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Devi essere amato per quello che fai, non per quello che dici che farai.

Piove. Da piccoli abitavamo in campagna. Non è vero che andavamo tutti sotto le coperte. Accanto al letto c’era una vasca da bagno , e se volevo stare in camera con loro a me spesso toccava quella. Credo che la morale sia questa: a volte è meglio stare scomodo ma con qualcuno, piuttosto che comodo ma in un’altra stanza, da solo.

Penelope riconduce spesso il mio successo con le donne alla mia infanzia.

Un’altra cosa che mi ha aiutato è la concorrenza, che tra uomini è veramente ridicola. La metà degli uomini, quando parla con una donna, non riesce ad ascoltarla come dovrebbe perché le sta guardando le tette, e l’altra metà è così convinta del proprio fascino da non fare caso nemmeno a quelle.

Non immagini neanche quante volte ai circuiti o magari in un ristorante vedo donne bellissime accompagnate da uomini che non le guardano negli occhi nemmeno una volta, durante la cena.

Donne che entrano con la speranza di essere amate o di essere al centro dell’attenzione di quell’uomo almeno per un momento.

Uomo o donna che sia, per me chi invita nel corteggiamento dev'essere galante.

Diresti alla tua migliore amica: ogni volta che usciamo devi pagare tu? Non credo. Diresti: facciamo squadra in ogni modo possibile.

Per me in una relazione si dovrebbe ragionare così. Perché quando un uomo sente che tu non provi nemmeno a contribuire, allora si sente usato. E non è una questione di soldi, ma di gesti.

Però adesso torniamo a me, che di cene ne offro molte. Ho ventiquattro anni, e negli ultimi tempi sono stato con molte donne.

Non sono stato particolarmente precoce, però.

Crescere con due fratelli sempre in giro per casa non mi ha aiutato con le prime cotte, ma diciamo che poi ho recuperato il tempo perso.

Ah giusto per avvisarti ieri ho bevuto tutto il mio vino a stomaco vuoto e quindi è meglio che non ti dico come mi sono sentito rincoglionito.

Questa cosa del tempo che passa la devo ancora metabolizzare. A vent'anni potevo mangiare un camion di pizze, sbronzarmi con la peggiore vodka del bar e andare a letto all'alba senza fare una piega. Per riprendermi mi bastava dormire dalle tre alle cinque ore.

Stanotte ho fatto un sogno strano, ho sognato di stare facendo l'amore con una ragazza bionda, riccia, che neanche conosco. Mi sono svegliato proprio nel punto più bello, con un’erezione nelle mutande e il telefono che squillava.

Ho quell’odiosissima suoneria che si chiama Vente Pa Ca, ma sono sicuro che finirei per odiare anche Con Calma, se la impostassi come avviso di chiamata…

Poi mi ha avvisato che Penelope sarebbe passata in mattinata per portarmi il pranzo, farmi firmare delle carte per il ristorante e aiutarmi con la pipì.

Oltretutto mi ha ricordato di chiamare Giada, la mia fidanzata, che è da quando sono chiuso che non la sento.
Penelope e Giada sono amiche. Forse avrei dovuto rifletterci, prima di iniziare a frequentarla seriamente.

Non te ne ho ancora parlato perché in questi giorni mi stancherei presto di farlo.

Ho troppe cose in sospeso con lei, in particolare quel messaggio a cui non voglio rispondere, te l’ho detto. Che tu lo faccia o meno, la natura della relazione cambierà. Quindi non si tratta di una richiesta, ma di un imperativo camuffato da richiesta.

Io la vedo così, e fatico a pensarla diversamente.

Nel frattempo arriva a casa Penelope che mi fa la solita polemica riguardo all'alcool e mi porta un piatto di riso in bianco. Inutile dirti cosa ho pensato, se proprio devo essere sincero stavo per vomitare.

Fuori piove, dicevo, il che almeno oggi rende la mia clausura meno opprimente. Ma il telefono continua a squillare, il che mi ricorda che la mia vita è in un ridicolo stand-by.

Le notifiche sul telefono mi stanno facendo impazzire.

Sto cancellando gli appuntamenti dei prossimi giorni; al loro posto continuerò a scrivere sulle tue pagine.

Più tardi chiamerò Andrea, il mio agente, è lui che si occupa dei conti. Ha provato a chiamarmi questa mattina, mentre c’era Penelope, e non sono riuscito a rispondere.

Ti prometto che dopo chiamerò a Giada.

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Sofia's pov

Il contenuto della lettera di venerdì al mio caro vicino era: 

Buongiorno,
è la vicina di sotto che scrive.
Non so se in una delle visite che hanno preceduto l’acquisto del suo nuovo appartamento si è reso conto che questo palazzo è abitato anche da altre persone. Nel caso ne approfitto per farglielo notare, in modo molto pacato.
Ho purtroppo notato che, durante il trasloco, sono stati buttati alcuni scatoloni vuoti dal balcone, e a tal proposito le faccio una domanda: crede sia una cosa civile? Fortunatamente nessuna delle mie rose sul balcone è stata danneggiata, quindi per questa volta chiudo un occhio, altrimenti non avrei esitato un secondo a chiamare le forze dell’ordine per denunciarla. La pregherei di non permettere più che accadano certe cose: non vorrei farle iniziare con il piede sbagliato questo suo nuovo soggiorno. Quesiti e moniti a parte, benvenuto!
Sofia

Mentre la seconda quella fatta in piena notte:

Caro (si fa per dire) vicino del piano di sopra,
sempre la vicina di sotto. Le ho citofonato più volte, stanotte, ma nessuno si è degnato di rispondere, nonostante i rumori molesti che provenivano dal suo appartamento. Troppi, e per troppo tempo! Poi, Marco Mengoni mi piace, ma preferisco ascoltarlo dalle mie casse, quando decido io! E pensi alle altre voci meno intonate di quella di Marco Mengoni che ho sentito belare sul suo terrazzo!
Quindi la prego, abbassi il volume. In alternativa le consiglio l’esperienza di ascolto che può regalare uno straordinario apparecchio tecnologico. Si chiamano cuffie. Con le cuffie può alzare a tutto volume senza disturbare. La prossima volta faccia una silent disco sul suo terrazzo, se vuole fare feste di questo tipo a quest'ora. C'è un regolamento di condominio, e fare feste a notte fonda, per poi   fino alle sei del mattino, non è consentito, oltre che irrispettoso e indecente!
P.s.: Visto che il precedente messaggio non è stato né raccolto né tantomeno letto, questo glielo attaccherò sulla porta, sperando che almeno lo noterà.

Sofia

UN AMORE COME IL NOSTRO - CHARLES LECLERCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora