1-LONDRA

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Mi svegliai di soprassalto come se avessi fatto un incubo. Nei cinque secondi successivi mi guardai in giro e sentii che la sveglia stava suonando. La bloccai, scesi dal letto stropicciandomi gli occhi e mesi le calde ciabatte.

Mi diressi verso la cucina ancora mezza addormentata. Afferrai la scatola dei cereali sull'isola, presi una ciotola, un cucchiaio e il latte dal frigo. Preparai la colazione e mi fiondai sul divano a guardare la TV.
Con enormi bocconi conclusi di mangiare e andai in camera a vestirmi.

Jeans attillati, maglia a maniche corte azzurra e un caldo maglione giallo. Non che l'outfit mi convinceva molto ma avevo poco tempo. Tra qualche minuto mamma sarebbe tornata a casa per caricare tutto quello che resta sulla macchina.

Corro in bagno, mi lavo denti e faccia. Ritiro le mie cose nel beautycase e corro sfrecciando per il corridoio fino alla mia stanza. Velocemente nello zaino metto il mio libro, gli occhiali, l'album per il disegno, il cellulare e il portafogli. Vado in soggiorno con valigie e zaino ad aspettare mia madre.

Oggi c'è ne andremo dalla mia amata America per raggiungere Londra, dove frequenterò una delle più prestigiose scuole di magia del mondo. La fantastica Hogwarts mi aspetta.

Prendo il cellulare e guardo Instagram, non si dice niente di che. Anzi è molto che non posto, ho molti followers ma che non devono sapere della magia quindi non so mai che pubblicare. Scrivo a mamma che mi risponde con un freddo "sto arrivando".

Quando, qualche minuto dopo, il campanello suona corro ad aprire trovandomi davanti mia madre e una mia amica: Jessie.

«Jessie che ci fai qui?» Chiedo un po' intontita.

«Sono venuta a salutarti, non ti fa piacere?»

«No tranquilla, anzi sono felicissima» Rispondo abbracciandola con distacco.

«Quanto mi mancherai, che potrò fare senza di te?» Dice guardandomi con la parola tristezza stampata in volto.

Una volta salutata la mia amica mamma ed io carichiamo la macchina mentre quelli del trasloco vengono per mettere le ultime cose nel loro camion.

Ci avviamo così verso l'aeroporto dove prenderemo l'aereo che va dritto a Londra.

Arrivate, scarichiamo le valigie e ci dirigiamo verso il check-in dei biglietti. Visto che dobbiamo aspettare circa un'ora e mezza mi siedo comoda, prendo le cuffiette dalla tasca e il cellulare dallo zaino. Metto Spotify e faccio partire la mia playlist preferita. Chiudo gli occhi e mi godo la canzone, leggera e tranquilla che balla nelle mie orecchie facendomi sentire bene.

Nel mentre penso alla scuola nuova, ai nuovi amici e compagni. Chissà che succederà? Adorerò Hogwarts o no? Al massimo mamma ha detto che se la scuola non mi piace andrò a beauxbatons. Non credo sia molto meglio ma non si sa mai.
Io sono una ragazza tranquilla che pianifica tutto dal primo respiro della mattina fino alla sera. Credo di non aver mai fatto ciò che il mio cuore mi diceva.

«Hey, smettila di stare così. Sembri morta. Adesso vado a prendere una bottiglia d'acqua e delle patatine, vuoi qualcosa?» Mi sussurra alle orecchie mia madre togliendomi una cuffietta.

«No, grazie comunque»

Una volta che se ne va sono costretta a tenere gli occhi aperti prima che un borseggiatore ci prenda la nostra roba. Mi guardo in giro e osservo la gente. Qualche posto più a sinistra di noi c'è una famiglia con quattro bambini maschi che non la smettono di urlare, che strazio e povera madre. Poi c'è una vecchietta che legge un libro tenendolo praticamente attaccato al naso da quanto ci vede poco. Ogni tanto un uomo vestito completamente di verde passa avanti e indietro ai negozi sul lato dell'aeroporto.

