A undici anni, e un metro ottanta Athena Rhodes, la sala grande sembrava infinita. Sebbene sapesse chiaramente che la grande stanza non sarebbe durata per sempre, sembrava così. Tuttavia, non erano solo le dimensioni impressionanti dello spazio a rubare l'attenzione della ragazza, ma piuttosto le candele fluttuanti e il soffitto incantato. Era così distratta che non si accorse di essere stata quasi chiamata "Athena Rhodes ", la voce di Tobias Stump, capo della casa grifondoro echeggiò per tutta la stanza. Dal fondo della piccola folla dei primi anni, con lunghe onde di corvo fusciavano mentre camminava, Athena, si fece strada verso la parte interiore della stanza. Non era sicura del motivo per cui si sentiva così nervosa, mentre saliva i pochi gradini mentre raggiungeva uno sgabello vuoto forse era tutta l'attenzione che centinaia di studenti le rivolgeva.
Il professore le fece segno di sedersi, accogliendola con un grande sorriso e lei lo fece. Prese un vecchio cappello dall aspetto logoro e glielo tenne sopra la testa. Athena non sentì nemmeno il tessuto toccarle la testa quando il cappello gridò "SERPEVERDE!"
Il suo rapido smistamento è stato subito accolto con applausi, la maggioranza proveniente dal tavolo alla sua destra. La strega sorrise e scese, prendendo il primo posto vuoto che si trovava accanto ad un ragazzo che lei non riconobbe. Sebbene questo fosse stato il suo primo giorno ( be notte) a Hogworts, conosceva molti dei primi anni a causa degli eventi sociali di sua madre a cui partecipavano molte famiglie di maghi.
Poi si volto verso il ragazzo alla sua destra lo studiò per un momento,i suoi lineamenti, i capelli pettinati all'indietro, gli zigomi sorprendentemente affiliati- sembravano piuttosto maturi per un ragazzo così giovane, notò e trovò difficile non fissarlo un pò.
" Athena Rhodes ", sorrise allungando il braccio verso di lui, il ragazzo la guardo per un momento prima di spingere la mano con rittulanza" Tom riddle ",disse ritirando rapidamente la mano dopo che erano passati alcuni secondi.
Era quasi difficile per Athena credere che fossero passati cinque anni da quando era arrivata a scuola. Cinque anni da quando aveva incontrato Tom riddle. Molte cose erano cambiate nel corso degli anni, e di certo non erano le stesse persone che erano quando avevano undici anni. Nel corso degli anni, i due si avvicinavano con grande esitazione di Tom.
"Athena" una voce familiare suonò accanto alla ragazza strappandola dai suoi pensieri del passato.
Tom si pizzico il naso sospirando "ai ascoltato almeno una parola di quello che ho detto?" Sapeva che non l'aveva fatto, ovviamente ma trovava divertente provocarla"Sai che non lo fatto Tom" disse Athena alzando gli occhi al cielo con delicatezza ; anche se non abbastanza per passare inosservato da Tom. Stava per rispondere, quando qualcuno lo interrompe
"Com è che sei già di cattivo umore? Le mattine sono appena iniziate Athena" disse qualcuno, facendola voltare. In pochi secondi si alzò dal suo posto, correndo corso di lui. La strinse forte in un abbraccio, sollevandola leggermente da terra
A pochi passi di distanza, Tom sedeva immobile, la mascella serrata mentre osservava i due. Tom e Athena non erano fidanzati ma per qualche ragione le dava fastidio vederla con qualcuno che non fosse lui. "Mi sei mancato Brax", disse al biondo alto. Era il primo giorno di scuola e Athena non vedeva Abraxas malfoy dall' anno scolastico precedente, quindi inutile dire che le mancava suo migliore amico. A dire il vero lei provava sentimenti per Abraxas ma non ha mai agito in base a loro, non sapeva se lui avesse ricambiato. Anche se poteva essere successo qualcosa tra di loro, non è mai successo niente, ed era troppo tardi dato che entrambi erano andati avanti.
Abraxas salutò Tom con un cenno col capo poi si sedette. "Come dicevo, quest'anno sono un prefetto_" " si niente merda " lo interrompe Athena e indicò lo spillo verde brillante che era posato sulla veste di Tom. Poi lo guardò divertita mentre lui si irritata sempre di più.
Sospirò " potresti smettere di comportarti come una bambina e di non interrompermi?" Alzò lo sguardo come se stesse contemplando qualcosa " penso che sia piuttosto divertente quindi.... no". Stufo dell infantilismo di Athena, Tom si alzò e uscì dalla sala, senza dire una parola. Stava ancora ridendo finché Abraxas non ha parlato " bene ora sarà di cattivo umore per tutta la giornata"
Athena le rivolse un' occhiata pungente, " ho stai zitto Abraxas, vado a cercarlo" ha detto "si" riferendosi all umore acido di Tom. La strega seguì rapidamente il percorso che che Tom aveva fatto e abbastanza presta lo trovò. Lo chiamò ma lui non reagì , era sicura che l'avesse sentita quindi perché non ha risposto? Starà cercando di prendermi in giro, penso la ragazza poi lo chiamò di nuovo, nessuna risposta così Athena corse dietro di lui e gli si gettò al collo, facendolo fermare.
"Ho Tommy non arrabbiarti stavo solo scherzando" ha detto nella speranza di alleggerire l atmosfera, non era sorprendente per lei quando lui reagiva in modo giocoso.
Tom odiava quel soprannome , non le aveva mai detto perché ma lei sapeva che era meglio del suo nome, o così pensava. Il suo respiro vacillò per un momento mentre la sua schiena sbatteva contro il muro. La sua mano era stretta alla sua gola, ma appena libera da permetterle di respirare. Chiaramente non era di buon umore , si rese conto
Athena poteva sentire i suoi freddi anelli premere contro la sua pelle del suo collo "te lo già detto non chiamarmi Tommy " ringhiò Tom.
A tom piaceva avere potere sugli altri forse lo era poteva ingannare tutti con il suo fascino tranne due Albus Silente e Athena è ha Tom questo non gli piaceva di Silente lo sapeva già ma da Athena no sapeva che lei lo trattava come tutti gli altri scherzava pure con lui enorme si era arreso con lei
Athena si porse avanti e gli sussurrò all'orecchio " Sai tommy non sapevo che ti piacesse soffocare"
CIAO RAGAZZI SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA FATELO SAPERE NEI COMMENTI