Prologo

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Adoravo la libreria. 
Ci andavo in continuazione, la consideravo il rifugio in cui nascondersi quando fuori la vita reale faceva troppo paura. Lì mi sentivo protetto,cullato da una piacevole illusione.
Il mondo al di fuori di quel grande edificio accogliente scompariva improvvisamente e rimanevo solo io con quelle storie di cui avrei tanto voluto essere il protagonista... Beh,in un certo senso lo ero! Quando leggevo sentivo di abbandonare del tutto ciò che ero e ciò che mi circondava, non mi importava tanto quale personaggio diventassi o in quale storia mi trovassi, quello che contava era fuggire da me stesso. Ne avevo bisogno. Ma anche quel piacevole e rassicurante momento aveva una fine ed io ritornavo il solito ragazzo che odiavo e in quel momento mi assaliva la stessa malinconica sensazione che provavo al risveglio da un bel sogno.

Agli occhi di molti io ero una persona asociale e forse lo ero, ma solo con loro; erano troppo ottusi per capire che preferivo un altro genere di compagnia che, anche se non reale,riusciva ad aiutarmi molto di più.

I libri erano la mia unica salvezza e per questo passavo maggior parte del mio tempo a leggere o a scrivere qualche storia; era il solo modo per non pensare,per estraniarmi da tutto e per sentirmi meno solo.

Solo io.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora