Anoressia {Tododeku}

capitolo 6 |Todoroki|

Todoroki pov

"Dai ragazzi facciamogli capire qual è il suo posto!"

"Non capivo cosa stesse intendendo"
Dico nel bel mezzo del racconto

"Lo avrei capito di lì a poco" continuo

Cosa sta succedendo?
"Cosa volete fare?" Chiedo indietreggiando mentre mi vengono in contro

"Nulla nulla" aveva un viso compiaciuto con un sorriso quasi sadico

"Lasciatemi in pace!" Dico quando sono ormai troppo vicino

Uno di loro tra fuori del nastro adesivo, di quelli potenti

Gli altri ragazzi del gruppo mi prendono per la braccia e mi tengono fermo.
Provo in tutti i modi a ribellarmi ma è inutile

Poi sento qualcosa di freddo dietro di me

È un palo della luce

"Ora hai capito qual è il tuo posto!? Eh puttanella?" Dice mentre altri mi legano al palo.

I polsi sono legati dietro.
Le gambe unite e bloccate.
Mi coprono la bocca con un pezzo di scotch

Inizio a piangere anche se provo a trattenermi

"La puttanella piange, ragazzi! Ahahah"

Alcuni di loro cominciano a toccarmi sensualmente il petto facendo gli occhi languidi

"Mmmhh mi piace questa puttana!!!" Dice uno di quelli che mi molestano

"Mhhh mhhh" provo a parlare ma non posso

"Fate parlare la puttana. Sentiamo... magari vuole gemere. Ahahahaha" dice con cattiveria il 'capo' dell banda

Mi tolgono il nastro

"V-vi p-preg-go b-asta" piango ancora sussurrando la frase

"Non stavo credendo al fatto che in quel momento non ci fosse nessun'altro su quella strada apparte noi.
Non un passante sul marciapiede, non una macchina che sfrecciava sull'asfalto."

"Dopo, cosa è successo?" Chiesi alquanto scossco e dispiaciuto

"Beh, dopo si sono stufati.
Mi hanno slegato, minacciato di fare di peggio in caso avessi fatto parola con qualcuno dell' accaduto, dopodiché se ne sono andati."
Continua lui con un tono che sente ancora tutto il dolore di quella sera ma con determinazione, forse perché sapeva che allora non era riuscito a difendersi e ora ce  ľavrebbe fatta

"I-io n-non immaginavo..." provo a dire ma lui mi interrompe

"Tranquillo, non è strano il fatto che tu non ci abbia pensato. Non è ovviamente colpa tua." Dice con un sorriso sul volto

"L-lo so ma... aspetta: perché hai deciso di raccontarmelo? Voglio dire, ci conosciamo da stamattina. Come puoi avere tutta questa fiducia?" Chiedo di botto

"Beh, non lo so. Mi ispiri fiducia e sento di potermi fidare di te. Poi hai forse dimenticato quello che è successo oggi nei bagni?"
(non pensate male ragazzi. So che lo avete fatto!!!)

"No no, certo che no!" Esclamo

"Credo che si sia fatto tardi...devo tornare a casa..."
Non gli faccio finire la frase
Mi alzo di scatto
"Aspetta! Resta a cena. A breve mia zia dovrebbe rincasare."