20 quindi, dopo aver finito di spiegare, la mia me la diede il professore.

Appena ci fummo cambiati tutti, ci radunammo al Graud Beta.
Svolgemmo la nostra lezione in quel posto.

All Mait: "Anche il modo in cui si appare è importante ragazzi e ragazze, su cominciamo cari miei embrioni"

Prima di entrare allo Yuuei si può sottoporre il certificato di unicità, le misure corporee e le caratteristiche desiderate.
In questo modo un'azienda di supporto, in stretto contatto con la scuola, può costruire dei fantastici costumi per noi studenti.

All Mait: "Forza è l'ora del combattimento simulato"

Subito dopo questa frase il professore venne inondato di domande, ma lui si limitò semplicemente a spiegare in cosa consisteva la lezione.

Fecero 9 squadre composte ognuna da 2 partecipanti: Uraraka e Midorya, Todoroki e Shoji, Mineta e Yayorozu, Bakugo e Ida, Ashido e Ayoama, Koda e Sato, Jiro e Kaminari, Tokoyami e Asui, Sero e Kirishima.

Io, Hagakure e Ojiro rimanemmo esclusi.

Subito dopo mise le mani in dei contenitori ed estrasse 2 lettere,  D e A.
Portò le 2 squadre in un edificio e il resto dei ragazzi, Compreso Ojiro, nella stanza delle telecamere.

All Mait: "Ragazze, voi due, seguitemi"

Invece io ed Hagakure fummo accompagnate dal professor Aizawa e successivamente di nuovo in presidenza, anche questa volta ci fu comunicato nulla.

Dopo una trentina di minuti in cui il professore era nella stanza del preside uscì, insieme ad altri insegnanti, e portarono Hagakure insieme alla classe.
A me condussero nell'aula in cui svolgevamo le lezioni mattutine e mi chiesero di rispondere a delle domandi su di un foglio, come una verifica, la maggior parte erano personali e un paio riguardanti le lezioni.

Mentre uscivo da scuola vidi che Hagakure, la ragazza invisibile, venne fermata da professor Aizawa e poi fatta rientrare a scuola.
Gli mandai un messaggio per chiedergli se stesse bene ma mi rispose solamente dopo qualche ora, quando ormai stava riuscendo dalla scuola.

Stavo ancora tornando a casa quando per accorciare la strada decisi di passare in dei vicoli abbastanza malfamati.
Mi dissi che erano semplicemente voci che giravano tra la gente, mi feci coraggio e li attraversai.

(T/n): "Ma figurati se le storie che si inventano quelle vecchiette sono vere"

Non erano passati nemmeno 3 minuti che mi ritrovai davanti ad un ragazzo che stava stozzando un altro uomo contro il muro del palazzo.
Il primo era avvolto fino alla mascella da un cappotto scuro, il secondo era mezzo ubriaco e aveva una canottiera bianca sporca di benzina.

Non mi avevano minimamente notata quindi il ragazzo misterioso non si fece un minimo problema ad attivare il suo quirk contro l'altro.
L'uomo era in preda al dolore mentre le fiamme lo stavano avvolgendo e cadde a terra urlante.
Il villan con il piede destro spinse l'uomo, che andava a fuoco, verso di me e finalmente mi notarono.
Avevo un'espressione terrorizzata mentre l'uomo atterra mi pregava di aiutarlo con uno sguardo agghiacciante ma io in preda al panico non mossi un muscolo, mentre il la vittima cercava di rialzarsi.

Il villan era davanti a me con qualche metro di distanza, e guardava la persona imprecare aiuto con un'espressione compiaciuta.
Ero immobile davanti a questa scena raccapricciante, sia io che il villan eravamo in completo silenzio, attorno a noi c'erano soltanto le urla di quel poveruomo che ormai aveva perso la vita in preda al dolore.

Il silenzio calò tra noi.

???: "Non dovevi metterti in mezzo, ora dovrò uccidere anche-"

Si fermò prima di completare la frase e guadò con attenzione la mia divisa scolastica, poi assunse un'espressione irritata.

???: "Sei della Yuuei, anche tu sei una di quelli"

Finalmente presi coraggio e, ancora traumatizzata, risposi al all'assassino.

(T/n): "U-una di qu-quelli?"

Avanzò molto lentamente verso di me, io invece indietreggiai.

???: "Un' hero interessato solo alla fame e hai soldi"

(T/n): "A me non i-i-interessa nessuna delle due, diventerò una delle più f-famose he-he-hero proprio per poter c-cambiare questa s-società"

Avevo la voce tremolante ed ero terrorizzata a morte, cercavo di guadagnare tempo per capire che cosa poter fare.
Aveva detto che mi avrebbe ucciso quindi speravo con tutto il cuore l'arrivo di un'hero inaspettato.

???: "Che mocciosa ingenua, per cambiare questa società di merda bisogna eliminare quelli che si credono hero"

(T/n): "Ma è sba-sbagliato"

???: "Sto sprecando del tempo con te mocciosa insolente"

Avanzava sempre di più finché non sorpassò il cadavere dell'uomo bruciato.
Lo spinse, con lo stesso piede di prima, violentemente contro il muro alla sua sinistra.

???: "Addio"

Protese la sua mano verso di me e fece fuoriuscire lo stesso fuoco bollente che usò per ustionare, a morte, l'omo.
In preda al panico usai il mio quirk, anche se illegalmente, per fermare il fuoco che avrebbe dovuto bruciarmi.

Il villan si mise a correre nella mia direzione, in totale sgomento(Paura) lo feci anche io dalla parte opposta.

???: "NON POSSO LASCIARTI ANDARE MI HAI VISTO IN FACCIA"

(T/n): "MA SE SEI COPERTO DALLA TESTA AI PIEDI CON QUEL CAPPOTTO"

Non so con quale coraggio gli urlai contro.
Piangevo per la disperazione e pregavo che qualcuno sarebbe venuto a salvarmi mentre i sensi di colpa, per non aver fatto nulla per quell'uomo, cominciavano a salire.

Poco lontano da quel luogo c'era un'agenzia hero, era molto piccola e poco conosciuta ma faceva al caso mio.
Fortunatamente conoscevo a memoria la strada più breve per arrivarci a piedi, a quanto pare ne era cosciente anche lui infatti mi urlò contro.

???: "Non ti lacerò scappare mocciosa"

Il villan accelerò il passo, tra qualche secondo mi avrebbe raggiunto...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 16, 2021 ⏰

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