La mattina successiva andai a scuola tutta felice per la notizia che saremmo partiti.
Entrò la prof e ci iniziò a dare tutte le direttive, il 30 Maggio dobbiamo partire, avremmo due giorni liberi senza professori e nessuno, solo che alle 21:30 dobbiamo stare in albergo. Saremmo stati li 5 giorni, ed io 5 giorni sarei andata da Maria, e l'avrei vista.
Fin quando alla 3 ora entra la preside, ci alziamo tutti in piedi e lei ci dice che possiamo sederci, con una faccia molto seria.
Iniziò a parlare ed io temevo che dicesse una notizia orribile, iniziai a stringere forte la mano del mio migliore amico, non che il mio compagno di banco, ed iniziai a mangiarmi le unghie. La preside disse tante di quelle cose, ma io ne ricordo solo una, quella che mi ha terrorizzato,e mi ha fatto stare male... Non saremmo più andati a Bologna, ma saremmo andati a Venezia, la città che io odiavo di più. Mi vennero le lacrime agli occhi, mentre tutti festeggiavano, e Martina era felicissima, dato che non avrei visto Maria,loro sorridenti mentre a me scendeva qualche lacrime, ed il mio migliore amico mi teneva stretta al suo petto.
Fuorono le 3 ore più brutte passate a scuola, non passavano mai, non vedevo l'ora di uscire. Le prof spiegavano ed io pensavo solo che non sarei potuta andare a trovare Maria, che non ci saremmo mai viste, dentro di me aumentava la convinzione che io e lei non ci saremmo mai viste.
Finalmente suonò la campanella, ed io me ne andai subito, cosa che non è da me, dato che io rimango sempre davanti scuola. Tornai a casa e mia madre era molto sorpresa che io rientrai presto, infatti non era pronto. Ma io non avevo fame. Non volevo mangiare. Mio fratello entrò e mi strinse a se, e disse che avrebbe fatto di tutto pur di farmi vedere Maria, saremmo andati anche in moto se sarebbe stato necessario per farmi stare bene.
In realtà non stavo male solo per quello, ma anche per Alessio. Ogni giorno che ci stavo insieme mi affezionavo ancora di più, lo vedevo giorno dopo giorno con occhi diversi.. Lo amavo tanto! E lui non mi calcolava mai, sempre appresso a lei. Lei che anche se lui non gli piaceva lo illudeva e ci stava vicino.
Decisi di parlare con mio fratello di come stavo, e lui mi disse che non era importante se Alessio non mi voleva, ci sarebbe stato lui, che avrebbe fatto di me una princepessa, e lui sarebbe stato per sempre il mio principe.
Mio fratello era il migliore, in quel momento stavo bene,mio fratello fu capace di farmi ritornare a sorridere.
Decisi così di inviare un messaggio a Maria dove gli dicevo che non sarei più andata li a Bologna...
Mentre lei non rispondeva io decisi che...Se volete sapere cosa ho deciso,e la risposta di Maria al mio messaggio venite a leggere il prossimo capitolo..
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Distanza.
RandomQuesta storia parla di un'amicizia nata su un social network che però, si trasforma in una vera e propria sofferenza per colpa della distanza.