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Xingqiu pov

Da quanto è che ci siamo fidanzati? Quattro mesi?
Forse un po di più.

è veramente bello stare con lui. Ma è ovvio che a me piaccia la sua compagnia.

In fondo, io lo amo.

Però ci sono troppe ragazze che gli girano intorno... (Xiang a parte, siamo migliori amici noi tre, è ovvio che stia vicino a Yun-Yun).

Questa ragazza di nome Mochi (nome invetato) continua a stargli troppo vicino.

Lasciatemela introdurre.

Ha gli occhi chiari e luminosi ed ha i capelli neri come la notte e tutti i ragazzi la vogliono e Yun-Yun sta diventando suo amico... Non sono geloso... è solo che... Ho paura di perderlo.

"Grazie per avermi ascoltato diario"

E dopo questa affermazione l'ho chiuso

Chongyun pov:

Xin mi sembra un po strano in questi ultimi giorni

Mi evita e per giunta non mi saluta neanche se mi passa accanto.

Qualcosa non va, ne sono certo.

"Ehi"
Era Mochi.

"Ehi, come va?" Dissi

"Tutto bene e te?"

Le avrei dovuto dire la verità, che stavo male che piangevo ogni sera e che il mio amato non mi salutava neanche più? Sì, dovevo dirlo a qualcuno.

"Senti Mochi..."

*dopo aver spiegato* (sì non avevo voglia,Gomenne)

"Ummm..."

Stava riflettendo

"Semplice, parlagli tu" mi disse di punto in bianco

"Ma se lui mi evita..."

Lei mi guardò negli occhi

"Senti, capisco che sei deficiente, ma lui TI AMA e a te sembra non fregare, ma a te frega,no?"

Annuii

"Bene, allora vai da lui e digli che lo ami e che non lo cambieresti per nulla al mondo, e so che è una cosa che diresti tu"

Sorrise.

"Grazie Mochi" Dissi correndo via

"Vado subito da lui"

Xingqiu pov:

Stavo piangendo.

Di nuovo.

Non ce la faccio più.

È inutile.

Tirai un pugno al pavimento.
In quel preciso momento sentii bussare.

"Chi sarà?..."

Ancora con gli occhi lucidi andai ad aprire e... un abbraccio varcò la soglia di casa mia.

Era Chongyun.

"Chon-"

Non me ne accorsi neanche ma le nostre labbra si erano unite e così rimasero così per dei minuti interi.

"Sì, ti amo anche io e non ti lascerei per nulla al mondo.." disse piangendo

"Yun..."

Lo riabbracciai

"Mi sei mancato..." e scoppiai in un pianto incessabile. Stessa cosa accadde a lui.

Non era un pianto di tristezza ma un pianto di gioia

La gioia di aver ritrovato il proprio amato.
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Cosa ci insegna questo? CHE STO ADORANDO QUESTO CAPITOLO.





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