Jane è una ragazza timida con un sogno nel cassetto, amante di auto che riescono ad esporre la parte migliore di lei.
Per realizzare il suo sogno si trasferirà a Los Angeles con le sue due migliori amiche.
Che succede se una sera sul cammino di ques...
Mai in vita mia sono stato ammaliato da una donna come da Jane, il suo modo di scappare dalle mie mani mi intrigava come non mai, la notte scorsa, quando mi aveva affrontato, faccia a faccia in quella discoteca, iniziai a capire che era lei la donna giusta per me, anche se faticavo a esprimere i miei sentimenti ... Sentivo un bisogno impellente di farla mia e così, mi venne in mente l'idea malsana di rapirla:
«James!»
Lo chiamai mentre ero a fissare lo schermo del mio computer.
«Dimmi, fratello?»
Lui mentre mi rispose si avvicina a me.
«Ho bisogno di informazioni...» «Chi ha attirato la tua attenzione in questo modo?»
Mi chiese tutto divertito dalla cosa.
«Una ragazza. Si chiama Jane, voglio sapere ogni cosa su di lei, incluso dove si trovi in questo momento.» «Capito. Scandaglierò le telecamere della discoteca di ieri sera e vedrò cosa riesco a trovare.» «Grazie, fratello.» «Non preoccuparti, ci sarò sempre per te!»
Mi disse lui, mettendosi subito al lavoro, con quegli occhi verdi brillanti mi avevano completamente catturato, per tanto farmi perdere la concentrazione su quello che io stavo facendo, all'incirca 2 minuti dopo James tornò da me con un sorriso trionfante di successo, poi pochi istanti dopo entrò nella stanza anche Alexander che disse:
«Cosa state combinando?»
Chiese lui mentre mi guardava con moltissima curiosità sul suo volto.
«Nathan ha chiesto informazioni su una ragazza.»
James, spiegò la situazione persino ridendo della cosa.
«Fratello, davvero una donna? Perché non stai lavorando?»
Alexander mi rimproverò sulla cosa, nel nostro lavoro, avere una donna non esisteva proprio, figurati amarne una.
«Non riesco a concentrarmi. Questa ragazza mi ha completamente preso alla testa!» «Sei nei guai, allora.»
Alexander ribatté la cosa e non aveva tutti i torti.
«Lo so, non è necessario che me lo ricordi!»
James decise di prendere un fascicolo da lui realizzato, tutti i presenti rimasero zitti e ascoltavamo lui leggere tale fascicolo.
"Jane Smith. Età: diciotto anni. Studia: Medicina ... "
«Bene, bene, una studentessa di medicina. Questo rende tutto ancora più interessante.»
Io ero molto colpito dalla cosa e più leggevo, più mi sentivo attratto da lei, non stavo nemmeno lì a pensarci due volte, mi alzai dalla sedia dove ero stato seduto per un po', tutto bello pronto e reattivo per uscire dal mio ufficio, ma di punto e in bianco James e Alexander mi fermarono e dissero:
«Dove credi di andare così in fretta? Dobbiamo ancora occuparci di una spedizione di armi!» «Hai detto che si trova al McDonald's, giusto?» «Sì... » «Allora vado a prenderla!» «Veniamo con te, così ci occupiamo delle sue amiche!»
Decidiamo di dirigerci verso le nostre auto, la mia era una bella BMW M4, partimmo e ci dirigiamo verso il McDonald's, prima di arrivare lì gli mandai un messaggio, dato che avevo il suo numero e gli scrissi queste parole:
«Piccola, sto arrivando a prenderti.»
Ero talmente entusiasta di vedere la sua reazione appena mi vedeva lì, scesi dalla macchina e la vidi mentre lei leggeva il messaggio che io gli avevo mandato.
Fine flashback.
POV. Jane
Ero seduta al tavolo con Alison e Judit, quando mi arrivò il messaggio, il mio cuore cominciò a battermi talmente forte da arrivarmi in gola.
"Piccola, sto arrivando a prenderti!"
"Chi è che mi sta mandando un messaggio del genere?"
Mi sono sentita attraversare da un brivido, cercai di mantenere la calma, ma l'ansia cresceva sempre di più, Alison notò il mio cambiamento di umore e mi chiese:
«Tutto bene, Jane?» «Sì, solo ... Ho ricevuto un messaggio strano.» «Strano come?»
Domandò Judit, con la fronte corrugata.
«Qualcuno mi sta cercando, ma non so chi sia.»
Gli risposi guardando verso l'uscita, non ci volle molto prima che Nathan apparisse, con quel suo sorriso sicuro, il suo sguardo incontrò il mio, sentii un misto di paura e curiosità.
«Ciao, piccola.»
Disse, avvicinandosi, io cercai di mantenere la calma.
«Cosa vuoi da me, Nathan?» «Solo fare due chiacchiere. Andiamo a divertirci.»
La tensione nell'aria era molto palpabile, sapevo che non avrei potuto ignorarlo, ma il pensiero di essere coinvolta in tutto questo mi terrorizzava assai.
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Buona sera ragazzi,
Come state? Colgo l'occasione di augurare a tutti un sereno e felice Natale un abbraccio e un bacio a tutti. Chissà come andrà nel prossimo capito per i nostri due protagonisti boh chi lo sa ...