io e mamma ci abbracciammo per una mezz'ora buona e quando il suo compagno, Tyler, ci disse che sarebbe stato meglio iniziare a tornare perchè ci sarebbero state diverse ore di macchina, abbracciai anche lui
Tyler è un bravissimo uomo, la persona giusta per mia madre sotto molti aspetti e soprattutto la fa ridere, dà peso alle piccole cose che per mia madre hanno un valore inestimabile.
finisco di abbracciarlo e mi da una pacca sulla spalla per farmi segno che ce l'ho fatta, sono riuscita a partire.
ci dirigiamo verso il parcheggio mentre con gli occhi cerchiamo dove sia la macchina, mia madre si è dimenticata il posto per l'agitazione.. la solita testa persa
dopo un bel quarto d'ora riusciamo a trovarla. Era praticamente davanti l'aeroporto ma mia madre aveva sbagliato uscita, ovviamente ahaha
ci mettiamo seduti e mi fermo quando vedo che le loro mani si uniscono, con mio padre non accadeva..
i miei si sono separati da un po' ma è come se non l'avessi mai davvero superata, nonostante ciò sono felicissima per mia madre..se lo merita
lascio lo sguardo sulle loro mani e inizio a guardare ciò che mi circonda fuori dal finestrino, noto che c'è tantissima natura
gli alberi sono verdissimi anche se il sole è pallido, non come quello di casa mia.
Come se mi avesse letto nel pensiero mia mamma esclama girandosi verso di me "eh si, qui il sole non è caldo e non immagini quanto piove!!! cose da matti, a volte bisogna coprirsi bene anche ad agosto e altre stiamo a maniche corte ad aprile.. ma questo raramente eh", poi segue Tyler, mentre tiene lo sguardo fisso sulla strada e dandomi solo qualche occhiata dallo specchietto "non dare retta a tua madre, si c'è freddo ma solo in inverno, poi si sta bene"
"mi devo abituare allora" dico con un tono perso, in questo momento vorrei sentire nonna dirmi che mi sta preparando qualcosa da mangiare come faceva ogni secondo della sua giornata
Mia madre capisce che voglio starmene per conto mio e mi porge un semplice sorriso prima di girarsi e iniziare una conversazione con Tyler
Preferisco mettere le cuffie e far viaggiare la mia mente mentre guardo l'esterno, i campi di grano, gli alberi da frutto, le case di campagna per poi entrare in città
Rivivo la sera prima, Edoardo non mi ha più scritto e io non gli ho più detto niente, mi domando cosa stiano facendo le mie amiche
prendo il telefono e scrivo a Clarissa, la mia amica più stretta
" scema! già ti sei dimenticata di me?" invio e mentre aspetto una risposta vago per la home di whatsapp finchè non entro nella chat di lui
E' online..chissà con chi parla..
finchè non vedo "sta scrivendo.." subito spengo il cellulare, che idiota che sono
sento la suoneria, accendo il cellulare
"eeei, no affatto! ci manchi tantissimo!!" è clarissa
sono un po' triste, chissà cosa stava per scrivermi edoardo..
evito il pensiero e rispondo a clarissa, restiamo un po' a parlare finchè non arrivo a casa e allora le dico che le avrei scritto più tardi
scendiamo dalla macchina e mi ritrovo in un grande piazzale, in pieno centro. E' bellissimo e sarà la mia nuova casa.
Non ci credo che sto per cominciare la mia nuova vita qui
entriamo a casa, mia mamma mi fa vedere le varie stanze fino ad arrivare alla mia.. l'adoro!
mi fiondo sul letto morbido con un sorriso enorme. "Mamma è bellissima!!!" dico felice
lei sorride, si vede che è felice di avermi qui finalmente
prima di uscire a lasciarmi da sola, mi annuncia che verso le 21 sarebbe arrivata la pizza
passo i venti minuti successivi a letto per poi decidere di andare a fare una doccia
prendo le mie cose e sento squillare il telefono, tento nel prenderlo ma alla fine rispondo
"dimmi Edo.."
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Colpa del destino /lesbian
Romancedal momento in cui i loro sguardi si incrociarono, non lo sapevano ma passarono tutta la vita a cercarsi. La storia di due ragazze normalissime, con l'unico scopo di proteggere l'altra dalla crudeltà del mondo.