Edward

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La mattina mi sveglio alla solita ore e faccio le solite cose prima di andare a scuola.

Arrivata a scuola scendo dalla mia auto e mi avvio verso il piccolo piazzale.

"Simpson!" ecco di nuovo quella voce, la stessa che mi tortura da quasi cinque anni ormai.

"Cosa vuoi?" gli chiedo. Mi giro e vedo i soliti occhi color nocciola, il solito ammasso di ricci marroni e il salito ragazzo, o meglio dio. Noah ma che dici?

"Da quando hai tutto questo coraggio?" dice mentre mi si avvicina. Mi 'tortura' dal primo. Pam dice che mi viene dietro dalla prima volta che mi ha visto. Sinceramente anche io ne sono rimasta attratta dalla prima volta che l'ho visto ma ogni volta mi convinco che non sono innamorata di lui.

"Ce l'ho sempre avuto questo coraggio Edward" ribatto cercando di allontanarmi il più possibile da lui.

"Dai Noah mica ti stupro" ridacchia. Io lo guardo con un sopracciglio alzato.

"No... tu credi veramente che ti farei del male?" ridacchia, ma so che è una risata isterica. Io annuisco, sapendo cosa ha fatto a dei ragazzi più piccoli o anche della nostra età.

"Non ti toccherei neanche con una rosa, non ti farei mai del male. Io ti amo Noah Simpson. L'hanno capito tutti tranne tu" dice abbastanza nervoso. Io abbasso la testa. Continuo ad autoconvincermi che io non ricambio il suo sentimento, che io lo odio e che non dovrei mettermi con uno dei bulli della scuola perché ne ricaverei solo dolore. Però dall'altra parte non è uno di quei bulli che è stato con tutte, lui mi viene dietro da cinque anni e non ha mai guardato nessun'altra, i suoi amici lo prendevano in giro perché appena gli passavo accanto lui arrossiva. Ogni volta che picchiava qualcuno e io lo vedevo si fermava e mi fissava con gli occhi lucidi, perché non voleva che lo vedevo in quelle condizioni.

"E-Edward i-io..." comincio.

"Lo so, tu non provi niente per me, o meglio neghi i tuoi sentimenti perché non vorresti mai un ragazzo come me. Ma ti farò cambiare idea, quindi per favore oggi esci con me. Solo io e te, non ci saranno i miei amici, ma se non ti fidi puoi portare Pamela..." dice triste.

"Ed mi fido di te, verrò solo io. Voglio vedere come proverai a conquistarmi" gli sorrido mentre gli tiro su il viso per far sì che i nostri occhi si incontrino. Lui mi sorride, uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto.

"Posso?" mi chiede. Io annuisco pensando volesse baciarmi ma invece sento le sue possenti braccia stringermi i fianchi e la sua testa appoggiata sulla mia spalla. All'inizio sono un po' tesa ma alla fine mi rilasso e appoggio i miei capelli rossi sul suo petto e mi lascio cullare dalla sue braccia. Ho sempre sognato starci dentro.

"Sai pensavo che mi avresti baciata" Gli sussurro.

"Ho detto che ti farò cambiare idea, non posso baciarti subito" mi risponde. Chiudo i miei occhi verdi e mi lascio trasportare.

Sento pochissimo dopo delle braccia staccarmi da lui e riapro subito gli occhi.

"Stalle lontano!" ringhia il biondo dietro di me.

"Nick calmo, non mi stava facendo niente" lo blocco mettendo le mie mani sul suo petto. Sono tutti e due più alti di me di minimo venti centimetri, io non sono poi così tanto bassa ma loro sono veramente alti.

Lui abbassa la testa e incontro i suoi occhi azzurri.

"Ma lui ti" comincia ma io lo blocco.

"Mi stava solo abbracciando Nick, non mi stava stuprando" dico interrompendolo.

"Falle del male e sei morto" lo minaccia per poi entrare nella scuola visto che è appena suonata la campanella.

"Ci vediamo dopo" mi sussurra all'orecchio Edward mentre mi abbraccia. Si stacca e si avvia verso la sua classe. La stessa cosa faccio io.

Le prime tre ore sono normali, in poche parole io mando i bigliettini a Pam due banchi più avanti di me per dirgli di Edward e lei mi parla di Mark. Mark è un bravo ragazzo con voti decenti, ha quasi tutti 8 e qualche 7. Ha i capelli di un marroncino chiaro e gli occhi neri.

Finita la terza ora abbiamo 15 minuti di ricreazione.

"Quindi Edward si è dichiarato?" mi richiede Pam. Io annuisco. Dopo pochissimo si affianca a noi Nickolas.

"Io lo uccido a quel coglione" ringhia guardando davanti a se. Guardo nella direzione del suo sguardo e vedo i ricci di Ed. Dietro di lui ci sono i suoi due amichetti, Wesley e Brenton.

"Sta' venendo qui" dice elettrizzata la bionda.

"Me ne sono accorto" sputa di nuovo Nick. Lì non ci vedo più.

"Nickolas hai stufato... scelgo io chi frequentare e soltanto perché non ti sta simpatico non vuol dire che io non ci possa parlare e forse mettermici insieme! Faccio quello che cazzo mi pare e non mi serve il tuo consenso!" gli urlo addotto puntandogli il dito nel petto.

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