Capitolo 5

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<< Io sono il numero civico 9, mentre Gray è l'8>> spiegai, mentre prendevo le chiavi di casa. Mi stupii di essere nervoso mentre indicavo le nostre porte di ingresso una davanti all'altra. E se non le fosse piaciuta? E se fosse stata troppo in disordine? Oddio, non mi ricordo nemmeno come l'avevo lasciata, la casa, prima di uscire, sta mattina!

<< Che malloppo di chiavi, che hai>> mi fece notare lei, guardando il mazzo di chiavi che avevo in mano.

<< Eh si, sono un pò di chiavi, in effetti. Ho le mie di casa ed in più quelle dell'appartamento di Gray e quelle dell'appartamento di Gajeel. Abbiamo fatto dei doppioni delle nostre chiavi, in modo che, per qualsiasi necessità, ognuno di noi, le avesse. Non è la prima volta che le uso, sai, se sono via, posso prendere quello che mi serve, specialmente in quello di Gray, qui davanti. E ovviamente, anche loro hanno le mie, in caso di bisogno>> spiegai. Forse era una cosa un pò stupida, ma al momento del bisogno, tutto torna utile, come è già successo in passato.

<< Quindi anche loro hanno le tue chiavi?>> chiese lei, corrugando la fronte.

<< Si>> dissi, grattandomi la testa. In effetti, non sembrava una gran bella idea, in quel momento, che Gray avesse le mie chiavi di casa, con Lucy come ospite.

<< Quindi, mi stai dicendo che Gray potrebbe piombare qui da un momento all'altro?>> sembrava... contrariata? Ma come darle torto.

<< Si, ma tranquilla, non lo farà. In questo momento, so per certo che non è a casa>>

<< Scommetto che è a casa da noi, non essendoci probabilmente nessuno... >> disse lei, sorridendo un pò imbarazzata.

<< Si, esatto>> le dissi, guardandola.

<< Comunque non è una cosa stupida, quella delle chiavi. Si vede che vi fidate l'un l'altro>>

<< Si certo che mi fido dei miei amici, e loro di me>>

Infilai la chiave nella toppa, che aprì subito la porta.

Venimmo subito accolti dal tepore del riscaldamento, che avevo lasciato acceso, in casa.

<< Mi sono dimenticato di dirti che ho un gatto! Spero tu non ne sia allergica o altro...>> dissi subito, preoccupato di questa mia mancanza.

<< Oh davvero? Mi piacciono gli animali!>> disse lei, contenta.

Ok, per fortuna è andata bene.

Vedremo come vanno i primi incontri.

Non era una casa grande, ma lo era il giusto per me. La porta di ingresso dava direttamente sulla sala, allestita con una grande isola al centro e dei fornelli ed elettrodomestici in fondo, un altro tavolo che usavo quando avevo ospiti, era situato poco lontano. Poco più avanti, c'era il divano, abbastanza grande, con alla parete un bel televisore al plasma con annesse varie console. Girato l'angolo della sala, c'era la mia camera con letto matrimoniale con il bagno in camera. Affianco, c'era un'altra stanza, che usavo più come ripostiglio che altro, ma era grande quasi quanto la mia. La casa era grande il giusto, l'essenziale.

Guardai Lucy, mentre entravamo. Sembrava stesse analizzando tutto l'ambiente. Ma non con occhio critico, solo curioso.

<< Vuoi darmi il cappotto?>> le chiesi, mentre le porgevo le mani.

<< Oh si, grazie!>> mi diede il cappotto con annessa la sciarpa, che subito misi nell'attaccapanni alla parete. Mi tolsi il cappotto anche io, insieme alla sciarpa.

<< Mi piace questa sciarpa, deve tenere caldo>> gliela porsi, e lei se la strofinò sulla guancia, per sentirne la morbidezza. Sospirai, osservandola.

Ma tu ci credi nelle fate?|| NaLuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora