Jane è una ragazza timida con un sogno nel cassetto, amante di auto che riescono ad esporre la parte migliore di lei.
Per realizzare il suo sogno si trasferirà a Los Angeles con le sue due migliori amiche.
Che succede se una sera sul cammino di ques...
Salgo le scale e entro nella mia camera, Judith è seduta al centro del letto, intenta a guardare fuori dalla finestra. In questo momento è davvero stupenda, una visione che mi fa battere il cuore, chiudo la porta dietro di me e mi avvicino lentamente.
«Sei bellissima!»
Dico, cercando di catturare il suo sguardo, mi fissa, il suo viso si colora di rosso.
«No, non è vero.» «Non ti vedi con i miei occhi. Quello che vedo mi incanta.»
Mi siedo vicino a lei sul letto e le faccio una carezza, ma sua reazione è meglio di quanto sperassi; si rilassa, ma la sua timidezza è palpabile. Mi avvicino ulteriormente e le do un bacio a stampo, lei ricambia, il calore tra di noi cresce. La prendo e la porto a cavalcioni su di me, e la sua faccia diventa di un rosso ancora più intenso.
«Mi sento leggermente a disagio...» «Non preoccuparti. Se vuoi, mi fermo subito.» «No, non è questo. Non mi sono mai comportata così con un uomo.»
Copro il suo viso con le mani per farla smettere di nascondersi, poi gliele tolgo delicatamente, le do un bacio appassionato, e ci perdiamo in un momento di pura irrazionalità, le mani scorrono lungo i suoi fianchi, sollevando leggermente la maglietta. Sento brividi percorrerle la schiena e mi rendo conto che anche per me è impossibile resistere.
«Se non ci fermiamo, non saprò contenere l'eccitazione.»
Lei arrossisce di nuovo.
«Toglimi la maglietta allora!» «Sei sicura?» «Dopo questo non riuscirò a fermarmi...» «Non ti fermare, allora.»
Riprendo a baciarla, e in un attimo le tolgo la maglietta, la faccio sdraiare sul letto, mi posiziono tra le sue gambe, e il contatto tra i nostri corpi fa scattare una scintilla. I baci si fanno sempre più intensi, la guardo, chiedo il permesso di toccarla, lei annuisce, e io le tolgo il reggiseno, portando una mano sul suo seno, la sento respirare più veloce, il suo corpo risponde ai miei tocchi.
«Tu non ti togli i pantaloni?»
Chiede lei.
Senza pensarci due volte, scendo dal letto e mi tolgo i pantaloni, sentendo il mio corpo reagire, ritorno da lei e, con delicatezza, afferro i lati delle sue mutandine, chiedendole di nuovo conferma, la guardo negli occhi; lei annuisce, un po' spaventata ma pronta, sorrido e tolgo le sue mutandine, iniziando a toccarla, mentre le do piacere, inserisco un dito con calma, e la sua reazione mi fa capire che è pronta per me. Indosso il preservativo e, lentamente, mi faccio strada dentro di lei, due lacrime le scendono dagli occhi, le asciugo con il pollice mentre la bacio, pronto ad aspettare che si abitui a me, la guardo e annuisce, così inizio a muovermi sempre più velocemente, la notte passa in un vortice di passione, finché crolliamo esausti, la abbraccio e ci addormentiamo.
POV.Nathan Stavo dormendo come non facevo da tempo, quando improvvisamente il mio telefono vibra, so che è nel cuore della notte.
«Pronto.» «Capo, scusi l'ora, ma abbiamo capito chi ha dato fuoco a un suo magazzino!» «Arrivo subito.»
Non mi ero nemmeno accorto che Jane era attaccata a me, mi sorride mentre la guardo:
"Ecco perché ho dormito così bene..."
Mi alzo con riluttanza, la sposto delicatamente e mi vesto quasi meccanicamente. Prima di uscire dalla porta, mi fermo un attimo.
«Dove stai andando?» «Ho delle cose da fare. Torna a dormire.» «Va bene, dai. Non fare tardi.»
Vorrei prometterle che non ci metterò molto, ma non ho idea di quanto tempo ci vorrà, esco dalla stanza, ma sento dei rumori provenire dalla camera di James. Sorrido pensando a lui e Judith.
"Almeno non dovrò affrontare la sua ira se lo interrompo!"
Mi dirigo verso la stanza di Alexander, lo vedo dormire, con Alison abbracciata a lui, mi dispiace interromperli, ma ho bisogno del suo aiuto.
Esco per dargli un attimo di privacy, dopo qualche minuto, esce dalla stanza, i rumori dalla camera di James continuano.
«James si sta dando da fare!»
Esclama Alexander con un sorriso.
«Già. Lasciamolo in pace, andiamo.»
Scendiamo in fretta, saliamo sulla mia auto e ci dirigiamo verso l'ufficio, arrivati, salgo i piani dell'edificio con determinazione, voglio sapere chi ha osato sfidarmi. Entro nella sala riunioni dove mi aspetta un uomo.
«Capo.» «Forza, dimmi chi è stato?» «Gli italiani...» «I Russo? Bene, Alex?» «Sì, Nate?» «Organizza un incontro con i Russo.» «Va bene, farò il prima possibile.»
Entro nel mio ufficio, cerco di mantenere la calma mentre rifletto su come gestire questa situazione, mi siedo e in pochi minuti, Alex entra.
«Nate.» «Sì?» «I Russo hanno accettato l'incontro.» «Quando?» «Domani.»
"Perfetto. Non vedo l'ora di affrontarli!"
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Buon pomeriggio ragazzi,
Come state?
Secondo voi cosa succederà quando domani Nathan incontrerà i Russo? Riuscirà a fare evolvere la relazione con Jane? E James e Judith continueranno così oppure ci saranno dei problemi, Allison riuscirà a fidarsi di Alexander?