Parte seconda: Macarons aspri
Sarebbe da pazzi farsi a pezzi
Basta che alla fine li raccogli tu
Come due mosaici un po' dispersi
Più ti allontani più è nitido
«Luci, musica, danze!
Il gran giorno è arrivato, miei piccoli Macarons: stasera, nella straordinaria cornice di Malfoy Manor, la piccola Ria Greengrass dovrà farsi mettere un anello al dito, e un collare al collo, dal rampollo dei Malfoy. Che dite, ne sarà felice o non vedremo mai più il suo bel sorriso?
Dicono che Draco Malfoy abbia preso lezioni di Walzer, per prepararsi a questa meravigliosa serata, ma riuscirà a convincere la sua fidanzata a smettere di cantare per poter ballare?
Io sarò come sempre in prima linea a raccogliere per voi tutti i segreti di questa mirabile società Magica! E voi sarete pronti ad ascoltarmi?».
Asteria odia ballare.
Draco lo scopre la sera della loro festa di fidanzamento, che la propria promessa sposa non vuol muovere un dito o un piede per aprire le danze, ma si posiziona di fronte al pianoforte (nemmeno sapeva che lo sapesse suonare) e inizia a canticchiare una canzone che Draco non riconosce – roba Babbana, sembra dirgli con uno sguardo, lascia perdere te ne prego: balla con chi preferisci, mormora Ria in un sussurro, a me non importa.
Lui sbuffa, se ne va via con un sorriso stanco, forzato – non le dice che è stanco, di averla a metà: come se non contasse il fatto che lui l'ha amata e rispettata più di quel ricordo che le sbiadisce in mente, più di quanto lei non sappia fare con sé stessa.
«Vieni» una voce lo scuote, mentre una mano gli viene offerta. «Immagino che posso evitarti di fare la figura di quello abbandonato dalla fidanzata al primo ballo della festa».
Hermione Granger alza gli occhi al cielo, nel proprio abito color lillà: ha i capelli acconciati in una crocchia morbida, che non le affila troppo i lineamenti, un velo di trucco però le addolcisce lo sguardo e la fa sembrare meno inclemente di quanto non sia.
«Perché lo fai?» domanda Malfoy, alzando un sopracciglio con aria perplessa. «Tu non mi devi niente, Granger».
Lei sorride – ha qualcosa, in quello sguardo, che lui s'ostina a provare a comprendere (e non ci riesce mai).
«Sarebbe da pazzi, farsi a pezzi» commenta Hermione, calma. «Anche se alla fine li raccogli tu: tanto vale cercare di non diventare un mosaico, non credi?».
Lui è a tanto così da dirle che deve essere impazzita, ma lei ride e lo trascina in pista da ballo: Draco non si volta a vedere se Asteria li stia guardando – odia ammetterlo con sé stesso, ma probabilmente non gli importa più.
«Pensi che la Madama sia qui?» domanda Draco, dal nulla. «Ci penso da giorni: pensi che si sia presentata per davvero?».
Hermione alza un sopracciglio, con aria incerta.
«Pensavo odiassi quel programma» commenta, dubbiosa. «Che t'importa di cosa dice o pensa Madama Millevoci?».
Lui sospira, con aria stanca.
«M'importa quando ha ragione» risponde, calmo. «E lei lo aveva detto, che Asteria stava nascondendo qualcosa, lo sai anche tu».
«Ti farai a pezzi, così» sussurra Hermione, stringendogli delicatamente il braccio. «Lo sai, non è vero?».
Lo fa ridere – perché lui, insospettabilmente, le sorride e china il capo per guardarla meglio, come se la notasse in quel momento per la prima volta.
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Zucchero a velo e farina di mandorle
FanfictionIn un Mondo Magico in cui il programma radio Macaron, condotto da Madama Millevoci, può portarti all'apice della società e farti cadere, Draco Malfoy scopre la verità sulla propria relazione con Asteria Greengrass. [Draco/Hermione, riferimenti a Dra...