"Athena ", gridò la coinquilina della ragazza adormentata, ma non ebbe risposta."Athena, se non ti alzi subito giuro su merlino che ti maledirò", minacciò nella speranza di svegliarla l'amica ."Merlino Vi, che ti succede oggi?" Chiese Athena, il suo tono era piuttosto aspro mentre si alzava a malincuore dal letto. Athena Rhodes era una persona no era una persona mattiniera è mai lo sarebbe stata. "Oggi è il primo giorno di lezione non puoi fare tardi!" Ha insistito mentre si aggiustava la cravatta, poi ha continuato con il resto della sua uniforme. Dopo lo sguardo aguzzo di Athena ha ricevuto da Violet, si è diretta verso il suo armadio, afferrando la sua gonna,la camicia e la cravatta. "Ok ok mi sto preparando. Ci vediamo in corridoio va bene?"suggerì tirando su la gonna. Violet annuì, senza protestare, prese la sua borsa è si incamminò fuori. Rhodes si guardò allo specchio, studiando il suo aspetto, dai suoi capelli arruffati alla gonna arrotolata. Non le era mai importato di dare uno sforzo alla sua immagine specialmente durante la scuola. Come maggior parte delle sue amiche, Athena amava il trucco. Dopo essersi spazzolata frettolosamente i capelli , Athena usi dalla sua stanza "Athena ma come sei bella oggi "Abraxas filtrò scherzando,facendole l' occhiolino timido mentre si sedeva. "Sembrerebbe molto più bella se indossasse l' uniforme correttamente, sottolinea Violet accennando alla cravatta verde che poggiava sulla spalla di Athena come se fosse una sciarpa. " Vieni qui" mormorò Abraxas, prima di toglierle completamente la cravatta "te lo lego io" aggiunse. Violet ha semplicemente alzato gli occhi al cielo al fatto che Athena,al sesto anno avesse bisogno di qualcun'altro per aiutarla con un compito semplice come la cravatta.
"Dovresti solo imparare a farlo da sola cazzo ai sedici anni Athena" " ci vado da tutta la vita e non ti ho visto nemmeno una volta fare la cravatta;almeno correttamente"Tom borbottò dall'altra parte del tavolo. Per ragioni che lui non capiva , non sopportava vederli così vicino"Ecco tutto fatto", annunciò Abraxas i suoi occhi erano concentrati sulla sua cravatta. Athena guardò prima la sua cravatta poi Abraxas"grazie"sorrise . "Allora ecco i nostri orari "intervenne Violet riempendo il silenzio che si era creato, "sembra che abbiamo le stesse classi" dichiarò Tom annuendo al suo programma. "Si lo sappiamo" parlò Athea ancora irritata dal suo comportamento. Lo amava come amico ovviamente, ma stargli vicino non era facile , era affascinante quando voleva esserlo , ma altre volte manipolatore ,geloso è soprattutto possessivo. Athena si alzò "ei dove stai andò, chiese Violet , "la nosta lezione inizia fra un'ora " , notò Tom guardando l'orologio. "Ho umm, ho dimenticato qualcosa dalla mia stanza" mentì, uscendo dalla sala grande lasciando tutti confusi . Athena uscì dalla sala è si voltò verso il corridoio he conduceva al giardino. Andando dietro un albero, si sedette al suo solito posto, una piccola panca di cemento che era nascosta. Tirò fuori una sigaretta è se la portò in bocca, ma prima che potesse prendere l'accendino gliela strapparnono dalle dita. "Quelli ti uccideranno, lo sai " una voce profonda e familiare si levò dietro di lei beffardamente, rispose" qualunque cosa". I passi si fecero più forti, poi improvvisamente due braccia la abracciarono, le posò un bacio sulla guancia ."Mi sei mancato Amycus"mormorò Athena nel suo petto , non l'aveva visto per tutta l'estate è gli era mancato tanto "anche tu mi sei mancata amore "sussurrò avvicinanandosi fino a quandoi loro nasi non si toccarono. Delicatamente premette le labbra contro le sue è non potè fare a meno di sorridere al bacio .Athena è Amycus si frequentavano da un pò quasi un anno , e in qualche modo erano riusciti a tenere segreto . Athena sapeva che i suoi amici non avrebbero reagito come avrebbe voluto, sinceramente sapeva che Tom non avrebbe reagito bene era lui il motivo principale. Non importa che Tom e Athena non provassero sentimenti l'uno per l'altra,semplicemente essere sua amica aveva un costo. Sapeva che Violet sarebbe stata sicuramente sconvolta del fatto di averle mentito per osi tanto tempo. Si staccò lentamente dall abraccio e gli afferrò la mano mentre iniziava a correre nel corridoio. Quando Amycus chiese dove lo stesse portando, ha semplicemente alzato le spalle è a corso più velocemente. Alla fine raggiunsero un muro. Amycus osservò mentre la strega fissava un punto vuoto difronte a lei "cosa stai facendo?"Chiese, suonando sinceramente preoccupato . "Aspetta e basta"disse Athena picchiettando il piede con impazienza. Improvvisamente il muro non era più un muro ma divenne una grande porta. I suoi occhi si spalancarono ,e senza dargli possibilità di parlare gli prese la mano è lo trascinò dentro la stanza . Athena aveva scoperto la stanzadelle necessità nel suo seccondo anno aveva passeggiato per i corridoi e aveva sentito dei passi avvicinarsi, aveva bisogno di un modo per nascondersi e allora che la.porta sia apparsa. Quando Amycus entrò nella stanza, si guardò stupito, gli ricordava la sala comune serpeverde. Si sedette su un divano " è fantastico ",Athena si sdraio accanto a lui "ti amo" sussurrò Athena, la testa ancora appoggiata al suo petto. Amycus sorrise"anche io ti amo, Athena" rispose lui accarezzandole i capelli delicatamente
//spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Come sempre sentitevi liberi di commentare qualsiasi pensiero voi abbiate:)
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