Tanto tanto tempo fa, in un castello bellissimo viveva la famiglia di un re, composta dalla moglie, Margherita, e dalla figlia, Giulia. La ragazzina si rendeva conto di essere molto fortunata nell' essere una principessa, ma capiva che non aveva una vita come tutte le ragazze della sua età. Ciò che la tormentava era che non riusciva a capirne il motivo. Spesso udiva le forti risate dei bambini in strada e avrebbe tanto voluto essere li a giocare insieme a loro. I suoi genitori glielo impedivano, ma il motivo non veniva mai svelato. Un giorno però, cambiò per sempre la vita di Giulia. Era una mattina apparentemente come tutte le altre, ma c'era qualcosa di diverso nell' aria. Giulia voleva andare in città ad ogni costo e anche se a malincuore i genitori, l' assecondarono. Uscirono a bordo di una carrozza e attraversarono tutto il paese, come comandava Giulia. Poco a poco, comincio ad incupirsi perché si stava rendendo conto di essere diversa da tutti gli altri e quando furono sulla vita per tornare al castello, scese furiosa. La famiglia parlò a lungo dell' accaduto e a Giulia fu spiegato che ciò che la differenziava dagli altri era qualcosa che faceva parte di lei oramai da anni, questo si chiamava cancro. Tempo dopo, una ragazzina dell' età di Giulia, di nome Maria, era desiderosa di conoscere la principessa. Inizialmente Giulia era burbera e scontrosa, ma dopo pochi istanti le due ragazze divennero subito amiche. Maria ogni giorno, dopo la scuola andava dalla sua nuova amica. Queste visite continuarono per giorni, fino a quando Giulia ebbe una ricaduta. Maria desiderava esaudire il desiderio dell' amica che conosceva solamente lei: avere, anche se per poco, una vita normale. Appena Giulia si sentì un po' meglio, frequentò la scuola e fece molte nuove amicizie. Dopo qualche settimana la povera Giulia morì, ma ci il sorriso sulle labbra, come se volesse ringraziare l' amica che in poco tempo le aveva cambiato la vita e che l' aveva fatta sentire viva per davvero.
Tutto questo lo so, perché io conoscevo Giulia meglio di chiunque altro, dato che quella semplice ragazzina di nome Maria ero io. Giulia non è mai stata una principessa, ma io ho deciso che nel mio racconto lo sarebbe stata perché ai miei occhi lo era: la vedevo bellissima. Non l' ho mai vista su una carrozza, ma su una piccola auto bianca, sempre posteggiata nella casa in fondo alla via, che ho descritto come il suo castello. Se non avete ancora incontrato il vostro principe azzurro, non significa che voi non siate principesse e inoltre non so chi abbia fatto credere alle ragazze che il vero amore della vita sia solo il proprio marito e non la propria migliore amica. Ho scritto questa storia per far capire che tutte le bambine malate di cancro possano sentirsi bellissime come le principesse, perché loro lo sono nel cuore...