*Giovedí 17 Febbraio*
Era ormai passata una settimana da quando avevano lasciato Coverciano, Bea aveva salutato tutti con molta malinconia anche se si erano ripromessi di rivedersi il prima possibile.
Aveva abbracciato Federico per ultimo, mentre lui le sorrideva calmo come se non fosse minimamente preoccupato per quel distacco.
"Ti verrò a trovare promesso, poi ti chiamerò sempre così mi tiene aggiornato anche su Maya, mi raccomando vedi la dottoressa Linda okay?" Lei sorrise
"Mi mancherai 22"
"Anche tu ragazza fata, fai la brava"
"Questo dovrei dirtelo io" disse facendolo ridere
E così erano rimasti per un tempo a loro indefinito abbracciati l'uno all'altra sperando di non doversi separare davvero, ma quando Ciro l'aveva richiamata per andare aveva sentito come un vuoto, si era alzata sulle punte e gli aveva lasciato un bacio sulla guancia.
Infatti quella mattina si era svegliata con la felpa di Federico e un suo messaggioSorrise scendendo le scale
"Buongiorno piccirí, dormito bene o un buon risveglio?" Disse Ciro mettendole nella tazza il caffè col latte e porgendole il pacchetto di Pan di stelle
"Entrambe" bofonchiò sorridendo
"Oggi allora ti trasferisci in casa nuova?" Disse Jessica
"Si dovrebbero arrivarmi gli ultimi mobili oggi" disse contenta
"Perchè non rimani ancora solo per oggi? Poi sta sera vai in casa nuova" disse Ciro
"Ciro ma sono stata qua una settimana" disse ridendo
"Lo so ma non voglio che tu faccia tutto di fretta, ti prego solo oggi così festeggiamo" disse
"Va bene va bene" disse ridendo, lui la strinse contento
"Quando arriva la piccola Maya?"
"Settimana prossima, lunedì vengono a montare il letto nella cameretta, per ora sta dai miei zii con Cecilia"
"Se vuoi domani puoi farla venire qua e sta da noi così è più vicina e non fai avanti e indietro per vederla" disse Jessica
"Non voglio che crei disturbo"
"Ma quale disturbo di a tua zia che la andiamo noi a prendere prima di pranzo" disse Ciro
"Vi ringrazio ancora molto per la mano che mi state dando senza di voi non ce l'avrei mai fatta da sola"
"Sappiamo che avresti voluto che ci fosse anche qualcun altro, ma lo sai che siamo felici di aiutarti per qualsiasi cosa" disse Ciro facendola arrossire
"Siete la mia famiglia grazie" disse abbracciandoli
"E tu la nostra" disse Jessica
"ZIAAAAAA POSSIAMO GIOCARE CON AZUL?"disse Michela indicando il cane fuori in giardino
"Certo ma fate attenzione a non aprire il cancello" disse la ragazza
"Di chi è Azul?" Chiese Ciro
"Dei nonni, io e Maya ne siamo affezionate, loro non riescono più a gestirla così l'hanno data a me"
"Da quanto tempo ce l'avete?" Chiese Jessica
"Da 3 anni"
"E che razza è per essere così grande?" Disse Ciro titubante guardando in giardino il cane e facendo ridere Bea.
"Ciro è un Weimaraner è docile, è un cane adatto alla famiglia e ai bambini, tranquillo non farà mai male a nessuno" disse guardando i tre bambini giocare a lanciare la pallina.
"Se lo dici tu" disse.*17.30*
Bea si sdraiò sul letto nuovo accompagnata da Azul quando sul suo telefono comparve la richiesta di FaceTime che accettò sorridendo
"Oh ma chi abbiamo qua" disse facendo ridere Bea
"Abbiamo appena finito di sistemare casa, così ci siamo prese due secondi di pausa vero Azul?" Disse baciando la testa del cane che si lasciò coccolare
"Quanto siete belle... e la piccola peste?"
"È arrivata qua a pranzo Jess e Ciro la terranno fino a lunedì finchè non le arriverà la cameretta, ora sta giocando con gli altri" disse
"Bene sono felice che vi siete sistemate appena si calmano un po' le acque qua vengo a trovarti promesso"
"Hey tranquillo, io ti aspetto okay? Non vado da nessuna parte, ci manchi tanto e non vediamo l'ora di vederti"
"Anche voi mi mancate tantissimo" disse facendola sorridere
"Sei nervoso?"
"Molto, ma sapere che mi guardi da casa mi carica" Bea rise nascondendosi dietro la testa di Azul
"Ricordati sempre cuore, mente e...."
"Passione, si lo so, sta sera mi impegnerò al massimo"
"Bravissimo"
"EHY TU CON CHI STAI PARLANDO PER AVERE QUELLA FACCIA DA EBETEE.... BEAAAA, RAGAZZI C'É BEA"
"Berna, come stai?"
"Bene e tu sei già in casa nuova?"
"Si io eh..."
"Hola Bea"
"Al, Pau come state?"
"Bene y tu?"
"Bien"
"Mi sembrava una voce familiare... ciao Bea"
"Capitano, Leo e ciao anche a te Loca" disse ridendo
"E quella meraviglia che è con te chi è?" Chiese Bernardeschi guardando il cane
"Lei è Azul la nostra nuova coinquilina, i miei nonni non riescono più a tenerla e piuttosto che darla in canile o addirittura venderla ho deciso di prenderla io, ci conosce e Maya l'adora"
"Una casa di sole ragazze quindi" disse Paulo
"Esatto, vero piccolina?"disse ridendo e coccolandola
"Scusate potreste gentilmente sparire tutti, stavamo parlando io e Bea ed ora avete rubato la sua attenzione" disse imbronciato Federico
"Ahhhh povero cucciolo, Bea lo vuoi? Te lo regaliamo" disse Manuel facendola ridere
"Finitela e pensate alla partita" disse
"Va bene va bene lasciamo i due piccioncini da soli così possono sbaciucchiarsi dal telefono" disse Leonardo
"Siete degli idioti, andate ad allenarvi va" disse Bea arrossendo
"Ciaooo Beaaa"
"Ciao e in bocca al lupo"
"Crepi" risposero in coro facendola ridere, poi si concentrò su Federico
"Hai ancora tante partite da giocare?" Disse facendolo ridere
"No non credo, ma non preoccuparti te l'ho promesso no? Sarò lì quando meno te lo aspetti -Bea fece un sorriso enorme- cosa fai domani?"
"Domani mattina sono a colazione dai vicini, poi arriva Cecy che viene a prendere i bimbi e li porta a scuola, poi vorrei uscire un po' con Azul e poi non so sinceramente, credo che starò un po' con Maya e tu?"
"Domani mattina dormo, poi vado ad allenamento e sono sicuro che sarò stanco morto" disse ridendo
"FEDE 5 MINUTI"
"Va bene Al grazie, devo andare piccola" lei annuì
"Tranquillo mandami un messaggio appena finisci okay?"
"Certo sta tranquilla e tu occhi puntati al campo mi raccomando" disse facendole l'occhiolino
"Vai scemo"
"Ciao piccola"
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Un Pallone Per Due ~Ricominciamo da noi~ Federico Chiesa
FanfictionTratto dal Cap2/2: Ricomincio da te "Ho deciso che non tornerò ne a Roma, ne a Torino, ne a Milano e ne a Napoli." Disse fissando la pizza e facendo cadere un silenzio assordante a tavola "E dove starai?" Chiese Álvaro, lei non riuscì a guardare i s...