𒊹︎︎︎𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 15𒊹︎︎︎

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Pov y/n

Anche questa settimana passò, colma di test e prove d'incantesimi.
Mi svegliai abbastanza tardi per recuperare qualche ora di sonno, e vidi che Alice non c'era, probabilmente stava in sala comune.
Mi stavo vestendo per andarla a cercare fino a quando sentì bussare alla porta.
"Si?" Domandi avvicinandomi alla porta, con un lenzuolo che avevo messo addosso per coprirmi.
"Amore sono io." Disse Mattheo. Io gli aprì la porta e dissi "entra non sono ancora pronta."
Il ragazzo entrò e chiusi la porta dietro di lui.
"Buongiorno" disse il ragazzo dandomi un bacio breve ma intenso come sapeva fare lui.
"Buongiorno" dissi appena concludemmo il bacio.
Mi tolsi il lenzuolo che avevo adosso per mettermi la gonna, rimanendo in intimo.
Il ragazzo mi guardò e per prendermi un po' anch'io gioco di lui, lo guardai diritto negli occhi con il solito sguardo da innocente e mi morsi il labbro.
Lo facevo impazzire.
Si avvicinò a me e mi bloccò al muro dicendo "vuoi giocare con me eh? È una battaglia persa in partenza." Disse sicuro di sè.
Misi la mia mano sui suoi pettorali facendola scendere sempre di più, in modo delicato, fino a fermarmi alle sue parti intime.
Tolsi subito la mano, lo riguardai negli occhi e feci una risatina.
Lui non accettava che fossi io a guidare il 'gioco', quindi mi incastonó nuovamente tra il muro e il suo corpo, mentendo entrambe le mani appoggiate al muro come me in mezzo.
Inizió a mordere le mie labbra con i suoi denti, fino ad arrivare a lasciarmi morsi e segni sul collo.
Si stava facendo tutto sempre più intenso fino a quando, a rovinare il momento fù qualcuno che bussò alla porta.
Non avevo idea di chi poteva essere, poiché se fosse stata Alice non avrebbe bussato essendo anche la sua stanza.
Mi avvicinai alla porta e vidi dalla fessura chi era, non ci credevo ma era Andrew.
Si propio quel ragazzo.
Mi misi un vestito adosso velocemente e mi ricomposi.
Non risposi subito.
Mattheo chiese sottovoce chi fosse e io gli spiegai che era Settles.
Mattheo stava per aprire la porta e prenderlo a mazzate ma lo fermai e gli dissi "fermo! Potrebbero espellerti dalla scuola, già lo hai fatto una volta non ricordi ?" Dissi convincendolo.
Bussò una seconda volta, e poi tutte di seguito sempre più forte.
Iniziai a tremare pensando ai momenti di quando quel ragazzo mi aveva violentata.
Mattheo mi avvolse attorno alle sue braccia sentendo che stavo tremando come una foglia.
Mi buttó vicino la porta dicendo sempre a voce bassa "aprilo e fallo entrare"
"Ma sei impazzito !?" Domandai stupita.
"Tu fallo e basta." Disse. Io mi fidai di lui e aprì la porta, appena mi vide quel pezzo di merda disse "Quanto cazzo ci metti per aprire una porta? Sù spostati e fammi entrare o ne pagherai le conseguenze." Disse il ragazzo, dandomi una spinta affinché entrasse. Stavo per andare in panico, ma attenendomi al piano di Mattheo cercai di mantenere la calma.
Mattheo si era nascosto dietro ad un mobile e non capivo cosa stesse aspettando.
Settles Entrò e chiuse la porta a chiave e disse "spogliati per me puttana." Io tremavo e non capivo cosa volesse fare Mattheo così dopo pochi secondi colse di sorpresa Settles, saltandoci addosso e riempiendolo di pugni fortissimi dicendo pugno dopo pugno "Non-ti-permettere-di-toccare-più-la-mia-ragazza!"
Io rimasi a bocca aperta per la forza che avesse, Mattheo e malgrado Settles provasse a liberarsi non ci riuscì in nessun modo.
Stava perdendo il controllo quasi come se fosse impazzito e ormai la faccia dello stupratore era diventata color mirtillo. Decisi di intervenire per farlo ragionare. "Mattheo basta!" Non mi ascoltò. Corsi verso di lui e gli fermai le mani che cercavano ancora di tirare pugni a raffica.
Appena si fermò e come se non avesse scaricato nemmeno un decimo della rabbia che aveva verso quel ragazzo e come se non bastasse, prese la bacchetta dalla sua tasca e urlò "Crucio!"
Il ragazzo per terra cominciò a soffrire sotto tortura di quella bruttissima maledizione.
"Mattheo cosa fai, Basta!" Urlai.
E come se per un attimo ritorno in se stesso e si fermò. Si accovacciò a terra verso il ragazzo e disse "tutto il dolore che hai appena provato, si ripeterà mille volte peggio se ti avvicini di nuovo a y/n o dici quello che ti ho appena fatto a qualcuno" mancció con in aria così cupa, oscura e maligna che ebbi paura anche io.
Sembrava quasi.. suo padre.
No, lui non era come suo padre era diverso ne ero certa.

your psychopath ~ 𝑀𝑎𝑡𝑡ℎ𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora