Lo sconosciuto annuì semplicemente alla proposta del ragazzo
< ma certo entra pure >
disse indicando la sua macchina e il ragazzo lo guardò un po' sospetto
< va bene grazie >
prese il più piccolo ancora dormiente in braccio e lo portò con sé dentro la macchina dello sconosciuto.
Il ragazzo dai capelli rossi prese parola
< senti ma dove abiti e come ti chiami? >
Taehyung guardo il ragazzo per qualche secondo per poi pensare tra sé e sé che non c'era nulla di male nel fare quattro chiacchiere con qualcuno.
< sono taehyung e abito in periferia quasi fuori Seuol >
il ragazzo dai capelli rossi rimase per un momento zitto e poi lo guardò
< cosa ci faceva qui un ragazzo delle tue parti? >
taehyung ci pensò su per poi ridere
< è la stessa domanda che mi faccio da quando sono qui >
disse guardando di fuori con aria stanca
per poi prendere parola dopo qualche minuto
< tu come ti chiami e di dove sei ? >
il ragazzo continuò a guidare fermandosi ad un semaforo e si girò per guardare il castano.
< mi chiamo j-hope ma puoi chiamarmi hobi e abito qui > indicò una delle tante ville di quel quartiere stupendo e Taehyung lo guardò con aria stupita
< capisco buon per te >
hobi lo guardò il biondo ancora dormiente per poi ripartire.
< abitante insieme >
Taehyung si girò per guardare il suo migliore amico e scosse la testa
< no ma stiamo nello stesso quartiere ...lui in una casa popolare e io in una semplice "casa" >
hobi non prese parola non sapendo come rispondere.
dopo svariati minuti che sembrano ore hobi arrivò all'interno del quartiere di taehyung e Jimin.
ma c'era ancora gente in giro di sicuro non quelli buona e gentile.
hobi parcheggiò la macchina davanti ad uno dei tanti palazzi e Taehyung prese in braccio il biondo portandolo di fuori da quella macchina e sorrise al rosso
< grazie di tutto >
disse sinceramente e hobi ricambiò salutando il ragazzo uscendo da quel quartiere.Taehyung suonò al citofono della madre di Jimin ; la dona scese infuriata prendendosela con il povero ragazzo ancora sveglio per l'immenso ritardo e per le condizioni del suo povero figlio.
Taehyung si scusò più e più volte ma lei disse semplice " si vedrà domani con jimin "il povero ragazzo ancora sveglio si incamminò verso la sua casetta nel mentre guardava quelle strade che conosceva da anni ormai , guardò come erano diverse dal quartiere del ragazzo corvino e sospirò poggiandosi su un muretto
guardando il cielo stellato pensando ad un futuro dove lui era felice e spensierato con una casa molto bella e un lavoro stupendo , e con un ragazzo.
< che pace >
disse una voce suove dietro di lui e il castano si giro per vedere chi era.
notò che aveva delle cicatrici sulla guancia e dei capelli color nero , un nero molto scuro.
taehyung annuì al ragazzo e si rigirò guardando le stelle e godendosi quel silenzio totale che purtroppo per lui durò poco.
< piacere Jin e tu ? >
taehyung sospirò era la seconda volta che si presentava non ne poteva più.
< sono taehyung >
disse piano sapeva che nel suo quartiere era riconosciuto come " il ragazzo della festa " oppure " lingua lunga " o altri soprannomi strani quindi si limitò a dire solo il nome per non dare sospetti.
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𝐐𝐔𝐀𝐑𝐓𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐃𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐈
Fiksi Penggemar•taehyung era un ragazzo normale viveva in una città caotica ed aveva appena finito le superiori. il suo segreto ? viveva in uno di quei quartieri dove prevaleva la mala vita e non ci poteva fare nulla. il suo sogno non era diventare qualcuno ma alm...