Capitolo 2

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Pov's Izuku

Avevo dovuto interrompere gli allenamenti, ed ora mi trovavo seduto sulla panca a cercare di riprendere respiro e ad ignorare il dolore alla gamba.
Non mi allenavo da tanto, e si vedeva.

Yuri: Izuku, come va? Riesci a tenere questo passo o alleggeriamo gli allenamenti?

Izuku: sto bene, non devi preoccuparti.

Yuri con calma si era seduto accanto a me e mi aveva messo una mano sul ginocchio e aveva iniziato a toccarlo in modo delicato. Mentre le mani si muovevano delicate sul mio ginocchio sentivo il suo sguardo puntato sul mio viso, osservava ogni mio piccolo movimento facciale, questo voleva dire che si era accorto del dolore alla gamba.

Yuri: sicuro? Se vuoi alleggeriamo gli allenamenti, e quando ti sarai ripreso del tutto inizieremo con i soliti, che ne dici?

Izuku: sto bene, seriamente non devi preoccuparti, e poi zio questo allenamento non è niente contro quello di zio Victor e tu ne dovresti saper qualcosa.

Mentre parlavamo con un abile gesto mi prese la gamba e se la portò sulle sue e continuò a massaggiare.

Yuri: si, in effetti hai ragione.
Comunque non sforzarti troppo, non vorrei che ti facessi nuovamente male, altrimenti chi la sente tua madre.

Izuku: ahah, hai veramente così tanta paura di lei?

Yuri: si, quando si arrabbia è tremenda.
Ricordo ancora la strigliata che fece ad Atsuhiro.

Izuku: Atsuhiro? Chi è?

Yuri: un nostro vecchio compagno di classe.

Izuku: come mai mia madre si era arrabbiata con questo ragazzo?

Appena finì la frase il sorriso di zio iniziò a scomparire esattamente come il luccichio dei suoi occhi.

Izuku: se non ti va di raccontare questa storia non fa nulla.

Yuri: tranquillo Izu, non è un ricordo completamente piacevole, ma grazie a questo io sono diventato così.

Izuku: un insegnante di pattinaggio artistico per bambini o un fifone che ha paura di mia madre?

Yuri: ma a pranzo cos'hai mangiato? Pane e simpatia?
E non sono un fifone e dovresti avere anche tu paura di tua madre!
Tornando al discorso di prima tua madre mi aveva difeso, Atsuhiro mi aveva nuovamente preso in giro per la mia sessualità, e tua madre mi aveva difeso.

Izuku: zio..

L'espressione di prima adesso mi era chiara, fin da quando era piccolo zio era stato preso di mira dai bulli, tutto questo peggiorò quando scoprì di essere omosessuale, sapevo che ancora oggi soffriva per quelle parole ricevute da piccolo.

Mi sorride e scosse la testa, mi stava dicendo di non preoccuparmi.

Izuku: mi spiace che quel ragazzo ti abbia preso in giro.

Yuri: a me dispiace per il vecchio me...
Quando ero piccolo cercavo di essere quello che non ero, ed ho capito troppo tardi di dovermi amare sempre e comunque.

Izuku: sempre e comunque, eh?

Yuri: già. E soprattutto mai nessuno deve farti sentire inferiore.
Si deve sempre avere fiducia in se stessi.
Bene ora cambiati che ti accompagno a casa.

Izuku: va bene zio.

Sono viva!
Lo so, lo so, avrei dovuto aggiornare un sacco di tempo fa, ma tra feste e tamponi non ho avuto il tempo di pubblicare.

Giuro solennemente di postare il prima possibile!

Al prossimo capitolo

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