Capitolo 11

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<< Tua madre è davvero una brava persona>> iniziò, mentre mi avvicinai a lei.

<< Si, lo è. Anche se a volte è troppo insistente, testarda, non si fa mai i fatti suoi e deve dire sempre la sua, anzi, se è l'ultima parola, ancora meglio. Ma è fatta così.>> dissi io, alzando le spalle. Non ci si poteva fare nulla, lei era così e basta.

<< Ma ti vuole bene, è questo l'importante>> concluse lei, mentre studiava la sportina che avevo abbandonato sopra al tavolo prima.

Oh già, la colazione!

<< Avevo preso due cose per fare colazione, ma con l'arrivo di mia madre, me ne ero completamente dimenticato>> dissi, grattandomi la testa, in modo imbarazzato.

<< Bhè, adesso direi che ci possiamo fare il brunch, più che colazione>> disse lei, estraendo dalla sporta le due bibite e le confezioni delle fette di torta. Io intanto, mi ero seduto di fianco a lei.

<< Mmh che profumo!>> disse, aprendo la scatola di cartone con la torta dentro.

<< Eh si, è la miglior torta al cioccolato che abbia mai mangiato>> dissi, aprendola a mia volta.

<< Questo perchè non hai mai assaggiato la mia!>> Disse lei, ammiccando e sorridendo.

<< Bhè, questo potrebbe essere una buona occasione per farmela assaggiare... >> le dissi, guardandola e vedendola annuire.

<< Perchè no, potrebbe essere divertente!>> Rispose.

<<Cos'hai preso da bere?>> chiese, analizzando il contenuto nel bicchiere di plastica.

<< Mocaccino, è il mio preferito!>> dissi sorridendo, mentre ne prendeva un sorso, ormai freddo. Che peccato!

<< Mmh. È molto buono!>> confermò lei, prendendone un altro sorso e sorridendomi. Le sorrisi a mia volta, compiaciuto.

La guardai alzarsi, per prendere due forchette e due tovaglioli. Questo gesto così semplice mi piacque molto. Insomma, era come se davvero, si trovasse a casa. Sapeva dove erano le cose e le prendeva senza chiedere, non era un buon segno, questo? A me pare proprio di si.

<< Grazie>> le dissi, mentre mi porgeva il tovagliolo e la posata, per iniziare poi a mangiare.

<< E' davvero buona>> sentenziò lei guardandomi, dopo aver preso un primo boccone.

<< Lucy?>> la chiamai, mentre eravamo intenti a buttare i contenitori rimasti vuoti.

<< Si?>> si voltò verso di me, guardandomi.

<< Effettivamente io... Non so nulla di te, se non per quello che vedo con i miei occhi e quello che vedo, mi piace molto... Ma, se mai avrai voglia di parlarmi della tua famiglia o di altre cose, sappi che ti ascolterò>> le dissi, serio. Non mi aspettavo che mi parlasse di lei così liberamente di punto in bianco, come non avevo fatto nemmeno io, del resto. Ma almeno, io avevo una famiglia su cui poter contare, oltre che a degli ottimi amici. E lei? La sua famiglia?

<< Grazie, lo apprezzo molto>> disse solo, prima di ritornare alle sue faccende.

Dopo poco, si girò verso di me, guardandomi, un pò titubante.

<< Sono la figlia del magnate Heartfilia. Ma da quando mia madre è morta, non lo considero più tale, anzi. Se potessi, vorrei tanto cambiare cognome e non aver più nulla a che fare con lui. Non mi ha mai voluto bene, ritenendomi responsabile della morte di mia madre. Si è risposato solo per compensi economici maggiori e voleva far sposare anche me con un figlio di un suo dirigente, per unire i beni.>> concluse lei, andando verso la finestra, per guardare il cielo che di nuovo, si stava annuvolando.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 16, 2021 ⏰

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