Stato di pazzia 🎃

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_Parte 2_

Il bosco pullulava di rumori orribili. Dallo spezzarsi di rami, allo scricchiolio di foglie secche sotto i piedi, sino al rumore di qualche civetta. Probabilmente era stata anche quella notte tanto scura e tenebrosa da aver suggestionato tanto Jimin.

Il ragazzo dai capelli scuri come quel cielo senza stelle, teneva la mano stretta a quella di Taehyung, cui si faceva vedere forte con il mento alto e il petto gonfio, pronto a proteggere il suo piccolo amico e il suo ragazzo, che non si staccava neanche un momento dal suo braccio sinistro.

Yoongi intanto, camminava davanti a loro facendo strada con la mappa che aveva disegnato su, solo qualche linea e alberi stilizzati (e si erano pure ostinati a chiamarla mappa), Hoseok, fifone com’era, non aveva perso l’occasione di attaccarsi al suo fianco, saltando e urlando ad ogni rumore. Jimin aveva storto il naso a quella scena, sentendo un moto di fastidio salirgli a quella vicinanza che il suo ragazzo non aveva di certo rifiutato, anzi, dimenticandosi persino di lui.

Namjoon aveva forse la faccia più atona, quasi come se quel posto lo avesse girato più volte, stava dietro ai ragazzi, attento a non perderne neanche uno, occupandosi di aiutarli ad alzarsi quando cadevano, specialmente Jimin che sembrava si dimenticasse cosa fosse l’equilibrio ogni tot di minuti.

«Yoon… Sicuro che stiamo andando sulla strada giusta?» Fu Jimin il primo a dire la sua, spezzando quel silenzio fastidioso. Faceva così freddo che gli usciva il vapore dalle labbra ad ogni parola. Stavano camminando da almeno quindici minuti e mano a mano, il posto si faceva più buio e fitto.

Taehyung gli aveva lasciato la mano per stringerla attorno al fianco di Jin che, stava quasi piangendo quando uno scoiattolo era corso davanti a lui senza preavviso.

Dunque, il più basso ora solo, si era stretto le braccia intorno al corpo. Guardò un momento i corpi dei due davanti a lui, dove Yoongi sembrava non averlo neanche sentito, troppo impegnato a rassicurare Hoseok.
Si imbronciò un momento e cercando di non ascoltare la sua gelosia, si fermò per qualche istante.

Guardò alle sue spalle, non vedeva davvero niente dato che le torce erano tutte puntate davanti a loro. Rimase così prima che una sensazione di disagio ricoprisse il suo corpo facendolo sussultare.

Gli sembrò quasi di vedere qualcosa di sfocato tra quegli alberi, qualcosa puntato verso di loro.

«Jiminie, tutto bene?» tirò giù il groppo alla gola quando sentì la voce di Namjoon.

Annuì velocemente, afferrandogli la mano forte e facendosi trascinare al suo fianco. Cercò conforto in quel corpo nettamente più grande del suo. Guardò di sfuggita ancora una volta dietro di loro quando Namjoon gli cine le spalle con un braccio.

La figura se ne andò velocemente.

«Si Joonie… Fa solo maledettamente freddo» si lamentò battendo i piedi.

Namjoon lasciò uscire le sue fossette, trovando il suo amico adorabile.

«Sono sicuro che siamo vicini all’uscita» lo rassicurò.


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Il coniglio pazzo // Jikook FF //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora