Capitolo 3

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La serata stava andando abbastanza bene, tra panini e bibite. Avevamo una vasta scelta di carni più disparate, non per niente, venivano in parecchi, a mangiare lì. Poi, la sala giochi annessa, era uno spettacolo, sia per i più piccoli, che per gli adulti.

Sparecchiai un tavolo e portai tutta la roba sporca dietro al bancone, per poi intercettare uno sguardo stanco di Eleonore.

<< Sono solo le nove ammezza Ely, bisogna che ce la metti tutta!>> le dissi, cercando di incoraggiarla, essendo una delle ultime arrivate.

<< Lo so ed hai ragione, ma mi fanno malissimo i piedi! Non sono abituata a stare in piedi così tante ore... >>

<< Capisco, ma vedrai, ci farai l'abitudine! Anche io non ero abituata, adesso invece, è come fare una scampagnata!>> ceraci di sollevarle il morale.

<< Va bene, ci proverò a mettercela tutta, grazie Lucy!>> mi sorrise.

<< E di che! Forza che arriva gente ai tuoi tavoli! Sorridi!>> le dissi, prima di vederla dirigersi verso l'ingresso per accogliere i nuovi clienti.

Tirai il fiato anche io. Va bene essere allenati, ma correre due ore di fila senza mai fermarsi, alla fine, ci vuole un minuto per riprendersi!

<< ... Lucy?!>>

<<Un secondo, arrivo subito!>> Dissi, dopo essere andata a prendere un'ordinazione da una simpatica famiglia. Non era insolito che la gente mi chiamasse per nome, avevo una spilletta attaccata alla giacca apposta.

<< Eccomi qui! Cosa vi posso portare, ragazzi?>> chiesi, dopo essere arrivata al tavolo con nuovi clienti. In tutto quel trambusto, non li avevo riconosciuti! Erano Gray, il ragazzo di Juvia e Gajeel, il ragazzo di Levy, insieme ad un altro loro amico, che però aveva la faccia coperta dal menu, forse ancora indeciso su cosa prendere.

<< Ehi ragazzi! Ciao! Come state! Come mai qui??>> chiesi, felice di vederli.

<< Ehi Lucy, noi tutto bene, grazie! Avevamo voglia di mangiarci un bel panino come quelli che fate voi, per cui, siamo venuti qui!>> disse Gray, ridendo sotto i baffi, con lo sguardo diretto al ragazzo con il menu.

<< Pensavo fossi con Juvia>> dissi al ragazzo moro di fronte a me.

Aveva un paio di jeans neri, una felpa nera e delle scarpe nere anch'esse. Mi piaceva quel ragazzo. Non nel senso smielato del termine, ma era un ragazzo serio ed amava Juvia. Nei due anni in cui abbiamo abitato insieme, hanno litigato sempre pochissime volte. L'ha sempre portata fuori a cena o in vacanza. Diciamo che il mio ideale di coppia, come punto di riferimento, erano proprio loro.

<< Si, eravamo insieme ma poi l'ho riportata a casa perché doveva studiare>>

<< Ah si, è vero! A breve avrà un esame importante anche lei!>> dissi, ricordandomi e sorridendo al ragazzo.

<< Levy invece ti ha detto che dorme da me sta sera, vero? Non è che la chiami come l'altra volta, perché la aspetti per andare a dormire?>> mi disse Gajeel, sorridendomi, ricordandomi l'ultima volta in cui feci questa bella figura del cavolo. Nessuno mi aveva detto niente ed io, non vedendola rientrare, mi sono preoccupata, chiamandola subito al telefono. Peccato però che, sicuramente, ho rovinato qualcosa, facendola rispondere con un tono di voce che reputai strano con il fiatone. Ancora mi vergogno per aver interrotto questa cosa, ma non ci potevo fare niente, ormai, il passato, è passato!

<< Si, me lo ha detto, tranquillo!>> gli dissi, sorridendo, un pò imbarazzata.

Gajeel mi aveva sempre fatto un pò paura. Non perché fosse una persona cattiva o altro, solo che faceva sempre il duro, trattando tutti con poca importanza. Ovviamente, il mio "tutti" esclude Levy, la quale è l'unica a farlo diventare un agnellino indifeso, verso di lei. È strano come le persone cambino in certe situazioni.

Ma tu ci credi nelle fate?|| NaLuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora