"Mi manchi"

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Sapere quel momento assurdo in cui capite quanto una persona sia diventata importante? Quel momento in cui pensi ad una persona e dici "mh, lei si, lei è davvero entrata nella storia della mia vita". Quel momento in cui non ti importa più molto degli altri, perché tu hai una persona speciale. E pensi di essere la persona più fortunata del pianeta, ma poi ti ricordi: siamo separate da chilometri. E quindi non mi ricordo il momento esatto in cui te l'ho scritto, ma so che c'è stato un momento che queste parole sono arrivate dritte a te "Mi manchi". Forse non è un momento lei lontano come il gennaio 2013 di cui sto parlando, ma lo sai quante volte ti ho detto mi manchi. Questa distanza immensa, pensavo. Nel gennaio 2014 Gaia Vallini ha significato tutto per me. Mi ricordo del momento in cui ci siamo scambiate i selfie l'una dell'altra per vedere che aspetto avessimo. E mi ricordo del primo giorno in cui ci siamo scritte, giuro. Mi ricordo del primo collage, mi ricordo del primo video e mi ricordo di tutti i bei momenti che abbiamo passato insieme in quei primi mesi della nostra amicizia. E in ogni secondo, in ogni istante, le parole che rimbombavano nella mia testa erano "mi manchi".
È il prezzo da pagare per avere un'amicizia così importante, con il cosiddetto senno di poi, due amicizie così importanti a distanza: sentirne la mancanza, cercarle negli occhi e nei capelli di altra gente, guardarne le foto e chiedersi "perché non sono io la con lei?"
Che tristezza quei momenti.
Quei momenti in cui l'amicizia a distanza sembra ed è orribile.
In cui cazzo se potessi prenderei un treno e verrei da te. Credo che ogni ragazza che può dire "ho una migliore amica a distanza" si debba ritenere fortunatissima, ma credo che debba anche rendersi conto della sofferenza che dovrà sopportare, perché è inutile fingere: la distanza fa male.

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