Poco dopo mamma torna. È una donna sui quarant'anni, ancora piena di vita. Ho sempre ammirato la sua voglia di vivere e la felicità che si porta con sé ogni giorno. Ha i capelli castani come i miei e occhi verdi che risplendono al sole in una maniera strabiliante. Io invece ho dei semplici occhi marroni, probabilmente presi dal donatore. Sono cresciuta con mia madre non sapendo chi fosse il mio padre.

«Sicura di non avere fame?» Dice guardandomi preoccupata.

Io e lei abbiamo sempre avuto un legame forte, più come amiche che come madre e figlia.

«Si tranquilla, ho mangiato tanti di quei cereali stamattina che sto per vomitare»

«Lo sapevo che quei cereali fanno male»

«Mamma»

«Si?» Chiede iniziando a mangiare le patatine.

«Li mangi continuamente tutte le mattine»

«Ah davvero...»

«Non fare la finta tonta, lo sai benissimo che non riesci a mentire»
Mi rimetto la cuffietta, prendo il libro dallo zaino e continuo a leggerlo. Adoro le storie fantasy, con protagonisti magici e creature strane e inesistenti.

Passa velocemente l'ora e mezza di aspetto e lo capisco solo quando una voce annuncia che il nostro aereo partirà tra venti minuti.
Prendiamo le valigie e ci dirigiamo verso il gate 3, dove si trova il nostro aereo.

Mostriamo i biglietti e saliamo, cerchiamo i posti assegnati e ci accomodiamo. Io mi metto vicino al finestrino così da poter vedere tutto quanto.

Dopo circa dieci minuti le porte si chiudono, le hostess ci dicono di allacciare la cintura e partiamo. Afferro la mano di mia madre per lo spavento della turbolenza. Non sono mai stata su un aereo quindi sono un po' impaurita. Sento la sua calda mano stringersi intorno alla mia mentre i miei anelli lasciano il segno sulla sua pelle. Mi conforta quel contatto, mi fa stare bene.

Mentre piano piano ci alziamo inizio a tranquillizzarmi e a lasciare la mano a Arlene.
Quando possiamo slacciare le cinture, apro lo zaino e prendo il mio album da disegno con matita e gomma. Rimetto le cuffiette e faccio partire la canzone che era in pausa. Inizio così a preparare una tavola per il manga che sto disegnando. Sono appassionata di fumetti soprattutto quelli giapponesi. Mamma è fiera di me e continua a ripetermelo, dice che se un giorno diventerò disegnatrice avrò il suo pieno sostegno.

«Ma che bello! A che tavola stai lavorando?» Mi chiede scrutando attentamente il mio lavoro.

«Questa è la ventiduesima, non sono neanche a metà ed è tutta l'estate che ci lavoro»

«Non ti preoccupare, andrai avanti nel tempo libero ad Hogwarts. A proposito, sei felice o in ansia?»

«Ho ansia, si e anche molta. Chissà se i miei compagni mi accetteranno»

«Amore stai tranquilla, vedrai che ti adoreranno»

Annuisco e continua a disegnare la mia protagonista, occhi blu e capelli azzurri con orecchie ad elfo e abiti bianchi. Per questo manga mi sono inspirata al mio libro preferito da cui è tratta la serie TV di Netflix, The Witcher.

Alcune ore passano velocemente e mi porto avanti con ben tre tavole, ora sì che sono contenta. Passa l'hostess con il carrellino e prendo un caffè americano e una ciambella, per pranzo non ho mangiato niente e quindi faccio un piccolo spuntino. Mamma invece ha preso un tè caldo al limone e arancia.

Dopo aver mangiato sistemo il mio maglione e inizio a guardare fuori dal finestrino, siamo sopra il mare. Nel mentre osservo la distesa blu chiudo gli occhi appisolandomi.

Angolo autrice
Ciao Potterhead, questa è la mia nuova storia. Una Reader×Draco×Mattheo, questo è il primo capitolo. Lo so che non è interessante ma ci vorranno alcuni capitoli per la presentazione generale. Spero vi piaccia comunque, alla prossima👋♥️.
~blackpeach🖤

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