La stanza numero 13

Capitolo 1

Passai tutta la notte a fare la valigia, ma poi incrociai lo sguardo di Tyler incontrarsi con il mio fuori dalla finestra.
《Hey Tiara,pronta per le Hawaii?》
《Si tesoro》
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Salita sull'aereo scorsi un ragazzo vestito di nero,che mi guardava.
Andai in bagno per distrarmi dai miei pensieri ma non ci fu verso, il ragazzo con il passamontagna era dietro di me. Tornai al mio posto massaggiandomi le tempie pensando che fosse uno stalker.
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Eravamo arrivati alle Hawaii ma quel ragazzo ci seguiva,frequentavamo lo stesso hotel.
《Buongiorno,come posso aiutarla?》
Una cordiale voce femminile mi fece uscire dai miei pensieri.
《Salve,sono Tiara Steves, e questo è il mio ragazzo Tyler Blue, abbiamo una prenotazione.》
《Si eccovi qui. Siete la stanza numero 14,ecco, prendete le chiavi.》
Nel sorriso di quella ragazza c'era qualcosa che non andava.
Aprii la porta e mi distesi sul letto, mentre Tyler disfava le sue valigie.
Sentii uno strano rumore provenire dalla stanza accanto, come un rumore di pistola o qualcosa del genere.
《Tiara hai sentito?》
Mi disse.
《Si,ma,credo sarà stato un mobile o cose del genere.》
《Andiamo in piscina?》
《Con piacere.》
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Quando andai in corridoio per andare in piscina vidi qualcosa gocciolare dalle pareti,forse un bambino aveva usato la pistola d'acqua qua dentro.
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Entrai nella piscina calda,guardando i bambini divertiti scendere dallo scivolo.
Finito il mio caldo bagno mi distesi sulla sdraio e mi misi la crema solare e il dopobagno.
Mi asciugai i capelli e presi un po' di sole.
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Un grido mi risvegliò dal mio stato di trance, e mi fece cadere dalla sdraio.
Aggiustai l'ombrellone decisi di chiamare Tyler e tornare in stanza.
Prima di andare in stanza, facemmo una sosta in un bar.
《Un caffè e due gelati al caramello》 《4,90.》
Disse.
Tyler stava ordinando due gelati per gustare insieme sotto il sole ma decisi che dovevo dirgli delle grida.
《Ty ho sentito strane voci prima,ho paura.》
Mi abbracciò e mi disse:
《 saranno le vecchiette che si fanno la ceretta.》
Risi a quel'affermazione,ma non mi calmò.
Decisi di mangiare il gelato e andare subito in camera.
Arrivata in camera da sola, vidi che le pareti gocciolavano ancora di più.

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Se si,lasciate un voto o un commento,quando troverò il tempo pubblicherò il secondo capitolo. XX Laura.