Capitolo X

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La mattina seguente feci veramente tanta fatica a staccarmi da Yeonjun. Avevamo dormito nudi e abbracciati tutta la notte, la luce della luna splendeva sul corpo di Yeonjun, rendendo la sua pelle ancora più chiara di quanto già lo fosse.

Questa volta però decisi io di cucinare la colazione a Yeonjun, così mi alzai e mi recai in cucina. La cucina di Yeonjun era enorme. L'avevo già vista, si, ma non avevo mai fatto attenzione ai dettagli

Il palche del pavimento dava una sensazione di ruvido sotto i piedi, alquanto piacevole

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Il palche del pavimento dava una sensazione di ruvido sotto i piedi, alquanto piacevole. La cucina era prevalentemente bianca, con un sacco di sportelli.

Furono proprio gli sportelli a crearmi problemi, infatti impiegai un sacco di tempo per trovare la pentola, i cucchiai e tutto il necessario per portare la colazione a letto a Jjuni.

Quando avevo la testa a capofitto in un cassetto di pentole, Yeonjun irrompè in cucina. Alzai la testa dal cassetto, avevo tutti i capelli scompigliati, e gli ordinai: "No no no, Yeonjun ora tu torni subito a dormire a letto aspettando la colazione". Senza obbiettare Yeonjun si girò immediatamente e tornò nel letto.

Per poco non mandai a fuoco la cucina, ma quando portai la colazione a Jjuni fui molto orgoglioso di quello che avevo fatto.

Yeonjun, addentando i biscotti al cioccolato, mi disse che voleva parlarmi. Non so dire se era triste o felice, ma mi disse: "Y/N, pensavo che potresti conoscere i miei domani a pranzo". Mi spiazzò totalmente. Non avevo per niente voglia di conoscere i suoi genitori, avevo sempre avuto problemi a presentarmi e relazionarmi in generale con le persone più grandi, soprattutto se quelle erano i genitori del mio ragazzo.

Tutto sembrava star andando per il meglio, c'era appena stata la nostra prima volta e ora dovevo affrontare una grossa "prova di vita".

Non potevo rifiutare, magari Yeonjun si sarebbe offeso, e quindi con malavoglia accettai.

Sabato mattina andammo al parco. Nonostante fossimo a Maggio, pensavo di essere in piena estate. Il sole scaldava i nostri visi e l'acqua del ruscello che attraversava il parco risuonava piacevolmente nelle nostre orecchie. Camminando, Yeonjun disse che aveva accennato ieri sera ai suoi genitori del fidanzamento, e che non sembrava l'avessero presa proprio benissimo.

Bene. Un motivo in più per aver paura. Non riuscivo a pensare ad altro, la mia mente era pervasa da questi pensieri. Mentre ci stavamo dirigendo al ristorante in un momento mi sentii letteralmente isolato dalla realtà. I pensieri nella mia testa sembravano diventati reali. Immaginavo i genitori di Yeonjun che mi chiudevano in una stanza minacciandomi obbligandomi a lasciare loro figlio. Oppure io che venivo sbattuto di casa, e intravedevo dalla porta chiusa violentemente dietro di me uno Yeonjun sofferente in un angolo, con le lacrime agli occhi e il cuore straziato.

Tanti pensieri simili vagavano nella mia mente, e questo fiume di tristezza, paura e incertezza venne interrotto dal tocco di Yeonjun sulla mia mano. Non so come eravamo arrivati nel ristorante ed ero seduto davanti a lui.

Mi sorrideva.

Ricambiai.

Il pranzo fu delizioso, mangiammo in abbondanza, e dopo il dolce, fingendo di andare in bagno mi fermai per pagare il conto. Fu l'unica volta in cui riuscii a "fregare" Yeonjun pagando io.

Usciti dal ristorante ci demmo un bacio intenso. Jjuni mise la lingua, che danzava nella mia bocca. Le nostre lingue si toccavano in continuazione. Misi le mie mani sui suoi fianchi, lui dietro la mia testa. Quando il bacio si eusarí mi sentivo più confortato e riuscii a distrarmi dai problemi del giorno seguente.

𝑰𝒏 𝑳𝒐𝒗𝒆 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒀𝒆𝒐𝒏𝒋𝒖𝒏 ~ Yeonjun Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora