A Silvia

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"Silvia rimembri ancora quel tempo della tua vita meco"
Non parlo della Silvia Leopardiana, ma di un'altra Silvia. Quella Silvia che ho avuto la fortuna di conoscere e di amare anche se per poco.
Quella Silvia che mi instradò allo scritto, a Camilleri e Faletti, al sesso sfrenato e sfrontato.
Al sesso al ritmo di cazzo  e di musica, a quel sesso intriso di lettere scarlatte, quelle lettere scritte col rossetto alla base del collo.
Sbaffi di rossetto che incidono parole sulla pelle e non solo. Parole che iniziano per A e finiscono per E.
Di quelle parole soffuse dette  alle 4 del mattino perché intento a rincasare nel silenzio più nero. E lei, con fare felino, ti fissa con l'unico occhio aperto pronunciando la frase meno scontata del mondo: «Dove vai? Rimani con me»
Ed è li che in boxer ti rinfili dentro il letto e non solo sotto le coperte ma anche dentro di lei. E non parlo solo di orefizi sessuali ma dentro di lei, dentro la sua pelle, dentro la testa e dentro il cuore.

Ps non ci credevo stamane quando ho letto che è anche Santa Silvia...
3 novembre 2021

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