stavo tornando a casa da scuola quando sentì la musica nelle cuffie interrompersi, mi stava chiamando mia mamma. Era strano che mamma chiamasse perchè praticamente tra 10 minuti l'avrei rivista. Risposi chiendendole se andasse tutto okay.. la risposta mi bloccò.
"mi hanno chiamata per insegnare, devo partire stasera" seguito da un pianto che trasmetteva tutta la disperazione e la tristezza
Avrei voluto dirle "tranquilla mamma, ci sono io, andremo insieme e supereremo tutto anche questa volta" ma sapevo che mio padre avrebbe messo i bastoni fra le ruote e non mi avrebbe permesso di trasferirmi, così fu.
I miei si erano separati un anno prima e le cose non stavano andando bene, ma non sono mai andate bene nella mia famiglia e così mi sono ritrovata a casa di mia nonna materna a ripensare alla frase che ripetevo da bambina.. "quando farò le superiore posso venire a vivere con te nonna?" ... beh, eccomi qui.
ma prima di tutto ciò lasciate che vi spieghi...
Piacere, sono Alex, diminuitivo di Alexandra ma odio il nome completo. Abito in un paesino sperduto nel nulla; da due anni i miei si sono separati e da un anno mia madre si è traferita dall'altra parte del Paese. La mattina mi arrivò la notizia e la sera iniziava la mia vita da mia nonna. Vi chiederete perchè non stia da mio padre... beh, mio padre non ha mai fatto il genitore e quando si separò da mia madre mi fece scegliere, scelsi lei e da quel momento ha finto per i suoi scopi. Ho un fratello minore di 12 anni che abita con lui e ormai a stento parliamo.
Ma finite le presentazioni iniziali, la parte importante della mia vita di poco valore.. è lei, o meglio, lo sarà.
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Colpa del destino /lesbian
Romancedal momento in cui i loro sguardi si incrociarono, non lo sapevano ma passarono tutta la vita a cercarsi. La storia di due ragazze normalissime, con l'unico scopo di proteggere l'altra dalla crudeltà del mondo.